La mia vita con John F. Donovan (The Death and Life of John F. Donovan) è un film drammatico del 2018 scritto e diretto da Xavier Dolan al suo primo film in lingua inglese.
Fanno parte del cast principale Kit Harington, Natalie Portman, Jacob Tremblay, Susan Sarandon, Kathy Bates, Ben Schnetzer, Thandie Newton e Amara Karan.
Trama
Londra, anni '80. Rupert Turner è un bimbo inglese che è sempre stato un grande fan di John Francis Donovan, star americana del cinema e della televisione, che muore a neanche trent'anni nel 2006 a New York completamente solo, da tempo insonne e caduto in disgrazia dopo una serie di scandali che lo hanno coinvolto.
Dopo un decennio, il ragazzo attore Rupert racconta, in un'intervista con la giornalista Audrey Newhouse, a Praga nel 2017 dove sta girando un film, la sua amicizia epistolare con l'attore durata 5 anni e iniziata quando aveva 11 anni.
Attraverso le loro lettere Rupert racconta l'esistenza tormentata, tra i compromessi con la fama e pregiudizi che hanno ostacolato la breve ma intensa vita piena di menzogne del suo idolo.
Produzione
Cast
A dicembre 2014 è stato annunciato che Kit Harington e Jessica Chastain avrebbero recitato nel film The Death and Life of John F. Donovan diretto da Xavier Dolan, su una sceneggiatura scritta da Dolan assieme a Jacob Tierney.[1]
Nello stesso mese, è stata annunciata la partecipazione di Susan Sarandon e Kathy Bates al cast del film. Sarandon avrebbe interpretato il ruolo della madre di Donovan, mentre Bates avrebbe vestito i panni della sua manager.[2]
Nel novembre 2015 è stato annunciato che la cantante Adele era in trattative per apparire in un cameo.[3]
Nel febbraio 2016, Natalie Portman, Nicholas Hoult e Thandie Newton si sono uniti al cast.[4] A luglio dello stesso annoo, è stato annunciato che Ben Schnetzer si è unito al cast del film, in sostituzione di Nicholas Hoult.[5]
Riprese
La lavorazione del film è iniziata il 9 luglio 2016 a Montréal.[6] A febbraio 2017 la produzione è ripresa a Montréal, prima di venir definitivamente completata nella primavera di quell'anno tra Londra e Praga.
Durante la fase di post-produzione il personaggio interpretato da Jessica Chastain è stato tagliato dal montaggio finale del film: su questo Dolan ha dichiarato attraverso il proprio Instagram che la difficile decisione è stata puramente di carattere editoriale e narrativo.[7]
Distribuzione
Dolan era stato invitato a presentare in anteprima il suo film al Festival di Cannes 2018, ma il regista non era ancora contento del risultato finale e ha preferito posticipare la presentazione ad un festival autunnale.[8]
Il film è stato perciò poi presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival il 10 settembre 2018.[9]
L'uscita nelle sale cinematografiche italiane era prevista per il 7 marzo 2019, tuttavia la Lucky Red ha ritenuto più opportuno programmare il film I villeggianti di Valeria Bruni Tedeschi per quella stessa settimana, motivo per cui l'uscita è stata rimandata al 27 giugno dello stesso anno.
Accoglienza
Incassi
Il film si è rivelato un completo insuccesso commerciale: infatti ha incassato globalmente 3.36 milioni di dollari, neanche un quarto del budget di produzione iniziale, superiore ai $ 35 milioni.[10][11]
Critica
Oltre che al botteghino, il film è stato accolto molto negativamente anche dalla critica, sin dalla sua presentazione al Toronto International Film Festival.
Per esempio, sul sito web Rotten Tomatoes il film riceve soltanto il 18% delle recensioni professionali positive, con un voto medio di 4/10, basato su 17 critiche.[12] Anche su Metacritic il film ottiene un punteggio di 28 su 100, indicando "recensioni generalmente sfavorevoli".[13]
Per quanto riguarda la critica nordamericana, IndieWire ha etichettato il film come "il peggiore" della carriera del regista Xavier Dolan, oltre ad aver definito la sceneggiatura "da soap-opera" e "mal costruita".[14]
Anche The Guardian non ha apprezzato il film, assegnando un punteggio di una sola stella su 5, giudicandolo un "pasticcio confuso".[15] Il critico cinematografico RogertEbert.com ha criticato le scelte musicali di Dolan e ha contestato i "grandi difetti" del film, ma ha comunque elogiato la performance del giovane Jacob Tremblay.[16]
The Hollywood Reporter ha descritto il cast come "impressionante", ma ha bollato il film come "uno psicodramma immaturo, impacciato e troppo lungo".[17]
L'unica recensione decisamente più positiva è giunta da Screen International, che ha definito il film "un ritorno in un territorio familiare per Dolan ma è bello riaccoglierlo a casa".[18]
Riconoscimenti
2018 - Toronto International Film Festival
Candidatura per il Miglior film canadese a Xavier Dolan
Curiosità
La vita e il declino dell'attore Donovan rappresentati nella storia hanno ricordato forti similitudini con la carriera, la figura e la tragica fine di Heath Ledger[19] a pochi anni di distanza, sempre a New York e per overdose di psicofarmaci per combattere l'insonnia.
Le lettere scritte dal finto "Rupert Turner" bambino invece si ispirano a quelle scritte realmente dal regista Xavier Dolan da piccolo all'idolo Leonardo Di Caprio.[20]
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