La pellicola, ultima regia di Fellini, è ispirata al romanzo Il poema dei lunatici (1987) di Ermanno Cavazzoni.
È stato presentato fuori concorso al 43º Festival di Cannes.[1]
Trama
Nella nebbiosa bassa bolognese, il poetico e malinconico Ivo Salvini girovaga nelle campagne, seguendo delle voci provenienti dai pozzi, alla ricerca della donna ideale che assomigli al suo unico e vero amore, la luna.
Al paese, invaghito della giovane Aldina, la spia dalla finestra e la ragazza gli lancia addosso una scarpa che Ivo porterà con sé nelle sue peregrinazioni notturne.
Durante la festa della Gnoccata, Ivo rovescia un piatto di gnocchi in testa ad un corteggiatore di Aldina e, inseguito dai compaesani, fugge nelle campagne ed incontra il paranoico prefetto Gonnella, che vede complotti ovunque, e conduce Ivo ad un rave dove il prefetto sospetta si stia organizzando una cospirazione nei propri confronti. Ivo prova la scarpa di Aldina a tutte le ragazze, concludendo che "sono tutte Aldina". Alla fine della serata, la sorella del ragazzo e il marito lo trovano e lo riportano casa.
Più tardi, i paesani catturano una fetta della luna e organizzano per l'occasione una festa con annessa tavola rotonda televisiva. Nel finale, Ivo sollecita il silenzio degli umani per udire la voce della luna.
Produzione
Riprese
Il film venne girato dal 22 febbraio al 15 giugno 1989.
La fabbrica abbandonata è oggi il multisala "Cineland" a Ostia mentre il paesino è un set ricostruito presso gli ex Stabilimenti Cinematografici Pontini di Castel Romano al km 23,650 della Via Pontina[2].
Riconoscimenti
1990 - David di Donatello
Miglior attore protagonista a Paolo Villaggio
Migliore scenografia a Dante Ferretti
Miglior montaggio a Nino Baragli
Candidatura come Miglior film
Candidatura per il Miglior regista a Federico Fellini
Candidatura per il Migliore produttore a Mario e Vittorio Cecchi Gori
Canditatura per il Migliore fotografia a Tonino Delli Colli
Candidatura per la Miglior colonna sonora a Nicola Piovani
Candidatura per i Migliori costumi a Maurizio Millenotti
Enrico Lancia, Ciak d'oro, su books.google.it. URL consultato il 12/04/20.
Bibliografia
(EN) Cristina Degli-Esposti, Voicing the Silence in Federico Fellini's "La voce della luna", Cinema Journal Volume 33, nº 2, Winter, 1994.
(EN) Millicent Joy Marcus, Fellini's La Voce Della Luna: Resisting Postmodernism, In: Filmmaking by the Book: Italian Cinema and literary Adaptation Baltimore: Johns Hopkins University Press, 1993.
(EN) Millicent J. Marcus, Miss Mondina, Miss Sirena, Miss Farina: The Feminized Body-Politic from "Bitter Rice" to "La voce della luna", RLA: Romance Languages Annual, Volume 4, 1992, p.296-300.
(EN) Aine O'Healy, Interview with the Vamp: Deconstructing Femininity in Fellini's Final Films, (Intervista, La voce della luna) In: Federico Fellini: contemporary perspectives a cura di Frank Burke e Marguerite R. Waller, Toronto: University of Toronto Press, 2002, p.209-32.
Lietta Tornabuoni, Federico Fellini. La voce della luna, La Nuova Italia, 1990, ISBS 9788822108807
Massimo Zambelli, Campane nel pozzo: La voce della luna: il testamento spirituale di Federico Fellini, Rimini: Il cerchio, 1997.
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