La grande festa (Hollywood Party) è un film in bianco e nero del 1934 con Stan Laurel e Oliver Hardy che, pur non essendo protagonisti, hanno un ruolo rilevante nella pellicola.[senza fonte]
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La grande festa | |
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Titolo originale | Hollywood Party |
Lingua originale | Inglese |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 1934 |
Durata | 68 min |
Dati tecnici | B/N rapporto: 1,37 : 1 |
Genere | commedia, musicale |
Regia | Roy Rowland, George Stevens, Sam Wood, Charles Reisner, Richard Boleslawski, Russel Mack, Edmund Goulding, Allan Dwan |
Sceneggiatura | Howard Dietz, Arthur Kober, Herbert Fields, Henry Myers |
Produttore | Harry Rapf, Howard Dietz |
Casa di produzione | Metro-Goldwyn-Mayer in associazione con Walt Disney Productions |
Fotografia | James Wong Howe |
Montaggio | George Boemler |
Musiche | William Axt |
Scenografia | Fredric Hope |
Costumi | Adrian |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori originali | |
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Doppiatori italiani | |
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Un agente convince l'attore Jimmy Durante a procurarsi dei leoni veri per un film ambientato nella giungla. Durante organizza una grande festa a cui partecipano personaggi del cinema e varie personalità, durante la quale spera di chiudere l'acquisto dei leoni da un fantomatico barone e annunciare il suo prossimo lavoro. Un attore rivale lo scopre e corteggia la moglie di un ricco petroliere chiedendole di prendere i leoni per lui, ma Durante e il suo agente sapranno farsi valere. Durante la festa si susseguono sketch, canzoni e balletti di vari attori, tra cui Lupe Velez, Charles Butterworth, Eddie Quillan e June Clyde, i tre marmittoni e la partecipazione straordinaria di Laurel e Hardy. Nel film appare anche Topolino in versione animata e un cortometraggio a colori (The Hot Choc-late Soldiers nella versione originale) realizzato appositamente da Walt Disney.
Nella breve parte del film in cui compaiono (circa 15 minuti), Stanlio e Ollio si presentano alla festa per farsi pagare i leoni che il barone ha comparato da loro pagando con valuta inesistente. All'inizio il maggiordomo non capisce le loro intenzioni e li caccia, ma i due non si arrendono: suonano ripetutamente il campanello, collegato ad enormi canne metalliche una più grande dell'altra che producono varia armonia. Benché minacciati di essere colpiti da una delle canne più grandi se avessero di nuovo suonato il campanello, Ollio ripete incurante l'operazione e riceve una rimbombante botta in testa. Poco dopo giunge un ricco signore che suona il campanello; il maggiordomo, credendo che siano di nuovo i due, afferra la più grossa delle canne e colpisce in testa l'uomo facendolo stramazzare al suolo. Stanlio e Ollio finalmente entrano e, probabilmente senza capire dove si trovano, chiamano a gran voce il barone sotto lo sguardo sconcertato degli ospiti. I due provano a chiedere informazioni al bar e poco dopo giunge la capricciosa attricetta che ha recitato a fianco del padrone di casa nel suo ultimo film. Quando il barista si rifiuta di servirla, la ragazza comincia ad urlare e scalciare furiosamente perdendo una scarpa. Ollio cortesemente gliela restituisce ma quella lo colpisce in testa. Qui prende il via una gag in cui Stanlio e Ollio sporcano i vestiti della ragazza con delle uova e vengono a loro volta ripagati nello stesso modo, se non peggio (questo sketch verrà poi ripreso nel film I Toreador). Al culmine della sequenza di dispetti, quando la ragazza è ormai passata alle mani, arrivano il maggiordomo e gli altri inservienti che li inseguono fino in giardino. Lì Stanlio e Ollio salgono sopra le gabbie dei leoni e le aprono facendo fuggire terrorizzati tutti quanti e ponendo di fatto fine alla festa.
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