Marty, vita di un timido (Marty) è un film del 1955, diretto da Delbert Mann, vincitore del Premio Oscar come miglior film e della Palma d'oro all'8º Festival di Cannes.[1]
Marty, vita di un timido | |
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Titolo originale | Marty |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 1955 |
Durata | 91 min |
Dati tecnici | B/N rapporto: 1,37:1 |
Genere | drammatico, sentimentale |
Regia | Delbert Mann |
Soggetto | Paddy Chayefsky |
Sceneggiatura | Paddy Chayefsky |
Produttore | Harold Hecht |
Fotografia | Joseph LaShelle |
Musiche | George Bassman, Joseph Harnell, Harry Warren, Roy Webb |
Scenografia | Edward S. Haworth, Walter Simonds |
Costumi | Norma Koch |
Trucco | Robert Schiffer |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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New York, anni cinquanta, Marty Piletti è un italo-americano di famiglia abruzzese, che lavora in una macelleria nel Bronx e vive ancora in casa con la madre. I componenti della numerosa famiglia Piletti sono tutti sposati e la signora Teresa, vedova da quando Marty era ancora adolescente, è rimasta da sola nella sua casa con l'unico figlio ancora celibe. Marty è conosciuto in tutto il quartiere come un bravo ragazzo, educato, generoso e disponibile con tutti, ma che vive con crescente preoccupazione il suo stato di scapolo. Due clienti della sua macelleria, che hanno saputo del recente matrimonio di un suo fratello, insistono perché Marty prenda moglie.
Marty ha un carattere timido, ha cercato molte volte l'approccio con le ragazze, ma, pur essendo simpatico, la sua stazza pesante gli ha precluso successi (lui stesso afferma di non essere piacevole agli occhi delle ragazze). Il suo giro di amici è poco attivo, fa sempre le stesse cose, raramente può proporre qualcosa di interessante. In particolare Angelo, il miglior amico di Marty, è un tipo estremamente indeciso e svogliato, che alterna momenti in cui insiste per andare in giro per trovare nuove amicizie femminili ad altri in cui si dimostra oltremodo pigro. A 34 anni appena compiuti, Marty si è ormai quasi rassegnato al celibato, nonostante molti, compresa la madre, lo spingano a farsi una famiglia.
Intanto il cugino Tommy e la moglie Virginia, che vivevano assieme al figlioletto con la madre di lui, Caterina (vedova come la sorella), sono esasperati dalla difficile convivenza con la suocera: in particolare i rapporti della nuora con la madre del marito sono pessimi. La situazione insostenibile costringe la coppia a chiedere alla "zia Teresa" se può trasferirsi a vivere con lei e Marty. La vedova Piletti accetta, e così quando anche Marty, chiamato a casa dalla madre, dà il suo assenso, la donna può trasferirsi da loro.
Marty, che nel frattempo ha ricevuto dal suo capo l'offerta di rilevare la macelleria, decide di chiamare una ragazza che lui e Angelo avevano conosciuto tempo addietro, per rivedersi: il rifiuto di lei lo fa precipitare ancora di più nello scoramento. A cena la madre, che spera nel matrimonio del figlio, gli propone di andare a ballare al Polvere di stelle (come consigliatole da Tommy): Marty prende male la risposta poi, per non ferire la madre, decide di recarsi alla sala da ballo in compagnia di Angelo.
Così quel sabato sera, Angelo e Marty vanno al Polvere di stelle: mentre l'amico ottiene un ballo, Marty viene avvicinato da un uomo che gli propone, per 5 dollari, di fare compagnia a Clara, una ragazza con cui gli avevano procurato un appuntamento "alla cieca", ma che adesso egli vuole scaricare. Marty rifiuta, ma poco dopo avvicina la ragazza che, piangente per il trattamento ricevuto, sta per andarsene dal locale. Marty stringe così amicizia con Clara, una ventinovenne insegnante di scuola, non molto attraente, con la quale va però molto d'accordo. I due passano una splendida sera insieme, parlando e raccontandosi delle loro vite. Poi Marty porta la ragazza a casa, e qui le confessa di essere attratto da lei: Clara è esitante, ma non respinge Marty (pur rifiutandosi di baciarlo) e si trova molto a suo agio con lui.
