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Marty, vita di un timido (Marty) è un film del 1955, diretto da Delbert Mann, vincitore del Premio Oscar come miglior film e della Palma d'oro all'8º Festival di Cannes.[1]

Marty, vita di un timido
Locandina del film
Titolo originaleMarty
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1955
Durata91 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,37:1
Generedrammatico, sentimentale
RegiaDelbert Mann
SoggettoPaddy Chayefsky
SceneggiaturaPaddy Chayefsky
ProduttoreHarold Hecht
FotografiaJoseph LaShelle
MusicheGeorge Bassman, Joseph Harnell, Harry Warren, Roy Webb
ScenografiaEdward S. Haworth, Walter Simonds
CostumiNorma Koch
TruccoRobert Schiffer
Interpreti e personaggi
  • Ernest Borgnine: Marty Piletti
  • Betsy Blair: Clara
  • Esther Minciotti: Teresa Piletti
  • Augusta Ciolli: Caterina Piletti
  • Joe Mantell: Angelo
  • Karen Steele: Virginia
  • Jerry Paris: Tommy
  • Frank Sutton: Ralf
  • Robin Morse: Joe
Doppiatori italiani
  • Carlo Romano: Marty
  • Renata Marini: Clara
  • Stefano Sibaldi: Angelo
  • Giulio Panicali: Tommy
  • Pino Locchi: Ralf
  • Gianfranco Bellini: Joe

Trama



Una vita da timido


New York, anni cinquanta, Marty Piletti è un italo-americano di famiglia abruzzese, che lavora in una macelleria nel Bronx e vive ancora in casa con la madre. I componenti della numerosa famiglia Piletti sono tutti sposati e la signora Teresa, vedova da quando Marty era ancora adolescente, è rimasta da sola nella sua casa con l'unico figlio ancora celibe. Marty è conosciuto in tutto il quartiere come un bravo ragazzo, educato, generoso e disponibile con tutti, ma che vive con crescente preoccupazione il suo stato di scapolo. Due clienti della sua macelleria, che hanno saputo del recente matrimonio di un suo fratello, insistono perché Marty prenda moglie.

Ernest Borgnine (Marty) in una scena del film
Ernest Borgnine (Marty) in una scena del film

Marty ha un carattere timido, ha cercato molte volte l'approccio con le ragazze, ma, pur essendo simpatico, la sua stazza pesante gli ha precluso successi (lui stesso afferma di non essere piacevole agli occhi delle ragazze). Il suo giro di amici è poco attivo, fa sempre le stesse cose, raramente può proporre qualcosa di interessante. In particolare Angelo, il miglior amico di Marty, è un tipo estremamente indeciso e svogliato, che alterna momenti in cui insiste per andare in giro per trovare nuove amicizie femminili ad altri in cui si dimostra oltremodo pigro. A 34 anni appena compiuti, Marty si è ormai quasi rassegnato al celibato, nonostante molti, compresa la madre, lo spingano a farsi una famiglia.

Intanto il cugino Tommy e la moglie Virginia, che vivevano assieme al figlioletto con la madre di lui, Caterina (vedova come la sorella), sono esasperati dalla difficile convivenza con la suocera: in particolare i rapporti della nuora con la madre del marito sono pessimi. La situazione insostenibile costringe la coppia a chiedere alla "zia Teresa" se può trasferirsi a vivere con lei e Marty. La vedova Piletti accetta, e così quando anche Marty, chiamato a casa dalla madre, dà il suo assenso, la donna può trasferirsi da loro.


L'incontro con Clara


Marty, che nel frattempo ha ricevuto dal suo capo l'offerta di rilevare la macelleria, decide di chiamare una ragazza che lui e Angelo avevano conosciuto tempo addietro, per rivedersi: il rifiuto di lei lo fa precipitare ancora di più nello scoramento. A cena la madre, che spera nel matrimonio del figlio, gli propone di andare a ballare al Polvere di stelle (come consigliatole da Tommy): Marty prende male la risposta poi, per non ferire la madre, decide di recarsi alla sala da ballo in compagnia di Angelo.

