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Le due vite di Mattia Pascal è un film del 1985 diretto da Mario Monicelli, ispirato al romanzo Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello.

Le due vite di Mattia Pascal
Titolo originaleLe due vite di Mattia Pascal
Paese di produzioneItalia, Francia, Germania, Spagna
Anno1985
Durata145 min (versione classica)
186 min (versione estesa)
125 min (versione ridotta)
150 min (versione televisiva)
Generedrammatico, commedia
RegiaMario Monicelli
SoggettoLuigi Pirandello (romanzo Il fu Mattia Pascal)
SceneggiaturaSuso Cecchi D'Amico, Ennio De Concini, Mario Monicelli, Amanzio Todini
ProduttoreCarlo Cucchi, Silvia D'Amico Bendico
Casa di produzioneAntenne 2 (TV francese)
FotografiaCamillo Bazzoni
MontaggioRuggero Mastroianni
Effetti specialiDelio Catini
MusicheNicola Piovani
ScenografiaLorenzo Baraldi
CostumiGianna Gissi
TruccoGiuseppe Banchelli
Interpreti e personaggi
  • Marcello Mastroianni: Mattia Pascal/Adriano Meis
  • Laura Morante: Adriana Paleari
  • Laura del Sol: Romilda Pescatore
  • Caroline Berg: Véronique
  • Andréa Ferréol: Silvia Caporale
  • Bernard Blier: Anselmo Paleari
  • Flavio Bucci: Terenzio Papiano
  • Alessandro Haber: Mino Pomino
  • Néstor Garay: Giambattista Malagna
  • Rosalia Maggio: Marianna Dondi, vedova Pescatore
  • Clelia Rondinella: Oliva Salvoni
  • Carlo Bagno: Pellegrinotto
  • Flora Cantori: madre di Mattia
  • Helen Stirling: zia Scolastica
  • François Marinovich: padre di Pomino
  • Senta Berger: Clara
  • Elettra Mancini Ferrua: domestica casa Pascal
  • Maria Paola Sutto: prostituta
  • Paul Müller: ladro a Montecarlo
  • Victor Cavallo: avv. Settebellezze
  • Tonino Proietti: amante di Clara
  • Giuseppe Cederna: un prestasoldi
  • Peter Berling: Aristide Melainassis
  • Roberto Accornero: il suicida a Montecarlo
  • Alessandro Varesco: il giovane jettatore
  • Enio Drovandi: Ernesto Piromalli
  • Anna Marzetti Antonelli: Dudù, ragazza punk
  • Carmine Faraco: un pregiudicato
  • Gianni Baghino: il funzionario delle poste
  • Stefano Mazzitelli: portiere d'albergo
  • Cesare Bazzato:
  • Giorgio Gobbi: un giocatore
  • Alessandra Morreale, Margherita Soldi, Luca Infelici, Marco Infelici: bambini
  • Otello Ghigi: giocatore d'azzardo

Di questo film esiste una versione televisiva di 150 minuti.

È stato presentato in concorso al 38º Festival di Cannes.[1]


Trama


Dopo la morte del padre, Mattia Pascal conduce nel paese di Miragno una vita pigra e inconcludente, anche a causa delle questioni di eredità che sono nelle mani di Malagna, un amministratore astuto e di dubbia correttezza. Mattia è sposato con Romilda e i due vivono nella casa di lei insieme alla suocera, una donna vessatrice e grossolana. Mattia ha una relazione con Oliva, figlia di un suo dipendente, che gli darà un erede. Quando anche la vecchia madre muore, Mattia, ormai insofferente di tutto, decide all'improvviso di salire su un treno notturno che transita verso la Francia e di scendere a Montecarlo. L'idea di sparire, "tout court", ha sopraffatto quella di suicidarsi. Al casinò Mattia, come spesso accade ai neofiti, è aiutato da una fortuna sfacciata e vince somme esorbitanti. Intanto in paese, non avendo più sue notizie, i familiari decidono di tumulare un corpo nelle cui fattezze tutti hanno identificato lo scomparso Mattia. Assistendo di nascosto al rito nel cimitero, Pascal si adatta subito alla nuova e favorevole situazione e ormai, ufficialmente morto, parte per Roma deciso a ricominciare da zero una nuova esistenza. Tuttavia commette l'errore di stracciare i suoi vecchi documenti e con ciò annulla la sua personale identità. Si fa passare allora per tale Adriano Meis, esponendosi alla mercé del caso e correndo il rischio di essere coinvolto in sospetti e contrattempi. Trovata ospitalità presso una famiglia di Roma, Mattia si innamora, ricambiato, di Adriana. I due partono per Venezia ma l'uomo, ormai abituato a concedersi ogni lusso, si trova nei guai a causa della sfortuna al gioco. Proprio mentre Adriana gli annuncia felice la sua maternità Mattia, ormai invischiato nei debiti, decide vilmente di piantare lei e il suo fardello, di "uccidere" Adriano Meis e di ripresentarsi a Miragno nei panni del redivivo, con tutti i diritti conseguenti. Giunto nel paese, Mattia però scopre che la moglie Romilda ha sposato il suo amico Mino Pomino e che i due hanno una neonata. Per evitare lo scandalo, parenti ed amici concordano che di tanto in tanto, il fu Mattia Pascal andrà a prendere il caffè in casa della moglie e gli capiterà di incontrare Oliva - la quale gli fa conoscere il figlio avuto da lui, ma riconosciuto dal Malagna, ora marito della donna - e che potrà ritirarsi a vivere e lavorare nella biblioteca comunale come aiutante. Ormai ridotto in povertà, ogni tanto Mattia Pascal si reca a rendere un patetico omaggio floreale alla propria tomba.


Note


  1. (EN) Official Selection 1985, su festival-cannes.fr. URL consultato il 23 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 2 dicembre 2013).

Collegamenti esterni


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[en] The Two Lives of Mattia Pascal

The Two Lives of Mattia Pascal (Italian: Le due vite di Mattia Pascal) is a 1985 Italian drama film directed by Mario Monicelli.[1] It was adapted from the novel Il fu Mattia Pascal by Luigi Pirandello. It was entered into the 1985 Cannes Film Festival.[2]
- [it] Le due vite di Mattia Pascal



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