La settima donna è un film del 1978 diretto da Franco Prosperi, pseudonimo di Francesco Prosperi.
La settima donna | |
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Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1978 |
Durata | 86 min |
Rapporto | 2,35:1 |
Genere | drammatico, thriller |
Regia | Franco Prosperi |
Soggetto | Ettore Sanzò |
Sceneggiatura | Giambattista Mussetto, Romano Migliorini |
Produttore | Pino Buricchi |
Casa di produzione | Magirus Film |
Distribuzione in italiano | Medusa Film |
Fotografia | Cristiano Pogany |
Montaggio | Franco Malvestito |
Musiche | Roberto Pregadio |
Scenografia | Dario Micheli |
Costumi | Dario Micheli |
Trucco | Lamberto Marini, Claudia Giustini |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Tre delinquenti hanno appena rapinato una banca e si rifugiano in una villetta vicino ad una collina che si affaccia sul mare. In essa vi sono cinque studentesse che provano la recita di fine d'anno, il Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare. Insieme alle ragazze c'è suor Cristina ed una donna di servizio. I criminali uccidono quest'ultima, poi violentano la suora e una delle ragazze, che muore. La suora decide di abbandonare i voti e dunque cercare vendetta contro i tre uomini. Due li elimina lei da sola, uno col veleno, l'altro a colpi di pistola. Il terzo viene massacrato a colpi di bastone dall'intero gruppo di ragazze superstiti.
È il primo film in cui Ray Lovelock poté auto doppiarsi.
Il film uscì in Italia il 20 aprile 1978. Fu un flop al botteghino e incassò solo 25,4 milioni di lire dell'epoca.[1]
In Germania è noto come Junge Mädchen zur Liebe gezwungen, in Spagna come La séptima mujer e negli Stati Uniti con due titoli: Terror e The Last House on the Beach. Quest'ultimo titolo venne adottato per la familiarità della trama della pellicola di Prosperi con quella di L'ultima casa a sinistra (The Last House on the Left) (1972) di Wes Craven.
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