Ernest Borgnine e Betsy Blair nel trailer del film
Ernest Borgnine e Betsy Blair nel trailer del film

Così quel sabato sera, Angelo e Marty vanno al Polvere di stelle: mentre l'amico ottiene un ballo, Marty viene avvicinato da un uomo che gli propone, per 5 dollari, di fare compagnia a Clara, una ragazza con cui gli avevano procurato un appuntamento "alla cieca", ma che adesso egli vuole scaricare. Marty rifiuta, ma poco dopo avvicina la ragazza che, piangente per il trattamento ricevuto, sta per andarsene dal locale. Marty stringe così amicizia con Clara, una ventinovenne insegnante di scuola, non molto attraente, con la quale va però molto d'accordo. I due passano una splendida sera insieme, parlando e raccontandosi delle loro vite. Poi Marty porta la ragazza a casa, e qui le confessa di essere attratto da lei: Clara è esitante, ma non respinge Marty (pur rifiutandosi di baciarlo) e si trova molto a suo agio con lui.

Mentre i due parlano, entra in casa Teresa, che era andata dalla sorella per preparare il trasferimento: i tre discorrono brevemente, poi Marty e Clara se ne vanno poiché lei deve tornare a casa, vista l'ora tarda. Mentre i due si recano a prendere l'autobus, Marty incontra Angelo, che lo tratta male per averlo abbandonato al Polvere di stelle, e due suoi amici in macchina che, avendo rimorchiato tre ragazze, gli propongono di andare con lui (lasciando Clara), ricevendo un rifiuto. Marty, felicissimo per la serata trascorsa, lascia Clara sotto casa, con la promessa di richiamarla l'indomani per passare la domenica sera insieme.


Le difficoltà


Quella sera stessa Teresa ha una lunga conversazione con la sorella Caterina: quest'ultima, vedova e di indole pessimista, convince la sorella di quanto sia terribile per una madre l'esperienza di vedere tutti i figli che si sposano e che vanno a vivere con la loro famiglia. Colpita dalle parole della sorella, Teresa cambia completamente idea sull'eventuale matrimonio di Marty: la paura di non avere più qualcuno a cui badare e di non poter più curare la casa dei figli la convincono che il matrimonio del suo ultimo figlio potrebbe causarle grande infelicità. Dopo aver conosciuto Clara e aver constatato la felicità di Marty per la splendida serata trascorsa con la ragazza, Teresa comincia a preoccuparsi.

La domenica mattina, Tommy e la moglie portano Caterina in casa della sorella: l'ennesimo litigio della sera prima porta tensione tra i due sposi, e a farne le spese c'è il povero Marty. Il cugino non solo non lo considera quando viene interpellato su delle questioni economiche relative all'eventuale acquisto (verso cui la stessa Clara lo aveva spinto) della macelleria da parte di Marty, ma lo sconsiglia di prendere moglie (pur non essendo a conoscenza della storia di Clara, ma solo esasperato dal litigio con Virginia).

Mentre la messa sta per iniziare, fuori dalla chiesa Marty e la madre iniziano a parlare di Clara: Teresa fa di tutto per distogliere il figlio dal continuare la storia, insistendo soprattutto sull'aspetto fisico di Clara, sul fatto che ha mentito sulla sua età e che non è italiana. Quando Marty le dice che Clara è anche laureata, la madre insinua che ella sia di facili costumi: "Tra l'università e il marciapiede ci corre poco". Marty, contrariato, si reca nel bar dove è solito passare il tempo libero; poco dopo, tornato a casa, gli amici passano a chiamarlo e cercano di convincerlo a passare la serata con loro e non con Clara, definendola, secondo le parole di Angelo, una "racchia". Marty non chiama Clara all'ora stabilita e si reca con gli amici al solito bar, senza idee su come passare la serata.


Il lieto fine


Mentre gli amici discutono in modo inconcludente, Marty, esasperato dalla situazione, e non volendo perdere tempo con i suoi amici mentre c'è una ragazza che aspetta solo la sua telefonata, chiama Clara, rinfacciando ironicamente ad Angelo, stupito, di non essere ancora sposato:

«"Che hai voglia di fare stasera?" "Non lo so, tu cosa hai voglia di fare?". Lo spogliarello, il cinema Paradiso, e io che me ne sto qui, avvilito, solo e stupido? Ma che sono pazzo per caso? Io ho qualcosa da fare. Perché diavolo perdo tempo con voi?»

