La pellicola è ispirata al romanzo omonimo di Tracy Chevalier ed entrambi ruotano attorno alla vita del pittore Johannes Vermeer, meglio noto come Jan Vermeer, ed in particolare al suo quadro Ragazza col turbante, noto anche con il titolo di Ragazza con l'orecchino di perla.
Il film è stato candidato a tre premi Oscar: migliore scenografia, migliore fotografia e migliori costumi.
Trama
Jan Vermeer, Ragazza col turbante
Griet è una ragazza olandese che vive a Delft nel 1665. Suo padre è un pittore di ceramiche divenuto cieco per un incidente sul lavoro; a causa delle difficoltà economiche familiari Griet viene mandata a servire a casa del pittore Jan Vermeer. Emerge presto che anche Vermeer ha difficoltà a mantenere il suo elevato tenore di vita, tenuto conto del fatto che ha un gran numero di figli e che lui non riesce a produrre più di due o tre quadri all'anno data la sua smania di perfezione.
Con il tempo, Griet si abitua alla sua nuova vita e mostra segretamente interesse e innata comprensione riguardo ai colori ed alla pittura. Notando ciò, Vermeer le insegna come preparare i colori per i suoi dipinti, ma tiene segreti questi incontri a sua moglie Catharina. Mentre Griet svolge le commissioni fuori casa, incontra un giovane di nome Pieter, che viene attratto da lei, ma Griet non mostra subito di ricambiare i suoi sentimenti. Anche il mecenate di Vermeer, Van Ruijven, prova attrazione per Griet e chiede a Vermeer di farla lavorare per lui.
Vermeer rifiuta, ma per mantenere buone relazioni con Van Ruijven, la sua sola fonte di reddito, deve accettare l'incarico di dipingere per lui un ritratto di Griet. In realtà Vermeer prova un desiderio personale di ritrarla, ma sa che deve nasconderlo a sua moglie, complice la suocera di lui, Maria Thins, che sembra vedere la ragazza utile alla carriera del pittore. Nel periodo in cui Vermeer dipinge il quadro, la sua relazione con Griet diviene più intima, mentre peggiora quella con la moglie, così che quest'ultima mostra sempre maggiore ostilità verso la ragazza. Quando il dipinto è ormai ultimato, la moglie di Vermeer scopre la verità, incluso il fatto che Vermeer aveva ritratto Griet con i suoi orecchini di perla.
Nel confronto finale con Griet, la moglie si sente insultata dal marito quando questi le dice di aver dipinto Griet anziché lei perché quest'ultima riusciva a capire meglio la sua arte. Griet viene allontanata dalla casa e va a vivere con Pieter. La scena finale vede la cuoca Tanneke che porta gli orecchini di perla a Griet, implicitamente da parte della signora Vermeer, come "eredità" dopo la morte del pittore.
Distribuzione
Edizione italiana
Doppiaggio
L'edizione italiana del film è a cura di Elisabetta Bucciarelli, anche autrice dei dialoghi, per CDL.
Riconoscimenti
Camerimage 2003: Rana di bronzo (Eduardo Serra)
Dinard British Film Festival 2003: Premio del pubblico (Peter Webber), Hitchcock d'Oro (Peter Webber)
San Diego Film Critics Society 2003: miglior fotografia (Eduardo Serra)
San Sebastián International Film Festival: miglior fotografia (Eduardo Serra)
Premio C.I.C.A.E. (Peter Webber)
Los Angeles Film Critics Association Award 2004: miglior fotografia (Eduardo Serra)
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