La vergine scaltra (La Marie du port) è un film del 1950 diretto da Marcel Carné, tratto da La Marie del porto romanzo del 1938 di Georges Simenon.
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La vergine scaltra | |
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Titolo originale | La Marie du port |
Paese di produzione | Francia |
Anno | 1950 |
Durata | 88 min |
Dati tecnici | B/N |
Genere | drammatico, sentimentale |
Regia | Marcel Carné |
Soggetto | Georges Simenon (romanzo) |
Sceneggiatura | Louis Chavance (adattamento), Marcel Carné, Georges Ribemont-Dessaignes (dialoghi) |
Produttore | Sacha Gordine |
Casa di produzione | Films Sacha Gordine |
Fotografia | Henri Alekan |
Montaggio | Léonide Azar |
Musiche | Joseph Kosma |
Scenografia | Alexandre Trauner, Auguste Capelier e Maurice Barnathan |
Interpreti e personaggi | |
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È una delle opere più agili e leggere di Carné[1] e segna una svolta nella filmografia del regista, dalla mitologia e dal fatalismo del realismo poetico verso un cinema più naturalista.[2]
Chatelard accompagna l'amante nel piccolo porto in occasione del funerale del padre, durante l'attesa al bar nota Marie, sua sorella. Tra i due c'è interesse ma mentre la ragazza sarebbe disposta a lasciare il fidanzato barbiere, l'uomo più grande di età non vorrebbe affrontare una storia troppo complicata da gestire.
Le riprese si svolsero nello studio di Joinville e a Cherbourg per gli esterni.[3]
La prima del film avvenne il 18 febbraio 1950 al cinema Marignan e al cinema Marivaux di Parigi.[3]
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