(Marty)

«A te non piace, a mia madre non piace, lei è racchia e io sono brutto e grosso. Beh, io so solo che mi sono divertito con lei ieri sera, e voglio farlo anche stasera! E se staremo ancora bene insieme la pregherò in ginocchio, la supplicherò di sposarmi! E se c'è una festa per Capodanno, io ci verrò e ci verrò con lei! A voi non piace? Peggio per voi!»

(Marty)

«Angelo, tu quand'è che ti sposi?»

(Marty)

Premi e riconoscimenti


  • 1956 - Premio Oscar
    • Miglior film a Harold Hecht
    • Migliore regia a Delbert Mann
    • Miglior attore protagonista a Ernest Borgnine
    • Migliore sceneggiatura non originale a Paddy Chayefsky
    • Nomination Miglior attore non protagonista a Joe Mantell
    • Nomination Miglior attrice non protagonista a Betsy Blair
    • Nomination Migliore fotografia a Joseph LaShelle
    • Nomination Migliore scenografia a Ted Haworth, Walter M. Simonds, Robert Priestley
  • 1956 - Golden Globe
    • Miglior attore in un film drammatico a Ernest Borgnine
  • 1955 - Premio BAFTA
    • Miglior attore protagonista a Ernest Borgnine
    • Miglior attrice protagonista a Betsy Blair
    • Nomination Miglior film
  • 1955 - Festival di Cannes
    • Palma d'oro a Delbert Mann
    • OCIC Award a Delbert Mann
  • 1955 - National Board of Review Award
    • Miglior film
    • Miglior attore protagonista a Ernest Borgnine
  • 1955 - New York Film Critics Circle Award
    • Miglior film
    • Miglior attore protagonista a Ernest Borgnine
  • 1956 - Bodil Award
    • Miglior film a Delbert Mann
  • 1956 - Directors Guild of America
    • Migliore regia a Delbert Mann e Paul Helmick (Assistente Regista)
  • 1956 - Writers Guild of America
    • Migliore sceneggiatura a Paddy Chayefsky

Nel 1994 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.[2]


Accoglienza


Dopo l'uscita le recensioni del film furono largamente positive, tra cui quelle di Ronald Holloway (Variety) e di Time. Louella Parsons gradì il film ma espresse dei dubbi sulle sue candidature all'Oscar. A fronte di un budget di 343.000 dollari, la pellicola al botteghino ottenne un notevole risultato incassando 3.000.000 di dollari nei soli Stati Uniti.


Curiosità



Note


  1. (EN) Awards 1955, su festival-cannes.fr. URL consultato il 3 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2013).
  2. (EN) National Film Registry, su loc.gov, National Film Preservation Board. URL consultato il 5 gennaio 2012.

Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[en] Marty (film)

Marty is a 1955 American romantic drama film directed by Delbert Mann in his directorial debut. The screenplay was written by Paddy Chayefsky, expanding upon his 1953 teleplay of the same name, which was broadcast on The Philco-Goodyear Television Playhouse and starred Rod Steiger in the title role.[4][5]

[es] Marty

Marty es una película estadounidense dramática de 1955 dirigida por Delbert Mann y protagonizada por Ernest Borgnine y Betsy Blair.
- [it] Marty, vita di un timido

[ru] Марти (фильм)

«Марти» (англ. Marty) — второй фильм (после «Потерянного уикэнда»), получивший одновременно главные награды Американской киноакадемии и Каннского кинофестиваля. Фильм вышел на экраны в 1955 году. Его можно отнести к числу картин, сделанных в жизненно достоверной стилистике на материале американской повседневности. В основе — оригинальная телевизионная драма (Род Стайгер играл заглавную роль) по сценарию Пэдди Чаефски, одного из лидеров драм, получивших название «кухонной раковины». Кроме исполнителя главной роли Эрнеста Боргнайна премию «Оскар» получил и Пэдди Чаефски за сценарий, и Делберт Манн за режиссуру. Сам фильм был назван лучшим в году. Успешность «Марти» задала тенденцию к созданию малобюджетного, прозаичного кино.



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