Natale in Sudafrica è un film del 2010 diretto da Neri Parenti. L'uscita nelle sale è avvenuta il 17 dicembre [1].
Natale in Sudafrica | |
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Lingua originale | Italiano |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 2010 |
Durata | 105 min |
Rapporto | 1,85:1 |
Genere | commedia, avventura |
Regia | Neri Parenti |
Soggetto | Neri Parenti, Alessandro Bencivenni, Domenico Saverni, Alessandro Pondi, Paolo Logli |
Sceneggiatura | Neri Parenti, Alessandro Bencivenni, Domenico Saverni, Alessandro Pondi, Paolo Logli |
Produttore | Aurelio De Laurentiis e Luigi De Laurentiis |
Produttore esecutivo | Maurizio Amati |
Casa di produzione | Filmauro in collaborazione con Wind |
Distribuzione in italiano | Filmauro |
Fotografia | Tani Canevari |
Montaggio | Luca Montanari |
Musiche | Bruno Zambrini |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Il cinepanettone è ambientato in Sudafrica, paese che nel 2010 ha calcato il palcoscenico internazionale ospitando il Campionato Mondiale di calcio.
In Italia il film ha incassato 18653313 €.[2]
Due storie si intrecciano durante le vacanze natalizie sudafricane.
Carlo e la sua seconda moglie Susanna incontrano Giorgio, fratello di Carlo, con sua moglie Marta, la quale è anche la prima moglie dello stesso Carlo.
Tra i due fratelli non corre buon sangue, anche per via di vecchie ruggini di gioventù, però sia Carlo che Giorgio fanno buon viso a cattivo gioco e improvvisano uno scambio, entrambi nel tentativo di frodare l'altro fratello: Giorgio progetta di dare dei diamanti fasulli a Carlo, ovviamente spacciandoli per autentici, e Carlo da controparte intende rifilare dei soldi falsi a Giorgio, che ugualmente è ignaro. Scoprono fortuitamente che presso il loro alloggio ci sono due borse, appartenenti ad altri uomini d'affari, contenenti soldi e diamanti veri: riescono ad impossessarsene e con un charter (pilotato da Carlo) partono per lasciare il Sudafrica.
Durante il volo Carlo fa credere a suo fratello che il velivolo sta rimanendo a secco ed è destinato a precipitare e, dato che l'equipaggio è dotato di un solo paracadute, lo cede al fratello Giorgio: costui si lancia con la borsa dei diamanti, che tanto non sarebbe più servita a Carlo e Susanna, condannati a schiantarsi, ma in realtà la borsa che prende con sé è quella contenente i diamanti finti, che Carlo non aveva cestinato precedentemente proprio in virtù della frode pianificata ai danni del fratello Giorgio. Alla fine si scopre che l'aereo perdeva quota a causa di un cavo che Carlo ha staccato appositamente per truffare il fratello poiché dopo che quest'ultimo si lancia col paracadute dall'aereo, Carlo ricollega il cavo e l'aereo riprende quota.
Massimo Rischio, chirurgo con seri problemi di vista, e il suo amico Ligabue Della Chianina detto Bue, macellaio toscano, come tutti gli anni vanno in vacanza insieme ai loro rispettivi figli Laura e Vitellozzo, detto Viti, che hanno una relazione amorosa. Già in aereo, in viaggio verso il Sudafrica, incontrano Angela, entomologa che cerca in Africa un raro insetto, la farfalla del paradiso. Ligabue e Rischio si invaghiscono di lei, esponendosi a numerose brutte figure agli occhi della scienziata. Arrivati a destinazione sopraggiunge un imprevisto nella relazione tra Laura e Viti: Laura, che allo stesso tempo è fidanzata anche con un ragazzo della sua scuola a insaputa di Viti, viene raggiunta in Sudafrica a sorpresa proprio da Mauro.
Mauro e Vitellozzo, incontratisi in assenza di Laura, diventano subito amici non sapendo di essere lì per la stessa ragazza. Nel frattempo, Rischio e Bue dopo aver cercato inutilmente di sedurre Angela intraprendono insieme a lei il safari per la ricerca della farfalla, e finalmente trovano la larva della farfalla del paradiso. Bue però schiaccia la larva e dopo un litigio con Angela i tre cadono in un fosso dove trovano numerose altre larve che si attaccano loro addosso.
Nel frattempo Vitellozzo e Mauro dicono addio a Laura, dopo essere venuti a conoscenza della doppia relazione di quest'ultima con loro. Rischio e Bue, in aereo assieme ad Angela verso il ritorno in Italia, scoprono che le larve che avevano ingoiato prima di imbarcarsi, per poterle trasportare nascostamente a scopo scientifico, sono diventate farfalle dopo due ore trascorse nei loro stomaci. Si precipitano a espellerle in bagno, ma le farfalle cominciano a svolazzare nell'abitacolo invadendo l'intero aereo.
La regia è affidata a Neri Parenti[1][3] e la produzione a Aurelio De Laurentiis e Luigi De Laurentiis[1].
Per i titoli di testa ed il trailer del film è stata utilizzata una particolare versione, realizzata da A&P Amati[4], del brano musicale Zangalewa, rivisitato e portato al successo da Shakira nel 2010 come Waka Waka (This Time for Africa)[5], inno ufficiale del Campionato Mondiale di calcio svoltosi nel Paese africano.
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