La prima notte di quiete è un film del 1972 diretto da Valerio Zurlini.
La prima notte di quiete | |
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Titoli di testa del film | |
Lingua originale | italiano |
Paese di produzione | Italia, Francia |
Anno | 1972 |
Durata | 132 min |
Genere | drammatico |
Regia | Valerio Zurlini |
Soggetto | Valerio Zurlini |
Sceneggiatura | Enrico Medioli, Valerio Zurlini |
Produttore esecutivo | Averroè Stefani |
Casa di produzione | Mondial TE.FI., Roma - Adel Films (Alain Delon), Parigi |
Distribuzione in italiano | Titanus |
Fotografia | Dario Di Palma |
Montaggio | Mario Morra |
Musiche | Mario Nascimbene |
Scenografia | Enrico Tovaglieri |
Costumi | Luca Sabatelli |
Trucco | Amato Garbini |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori originali | |
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«Perché la morte è la prima notte di quiete?» |
(Spider) |
Daniele Dominici è il nuovo supplente di un liceo classico di Rimini. Durante la sua prima lezione assegna ai ragazzi due tracce a scelta per un tema da svolgere in classe: una di argomento libero, la seconda di argomento letterario. Una sola alunna, Vanina Abati, preferisce il secondo tema destando la curiosità e l'interesse dell'insegnante, che comincia a corteggiarla, le regala il libro di Stendhal che porta nel titolo il suo nome e cerca di entrare nella sua vita.
Daniele comincia a frequentare un giro di "vitelloni" di provincia, con i quali trascorre vuote nottate tra droghe, alcool e gioco d'azzardo. Della compagnia fanno parte Gerardo Pavani, un piccolo boss locale al quale Vanina è legata da una torbida relazione, e il giovane medico Giorgio Mosca, detto Spider, che dietro un'apparenza cinica e superficiale nasconde un animo sensibile e una grande cultura.
All'uscita da scuola, Daniele invita Vanina ad andare con lui a Monterchi: nell'illustrarle la Madonna del Parto di Piero della Francesca, il professore si trasfigura animandosi di entusiasmo. Anche Vanina sembra rompere quella patina di malinconia e di indifferenza in cui è solitamente immersa. Sulla via del ritorno, a notte fatta, si baciano con passione: l'incontro è rotto bruscamente quando Vanina vede in distanza l'auto del fidanzato e si allontana in fretta e furia.
In una delle serate passate in gruppo si festeggia il compleanno di Spider. In discoteca, le coppie ballano annoiate e distratte; Daniele invita Vanina a ballare, ma lei rifiuta. La compagnia finisce a casa di Gerardo, dove qualcuno decide di scaldare l'ambiente proiettando un filmino amatoriale, con Vanina dapprima in immagini innocenti in gita a Venezia, poi nuda, distesa su un letto in una stanza d'albergo. Vanina, sconvolta e risentita, blocca il proiettore e la compagnia, nell'imbarazzo generale, rapidamente si scioglie. Dal giorno dopo Vanina non si ripresenterà più a scuola.
Sempre più attirato dalla ragazza e dal suo mistero, Daniele va a casa della madre, una donna crudele e molto ambigua che, dopo averlo invitato a non interessarsi a sua figlia e a non cercarla più, lo congeda minacciandolo. Tornato a casa, subisce una scenata di gelosia da Monica, la donna con cui convive e che viene ritenuta sua moglie e che per lui aveva abbandonato dieci anni prima suo marito.
Spider cerca intanto di sondare il passato di Dominici, oscuro e apparentemente senza radici. Ritrova una vecchia raccolta di poesie firmate da lui e dedicate a un suo amore adolescenziale, finito con il suicidio della ragazza. Nel chiedere a Daniele il perché del titolo di quella raccolta, "La prima notte di quiete" (una frase di Goethe), si sente rispondere che la prima notte di quiete è la morte, perché finalmente si dorme senza sogni.
Dopo qualche tempo, Vanina si rifà viva e Daniele si incontra con lei in una casa vuota sulla spiaggia che l'amico Marcello mette a loro disposizione. Dopo un'intensa notte d'amore, i due vengono sorpresi da Gerardo che, aggredito da Daniele, si vendica svelandogli i trascorsi di Vanina: vittima di una madre sfruttatrice e di amorali "clienti" che pagavano profumatamente per ottenere i favori e il silenzio di una minorenne, Vanina è stata l'amante di tutti gli uomini della compagnia, e anche di qualcuna delle donne. Nonostante questa rivelazione, Daniele è determinato a fuggire con lei. L'accompagna alla stazione e promette di raggiungerla qualche ora dopo in macchina. Intanto si dirige verso casa, dove ha un'ultima animata discussione con Monica, annunciandole la fine della loro relazione.
All'uscita dal solito bar Daniele viene aggredito e picchiato dal convivente della madre di Vanina, che arriva e fugge alla guida della Lamborghini Miura rossa di Gerardo. Soccorso e rifocillato da Spider e da Marcello, decide di mettersi in viaggio per recarsi da Vanina, prova a chiamare molte volte Monica e decide di tornare indietro temendo di aver provocato il suicidio della donna che non risponde al telefono.
In una corsa disperata nella nebbia, l'impatto con un camion mette fine alla sua vita. Al funerale, assieme alla madre e a uno sparuto gruppo di anziani elegantemente vestiti, una sola figura conosciuta: è Spider, che ha scoperto che Daniele, ultimo discendente di una nobile famiglia, è il figlio del famoso comandante Dominici, eroe di guerra morto in combattimento a El Alamein.
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