La ragazza di Bube è un film del 1963 diretto da Luigi Comencini, tratto dall'omonimo romanzo di Carlo Cassola.
La ragazza di Bube | |
---|---|
![]() | |
Titolo originale | La ragazza di Bube |
Paese di produzione | Italia, Francia |
Anno | 1963 |
Durata | 111 min |
Dati tecnici | B/N |
Genere | drammatico |
Regia | Luigi Comencini |
Soggetto | Carlo Cassola (romanzo) |
Sceneggiatura | Luigi Comencini, Marcello Fondato |
Produttore | Franco Cristaldi per Vides Lux Film Lux France |
Casa di produzione | Lux-Ultra-Vides, Compagnie Cinématographique de France S.A. |
Distribuzione in italiano | Lux Film |
Fotografia | Gianni Di Venanzo |
Montaggio | Nino Baragli |
Musiche | Carlo Rustichelli |
Scenografia | Piero Gherardi |
Trucco | Otello Fava |
Interpreti e personaggi | |
| |
Doppiatori italiani | |
|
L'atmosfera del film differisce da quella del romanzo, in quanto i due protagonisti del romanzo, Mara e Bube, sono degli adolescenti, mentre il film viene interpretato da attori giovani, ma in piena età adulta. Per il resto la trama del romanzo viene rispettata più o meno fedelmente, fatta eccezione per pochi adattamenti indispensabili: la storia del libro è infatti complessa e ricca di particolari.
Nella campagna toscana del secondo dopoguerra, la contadina Mara (di 16 anni) s'innamora ricambiata del partigiano Bube (di 19 anni). Coinvolto in un duplice omicidio Bube è costretto però alla clandestinità e alla fuga dall'Italia. La ragazza, decisa ad aspettare il suo amato, si trasferisce in città dove conosce Stefano: con lui nasce una complicità capace di farle ritrovare il sorriso pur senza mai dimenticare Bube, del quale non ha più notizie per molti mesi.
Il sentimento di Stefano per Mara è sincero e lei è ormai sul punto di ricambiarlo quando il padre la informa che Bube è stato arrestato alla frontiera, invitandola ad andare a trovarlo in carcere. Per lui, disilluso e provato dalla latitanza e da una condanna ormai prossima, Mara prova ancora un amore capace di darle il coraggio di rimanergli a fianco fino alla fine. Condannato a 14 anni di reclusione, lo aspetterà rinunciando suo malgrado a un futuro con Stefano dal quale si commiata nell'ultima drammatica sequenza del film.
Benché il romanzo di Carlo Cassola sia ambientato a Monteguidi, Volterra, Colle di Val d'Elsa, Poggibonsi e San Gimignano, il film è stato girato a Ponte a Macereto (nei pressi di San Lorenzo a Merse), Anghiari, Ronciglione e Terni[1].
Gli incassi accertati sino a tutto il 30 giugno 1965 ammontano a poco più di 922 milioni di lire.
Altri progetti
![]() |