Lacrime di sposa è un film del 1955 diretto da Sante Chimirri.
Lacrime di sposa | |
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Paese di produzione | Italia |
Anno | 1955 |
Durata | 93 min |
Dati tecnici | B/N rapporto: 1,37:1 |
Genere | drammatico, sentimentale, musicale |
Regia | Sante Chimirri |
Soggetto | Piero Vivarelli |
Sceneggiatura | Sante Chimirri, Gianni Puccini, Piero Vivarelli |
Produttore | Sergio Corbucci |
Produttore esecutivo | Vico Vaccaro |
Casa di produzione | GEA Cinematografica |
Distribuzione in italiano | Indipendenti Regionali |
Fotografia | Vincenzo Seratrice |
Montaggio | Nino Baragli |
Musiche | Carlo Innocenzi |
Scenografia | Elio Balletti, Camillo Del Signore |
Trucco | Manrico Spagnoli |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori originali | |
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Gianni è un giovane tranviere napoletano che per arrotondare lo stipendio si esibisce come cantante ambulante in ristoranti di lusso, accompagnato dall'amico chitarrista Pasqualino. Malgrado la madre e la fidanzata di Gianni non condividano la sua seconda attività, Gianni continua a frequentare feste e matrimoni. In una di queste occasioni incontra Barbara e Toni, due trafficanti che gli propongono un posto al Mogador dove aver maggior successo; Gianni accetta. Da quel momento il suo carattere cambia, trascura la famiglia e la fidanzata e s'innamora di Barbara. Toni, geloso della loro relazione, uccide Barbara e fa sì che venga incolpato Gianni, il quale viene arrestato. A causa di ciò la madre di Gianni si ammala gravemente, e Fiorella per procurarsi i mezzi necessari per curarla accetta di sposare Toni. Gianni, saputa la notizia da Pasqualino, fugge dal carcere e corre a casa di Toni proprio nel momento in cui questi sta per uccidere Fiorella che ella ha scoperto che il vero assassino è Toni. Gianni si batte per salvare la fidanzata, e durante la lotta la polizia sopraggiunge sparando un colpo di rivoltella che uccide Toni. L'innocenza di Gianni e così riconosciuta.
Il film, a carattere musicale, è ascrivibile al filone dei melodrammi sentimentali strappalacrime, in voga in quegli anni tra il pubblico italiano, in seguito ribattezzato dalla critica con il termine neorealismo d'appendice
La pellicola venne distribuita nel circuito cinematografico italiano nel novembre 1955.[1]
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