Mr. Bean - L'ultima catastrofe (Bean: The Ultimate Disaster Movie) è un film del 1997 diretto da Mel Smith.
Mr. Bean - L'ultima catastrofe | |
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Titolo originale | Bean: The Ultimate Disaster Movie |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Regno Unito, Stati Uniti d'America |
Anno | 1997 |
Durata | 90 minuti |
Rapporto | 1,85:1 |
Genere | comico, commedia |
Regia | Mel Smith |
Soggetto | Rowan Atkinson, Richard Curtis |
Sceneggiatura | Rowan Atkinson, Richard Curtis, Robin Driscoll |
Produttore | Peter Bennett-Jones, Eric Fellner, Tim Bevan |
Produttore esecutivo | Richard Curtis |
Casa di produzione | Working Title Films, Tiger Aspect Films |
Distribuzione in italiano | Warner Bros. Italia Universal Pictures (DVD) |
Fotografia | Francis Kenny |
Montaggio | Chris Blunden |
Musiche | Howard Goodall |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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È il primo sequel cinematografico della serie televisiva Mr. Bean (1990-1995) dedicata all'omonimo personaggio, interpretato da Rowan Atkinson.
Mr. Bean è un impiegato scansafatiche della National Gallery di Londra: è talmente inetto e irresponsabile che il vicepresidente del museo, in accordo con tutto il consiglio d'amministrazione, lo vorrebbe licenziare, ma il presidente in persona, che per motivi non precisati è molto affezionato a lui, lo difende pubblicamente. Il vice, per ripicca e per liberarsi di Bean, gli affida un incarico prestigioso ed impegnativo, che solo un grande critico d'arte potrebbe adempiere: Bean deve quindi recarsi a Los Angeles presso un museo che ha appena acquistato per cinquanta milioni di dollari il celebre ritratto di James Abbott McNeill Whistler intitolato La madre: si tratta del più pregiato capolavoro di un pittore statunitense e per l'occasione le autorità statunitensi hanno chiesto alla National Gallery la presenza di un suo rappresentante per tenere un importante discorso alla presentazione del quadro.
Dopo aver combinato una serie interminabile di disastri sia all'interno dell'aereo che anche dopo un lungo inseguimento con la Polizia aeroportuale con tanto d'interrogatorio, Bean viene trasferito e ospitato a casa di David Langley, responsabile artistico del museo, che crede di avere a che fare con un geniale critico d'arte. Ma Mr. Bean, che già a vista non era ospite gradito dalla moglie Alison e dai figli Jennifer e Kevin, non tarda a mostrarsi per l'idiota che è e per giunta provoca nuovi disastri in casa tali da causare una crisi matrimoniale: la donna infatti, non avendo ottenuto dal marito di disfarsi dello scomodo ospite, per qualche giorno si allontana da casa portando con sé i figli e lasciandolo solo con lui. Un giorno Bean, portato al museo per osservare il dipinto e trovare l'ispirazione per il discorso da fare al gran giorno della presentazione, spolverandolo ci starnutisce involontariamente sopra e, dopo numerosi tentativi di ripulirlo, finisce per rovinarlo.
Bean decide allora di rimediare alla sua maniera, sostituendolo con poster delle stesse dimensioni, in una corsa contro il tempo: la notte prima del discorso si procura in casa del suo amico delle uova, un phon, un montalbumi, una torcia, delle gomme da masticare, un pennello e del lassativo; arrivato al museo mette il lassativo nel caffè della guardia notturna che al momento è fuori, prende le chiavi della stanza del dipinto e nasconde quelle del bagno mischiandole con tutte le altre chiavi; quando la guardia torna, dopo che Bean se ne è andato, beve il caffè ma, a causa di un inevitabile attacco di diarrea, è costretto a precipitarsi in bagno; la cosa sarà più difficoltosa del previsto, dato che non riesce a trovare la chiave corretta.
Bean ha così tutto il tempo per togliere la tela dal supporto, usare le gomme per attaccarvi il poster e coprirlo con una patina di albume d'uovo e smalto per dargli l'aspetto di un dipinto, in maniera tale che nessuno si accorga di nulla. Alla fine tutto si conclude per il meglio: nessuno si accorge della sostituzione, David salva il suo posto di lavoro e Bean, con un discorso stravagante sulla genesi del quadro prezioso, riesce a fare un'ottima impressione davanti al pubblico composto dagli impiegati del museo, autorità militari, federali e giornalisti, preservando così anche la sua reputazione. Il problema però non è finito: il capo della polizia informa David che sua figlia Jennifer ha avuto un terribile incidente con la moto insieme al ragazzo e che ora è ricoverata all'ospedale in stato di coma.
Saputa la notizia scioccante si fa scortare dal federale fino alla clinica insieme a Bean, ma nel tragitto il poliziotto rimane ferito in un conflitto a fuoco con un ladro e i due amici proseguono verso la meta. Arrivati all'ospedale, mentre David si riunisce alla moglie preoccupata, Bean vede a terra uno stetoscopio e lo raccoglie: viene così scambiato per un medico e portato a fare un intervento in sala operatoria. Qui salva la vita proprio al capo della polizia rimasto ferito poco prima togliendogli con il solo uso delle mani il proiettile e lo salva da morte certa; e come d'incanto, portato nella sala dove è ricoverata Jennifer, con un piccolo incidente con il defibrillatore, riuscirà a svegliare dal coma la ragazza e verrà così apprezzato dai genitori, addirittura smascherandosi davanti ai loro occhi increduli; costoro rimangono stupiti al vedere che il salvatore altri non è che quell'impiastro del loro ospite, e per ripagarlo accettano di ospitarlo in casa per un'altra settimana. Passata la settimana felice con i Langley, Bean se ne torna in aeroporto soddisfatto: la sera, giunto a casa, dopo aver messo a letto tramite "ipnosi" il suo inseparabile orsetto di peluche Teddy, si sente consapevole di aver appeso ad una parete e conservato il disastrato ma originale dipinto.
Le riprese vennero effettuate nel 1996, precisamente dal 30 settembre al 6 dicembre; il costo della produzione fu di 18 milioni di dollari[1].
Il film fu girato fra Londra, Hollywood e Los Angeles.
Il film ha incassato oltre 250 milioni di dollari in tutto il mondo[1].
Nel 2007 è uscito Mr. Bean's Holiday, diretto da Steve Bendelack.
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