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Mi manda Picone è un film italiano del 1983 diretto da Nanni Loy.

Mi manda Picone
Una scena del film
Paese di produzioneItalia
Anno1983
Durata122 min
Generecommedia
RegiaNanni Loy
SoggettoNanni Loy
SceneggiaturaNanni Loy ed Elvio Porta
ProduttoreGianni Minervini
Casa di produzioneA.M.A. Film, Medusa, Rai
FotografiaClaudio Cirillo
MontaggioFranco Fraticelli
MusicheTullio De Piscopo
CostumiDanda Ortona
Interpreti e personaggi
  • Giancarlo Giannini: Salvatore Cannavacciuolo
  • Lina Sastri: Luciella
  • Clelia Rondinella: Teresa
  • Carlo Croccolo: barone Armando
  • Marzio Honorato: O'Micione
  • Carlo Taranto: Gallina
  • Gerardo Scala: cieco fuochista
  • Armando Marra: Troncone
  • Marco Girondino: Cazzillo, figlio di Troncone
  • Italo Celoro: operaio dell'Italsider
  • Carmine Faraco: operaio dell'Italsider
  • Tommaso Palladino: Pasquale Picone
  • Renato Rutigliano: cassiere della macelleria
  • Gino Briglione: macellaio
  • Antonio Allocca: usciere all'ospedale
  • Remo Remotti: don Armando Bellucore
  • Nicola Di Pinto: impiegato dell'anagrafe
  • Lello Fiore: macellaio
  • Lunetta Savino:Sfollata con il catino dei panni
  • Mario Santella: Severino
  • Leo Gullotta: Salvatore Sgueglia
  • Aldo Giuffré: Cocò
  • Lucio Ciotola: giocatore di carte al porto

Trama


Durante una seduta del consiglio comunale di Napoli l'operaio Pasquale Picone si cosparge di benzina e si dà fuoco per protestare contro il suo licenziamento dall'Italsider. Alla scena assiste, tra gli altri, sua moglie Luciella con i figli: la donna non riesce a raggiungere il marito mentre viene portato via in ambulanza, e infruttuosi risultano tutti i tentativi di rintracciarlo presso gli ospedali cittadini. Picone sembra essersi dileguato nel nulla.

Ad aiutarla nella ricerca interviene Salvatore Cannavacciuolo, un disoccupato che vive di espedienti, e che Lucia scopre essere uno dei debitori di suo marito.

Trovata un'agenda di Picone recante nomi e cifre, Salvatore — attratto da Lucia e dalla possibilità di guadagnare recuperando i numerosi crediti di Picone — inizia a seguirne le tracce addentrandosi, senza rendersene conto, in un sottobosco fatto di camorristi, protettori, spacciatori e falsari (dei quali lo stesso Picone risulterà essere una figura di rilievo, a totale insaputa della moglie), che lo portano ad essere coinvolto dapprima in piccole truffe, e poi in attività illegali di portata sempre maggiore.

Alla fine Salvatore, dopo avere appreso che Picone non aveva mai lavorato all'Italsider, scopre anche che il giorno in cui si diede fuoco indossava una tuta rivestita di amianto, materiale ignifugo che lo aveva protetto dalle fiamme, rendendo quindi chiaro che Picone aveva solo inscenato il suo tentativo di suicidio. A Salvatore rimane quindi il dubbio che Picone non sia affatto morto, ma anzi che abbia orchestrato la sua scomparsa ad hoc per sparire.


Riconoscimenti



Collegamenti esterni


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[en] Where's Picone?

Where's Picone? (Italian: Mi manda Picone, also known as Picone Sent Me) is a 1983 Italian comedy film directed by Nanni Loy.

[es] Me envía Picone

Me envía Picone (en italiano, Mi manda Picone) es una película de comedia italiana escrita y dirigida por Nanni Loy.[1]
- [it] Mi manda Picone



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