Mania di grandezza (La Folie des grandeurs) è un film del 1971 diretto da Gérard Oury.
Mania di grandezza | |
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Titolo originale | La Folie des grandeurs |
Lingua originale | francese |
Paese di produzione | Francia, Spagna, Italia, Germania Ovest |
Anno | 1971 |
Durata | 132 min |
Rapporto | 1,66:1 |
Genere | commedia, storico |
Regia | Gérard Oury |
Sceneggiatura | Gérard Oury, Danièle Thompson e Marcel Jullian |
Produttore | Alain Poiré |
Casa di produzione | Gaumont |
Fotografia | Henri Decaë e Wladimir Ivanov |
Montaggio | Albert Jurgenson |
Effetti speciali | Pierre Durin, Jacques Martin, Gérard Guesnier, Daniel Braunschweig e Claude Carliez |
Musiche | Michel Polnareff |
Scenografia | Gérard Oury, Danièle Thompson e Marcel Jullian |
Costumi | Jacques Fonteray, Humberto Cornejo, Pierre Nourry, Jeanne Renucci, dalle case di Monty Berman (Londra) e Cornejo (Madrid); per realizzare l'armatura di Yves Montand, il costumista Jacques Fonteray si è ispirato al ritratto del Conte Duca di Olivares a cavallo di Diego Velázquez |
Trucco | Marie Gromtseff |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Liberamente tratto dal dramma Ruy Blas di Victor Hugo, è interpretato da Louis de Funès e Yves Montand.
Don Salluste è un ministro del re di Spagna; è un essere furbo, ipocrita e così avaro da riscuotere direttamente le imposte, in modo poi da trattenerne una parte per sé. È quindi detestato dalla popolazione che opprime.
Accusato dalla regina, una bellissima nobildonna bavarese, di aver fatto avere un figlio illegittimo a una delle sue dame di compagnia, viene rimosso dal suo incarico e condannato a ritirarsi in un monastero. Deciso a vendicarsi, entra in contatto col suo attraente nipote Cesar, divenuto brigante, ma che si rifiuta di complottare con lo zio nelle sue macchinazioni di vendetta. Don Salluste lo fa quindi catturare dai suoi scagnozzi e inviare come schiavo in Barberia. Don Salluste decide quindi di usare per la sua vendetta il suo cameriere Blaze, che ha scoperto essere innamorato della regina: lo farà passare per Cesar e l'aiuterà a sedurre la regina.
Lo stesso giorno che viene presentato a corte, Blaze sventa un attentato ordito contro il re dai Grandi di Spagna. Si attira così il favore della coppia reale e diviene rapidamente ministro del Regno. Salluste scopre che i Grandi hanno deciso di vendicarsi di Blaze, dopo che questo ha approvato con il re di tassare i nobili e non i poveri. Il che potrebbe intralciare il piano di Salluste.
Da parte sua, Blaze è in procinto di dichiarare il suo amore alla regina, ma questa si dilegua per evitare la governante Doña Juana, che prende il suo posto e crede che i complimenti e le affettuosità ricevuti da Blaze siano proprio per lei, mentre Blaze in realtà non è a conoscenza della sostituzione di persona. L'appetito sessuale di Doña Juana è quindi stuzzicato e Blaze è costretto a defilarsi dopo l'arrivo di un barone che lo cercava, lasciandola sola ad esprimere i suoi sentimenti non a lui, ma al cane del re che rimpiazza Blaze subito dopo che se l'è squagliata.
Blaze si salva dal complotto preparato da Don Salluste, il quale scopre che la sua torta di compleanno è stata avvelenata. Ma reputando il suo salvataggio per un semplice favore del suo ex-padrone, Blaze viene fatto prigioniero da Salluste, senza capire che tramite lui si sta sviluppando una cospirazione di scala ancor maggiore.
Sallustio commetterà anche un grave errore quando, invece di impedire alla regina di ascoltare un pappagallo mandato da Blaze per dichiararle che l'ama e vuole vederla, rinvia accidentalmente l'animale alla camera di doña Juana.
La situazione si complica con il ritorno del vero Cesar, fuggito dalla Barberia, che libera Blaze. Arriva doña Juana nella locanda e, davanti a Blaze, gli offre un memorabile striptease, dato che lo crede ancora innamorato di lei. Sebbene la donna desideri fortemente di far l'amore con lui, questo riuscirà a respingere le sue avances grazie a un potente sonnifero che Salluste le ha messo nella bevanda. E insieme a Cesar, Blaze sventerà tutti i piani di Salluste per far ingelosire il re, il quale crede che Blaze abbia definitivamente conquistato i favori della governante. Alla fine, il vero Cesar se ne va insieme alla Regina, sotto gli occhi sconsolati di Blaze.
Il re di Spagna spedisce don Salluste e Blaze in Barberia, il primo per i suoi complotti, il secondo per non voler sposare Doña Juana.[1]
Paese | Box office | Nr. di settimane | Fonte | |
Box-office ![]() | 5 563 160 biglietti | - | - | |
Box-office Parigi | 917 949 biglietti | - | 16 sett. | |
Box-office ![]() | 1 149 112 biglietti | - | - | |
Box-office ![]() | 71 965 biglietti | - | - |
Le musiche e la colonna sonora sono state composte dal cantautore francese Michel Polnareff.
Altri progetti
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