Mentre i due parlano, entra in casa Teresa, che era andata dalla sorella per preparare il trasferimento: i tre discorrono brevemente, poi Marty e Clara se ne vanno poiché lei deve tornare a casa, vista l'ora tarda. Mentre i due si recano a prendere l'autobus, Marty incontra Angelo, che lo tratta male per averlo abbandonato al Polvere di stelle, e due suoi amici in macchina che, avendo rimorchiato tre ragazze, gli propongono di andare con lui (lasciando Clara), ricevendo un rifiuto. Marty, felicissimo per la serata trascorsa, lascia Clara sotto casa, con la promessa di richiamarla l'indomani per passare la domenica sera insieme.
Quella sera stessa Teresa ha una lunga conversazione con la sorella Caterina: quest'ultima, vedova e di indole pessimista, convince la sorella di quanto sia terribile per una madre l'esperienza di vedere tutti i figli che si sposano e che vanno a vivere con la loro famiglia. Colpita dalle parole della sorella, Teresa cambia completamente idea sull'eventuale matrimonio di Marty: la paura di non avere più qualcuno a cui badare e di non poter più curare la casa dei figli la convincono che il matrimonio del suo ultimo figlio potrebbe causarle grande infelicità. Dopo aver conosciuto Clara e aver constatato la felicità di Marty per la splendida serata trascorsa con la ragazza, Teresa comincia a preoccuparsi.
La domenica mattina, Tommy e la moglie portano Caterina in casa della sorella: l'ennesimo litigio della sera prima porta tensione tra i due sposi, e a farne le spese c'è il povero Marty. Il cugino non solo non lo considera quando viene interpellato su delle questioni economiche relative all'eventuale acquisto (verso cui la stessa Clara lo aveva spinto) della macelleria da parte di Marty, ma lo sconsiglia di prendere moglie (pur non essendo a conoscenza della storia di Clara, ma solo esasperato dal litigio con Virginia).
Mentre la messa sta per iniziare, fuori dalla chiesa Marty e la madre iniziano a parlare di Clara: Teresa fa di tutto per distogliere il figlio dal continuare la storia, insistendo soprattutto sull'aspetto fisico di Clara, sul fatto che ha mentito sulla sua età e che non è italiana. Quando Marty le dice che Clara è anche laureata, la madre insinua che ella sia di facili costumi: "Tra l'università e il marciapiede ci corre poco". Marty, contrariato, si reca nel bar dove è solito passare il tempo libero; poco dopo, tornato a casa, gli amici passano a chiamarlo e cercano di convincerlo a passare la serata con loro e non con Clara, definendola, secondo le parole di Angelo, una "racchia". Marty non chiama Clara all'ora stabilita e si reca con gli amici al solito bar, senza idee su come passare la serata.
Mentre gli amici discutono in modo inconcludente, Marty, esasperato dalla situazione, e non volendo perdere tempo con i suoi amici mentre c'è una ragazza che aspetta solo la sua telefonata, chiama Clara, rinfacciando ironicamente ad Angelo, stupito, di non essere ancora sposato:
«"Che hai voglia di fare stasera?" "Non lo so, tu cosa hai voglia di fare?". Lo spogliarello, il cinema Paradiso, e io che me ne sto qui, avvilito, solo e stupido? Ma che sono pazzo per caso? Io ho qualcosa da fare. Perché diavolo perdo tempo con voi?» |
(Marty) |
«A te non piace, a mia madre non piace, lei è racchia e io sono brutto e grosso. Beh, io so solo che mi sono divertito con lei ieri sera, e voglio farlo anche stasera! E se staremo ancora bene insieme la pregherò in ginocchio, la supplicherò di sposarmi! E se c'è una festa per Capodanno, io ci verrò e ci verrò con lei! A voi non piace? Peggio per voi!» |
(Marty) |
«Angelo, tu quand'è che ti sposi?» |
(Marty) |
Nel 1994 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.[2]
Dopo l'uscita le recensioni del film furono largamente positive, tra cui quelle di Ronald Holloway (Variety) e di Time. Louella Parsons gradì il film ma espresse dei dubbi sulle sue candidature all'Oscar. A fronte di un budget di 343.000 dollari, la pellicola al botteghino ottenne un notevole risultato incassando 3.000.000 di dollari nei soli Stati Uniti.
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