Milarepa è un film del 1974 diretto da Liliana Cavani, liberamente ispirato al libro Tibet's Great Yogi Milarepa.
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Milarepa | |
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Lingua originale | italiano |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1974 |
Durata | 108 min |
Rapporto | 1,37:1 |
Genere | drammatico |
Regia | Liliana Cavani |
Soggetto | Liliana Cavani da un testo tibetano del XII secolo |
Sceneggiatura | Liliana Cavani, Italo Moscati |
Casa di produzione | Lotar Film per RAI Radiotelevisione Italiana |
Fotografia | Armando Nannuzzi |
Montaggio | Franco Arcalli |
Musiche | Daniele Paris |
Scenografia | Jean Marie Simon |
Costumi | Jean Marie Simon |
Trucco | Manlio Rocchetti |
Interpreti e personaggi | |
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Fu presentato in concorso al 27º Festival di Cannes.[1]
Leo è un giovane tibetologo italiano che ha appena finito di tradurre Vita di Milarepa e che si ritrova coinvolto in un incidente automobilistico con il suo professore e sua moglie. Nell'auto distrutta e fuori strada in aperta campagna, Leo inizia a raccontare quanto ha finito di tradurre. In Tibet la vita di Milarepa viene mostrata attraverso gli stessi attori che impersonavano Leo, il professore e sua moglie. Solo alla fine del film la scena torna all'auto incidentata e gli attori riprendono i loro ruoli occidentali.
Ambientato in Tibet, è stato girato in Abruzzo, su suggerimento di Fosco Maraini.
Il film ricevette un'entusiastica recensione di Pier Paolo Pasolini[2].
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