Stefano Satta Flores: Cameriere al ristorante Capri
Catherine Feller: Rosina
Helen Downing: Ada
Tiberio Murgia: Primo picciotto
Aldo Puglisi: Secondo picciotto
Doppiatori italiani
Sergio Rossi: Dottor Osborne
Ignazio Balsamo: Primo picciotto
Pino Caruso: Secondo picciotto
Trama
Assunta Patané, una giovane siciliana segretamente innamorata del compaesano Vincenzo Macaluso, viene sequestrata e condotta in una masseria, dove i due consumano una notte d'amore. La mattina dopo l'uomo fugge a Londra onde evitare il matrimonio riparatore. Caduta in disgrazia, la ragazza è costretta a cercarlo per ripagare l'onta. Giunta nel Regno Unito, Vincenzo apprende del suo arrivo e fugge puntulmente per tutta la vicenda. La ragazza oltre a pedinarlo, trova vari lavori per mantenersi.
Un giorno ella lo riconosce nelle vesti di un portantino di un ospedale di Bath ma nel nosocomio sviene alla vista di un'operazione. Soccorsa dal primario Dr Osborne prossimo al divorzio, nasce tra i due un'amicizia. Vincenzo, frattanto, arriva addirittura a simulare la sua morte per allontanare definitivamente la compaesana.
Assunta rassegnata inizia a studiare inglese e per diventare paramedico, integrandosi via via con il contesto. Deluso dall'atteggiamento troppo liberale delle donne locali e al contempo avendo aperto una piccola attività in Inghilterra, Vincenzo decide di ricontattarla proponendole addirittura di sposarla. La ragazza finge di acconsentire e dopo una notte romantica, si imbarca su un traghetto a Brighton per raggiungere il Dr Osborne nell'isola di Jersey.
L'uomo di Sheffield, con il quale ella ha una breve amicizia, ritenuto erroneamente il celebre cantante gallese Mal, era suocero dell'ex primo ministro britannico Tony Blair.
Per problemi di produzione, il finale del film fu completato nel porto di Ancona. Ancora oggi è possibile scorgere, come forma di omaggio, un murale raffigurante la Vitti.[2]
Distribuzione
Uscito nelle sale italiane il 20 settembre del 1968, il film fu, successivamente, esportato all'estero.
È stato edito in formato home video ed è presente nelle principali piattaforme streaming.
La Cineteca di Bologna ha proposto il lungometraggio di Monicelli nella retrospettiva Il Cinema Ritrovato.[3]
Accoglienza
Come sottolineato dalla critica, è la prima commedia in cui Monica Vitti recita da protagonista.[4]
Morando Morandini, all'interno del suo dizionario omonimo, reputa tiepidamente l'opera di Monicelli («caricaturale più che satirica»). Al contrario, il giudizio di Paolo Mereghetti è positivo («commedia all'italiana pre-sessantottina (...) frizzante»).[5]
Riconoscimenti
1969 - Premio Oscar
Candidatura come Miglior film straniero (Italia)
1969 - David di Donatello
Migliore produttore a Gianni Hecht Lucari
Migliore attrice protagonista a Monica Vitti
1969 - Nastro d'argento
Miglior attrice protagonista a Monica Vitti
Candidatura come Migliore soggetto a Rodolfo Sonego
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