La ragazza del bersagliere è un film del 1967, diretto da Alessandro Blasetti.
La ragazza del bersagliere | |
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Paese di produzione | Italia |
Anno | 1967 |
Durata | 108 min |
Genere | commedia, drammatico |
Regia | Alessandro Blasetti |
Soggetto | Edoardo Anton |
Sceneggiatura | Alessandro Blasetti, Leonardo Benvenuti, Piero De Bernardi |
Produttore | Luigi Rovere |
Distribuzione in italiano | Cineriz |
Fotografia | Armando Nannuzzi |
Montaggio | Tatiana Casini Morigi |
Musiche | Riz Ortolani |
Scenografia | Luigi Scaccianoce |
Interpreti e personaggi | |
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Salvatore è un giovane bersagliere di origine napoletana. Mandato in Emilia Romagna per prestare servizio, conosce una ragazza e se ne innamora perdutamente. I due progettano di sposarsi. L'uomo, però, muore per indigestione. Sconsolata, la donna cerca attenzioni da tanti spasimanti. Ma lo spirito dell'amato si palesa e cerca, in tutti i modi, di comunicare con la fidanzata.
Si tratta del penultimo film diretto da Blasetti. É tratto dal libro omonimo, scritto da Edoardo Anton.
La maggior parte delle scene sono state girate nel paesino di Brescello.[1]
Venne distribuito nelle sale italiane il 14 aprile del 1967. Per i temi trattati, fu vietato ai minori di 14 anni.
Paolo Mereghetti considera l'opera di Blasetti una «commedia surreale (...) realizzata con la consueta professionalità».[2]
Morando Morandini, nel suo dizionario omonimo, reputa il lungometraggio «garbato e scorrevole che induce al sorriso, ma che non sale mai».[3]
La rivista FilmTV recensisce la pellicola come una commedia «curiosa e impalpabile (...) sospesa tra realismo e surrealismo».[4]
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