Oh, Serafina! è un film italiano del 1976 diretto da Alberto Lattuada e tratto dal romanzo omonimo[1] di Giuseppe Berto; è una moderna favola ecologista.
Oh, Serafina! | |
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Paese di produzione | Italia |
Anno | 1976 |
Durata | 96 min |
Rapporto | 1,78:1 |
Genere | commedia, drammatico |
Regia | Alberto Lattuada |
Soggetto | Giuseppe Berto dall'omonimo romanzo |
Sceneggiatura | Enrico Vanzina, Alberto Lattuada, Giuseppe Berto |
Produttore esecutivo | Bianca Lattuada |
Casa di produzione | Rizzoli Film |
Distribuzione in italiano | Cineriz |
Fotografia | Lamberto Caimi |
Montaggio | Sergio Montanari |
Musiche | Fred Bongusto, José Mascolo |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori originali | |
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Augusto Valle è un industriale tenero, svanito ed ecologista. Sposa per amore una sua operaia che invece ha accettato la sua proposta solo per interesse, e che ben presto provvede a farlo internare in un manicomio. A questo scopo seduce anche il sindaco che avalla l'operazione. In manicomio però Augusto non si trova affatto male, anzi proprio qui trova finalmente la sua anima gemella.
Il film è stato girato in varie località lombarde, soprattutto nella provincia di Cremona ed in quella di Milano. Il manicomio è in realtà l'ex convento di Santa Maria della Croce, adiacente all'omonimo santuario e situato a Crema, frazione Santa Maria della Croce. La villa di famiglia di Serafina è Villa San Michele a Ripalta Cremasca, frazione San Michele. La fabbrica di Pozzetto è nel paese di Palosco, in provincia di Bergamo. Il campanile dal quale si getta il padre di Augusto è quello della Chiesa di Santa Margherita a Settimo Milanese. Infine c'è la Basilica di San Francesco ad Assisi, unico luogo non lombardo del film.
Distribuito dalla Cineriz il 28 ottobre 1976, con doppiaggio eseguito presso la C.D.S. con la collaborazione della Cine Video Doppiatori (direttrice di doppiaggio: Fede Arnaud). Il film è vietato ai minori di 18 anni.
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Questa sezione contiene «curiosità» da riorganizzare.
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La pellicola è una delle ultime apparizioni dell'attore Renato Pinciroli che interpreta il padre di Augusto; infatti l'uscita del film nelle sale cinematografiche è avvenuta il 28 ottobre 1976, mentre il decesso dell'attore risale al 2 settembre di quello stesso anno.
In una breve scena di seduzione con Dalila Di Lazzaro appare per la prima volta sullo schermo Jinny Steffan.
Nella versione home video risultano tagliate la scena in cui Serafina si ferisce da sola la pancia e la scena di passione tra un'infermiera e Serafina.
Per le musiche del film, Fred Bongusto ottenne il Nastro d'argento alla migliore colonna sonora.
Per la sua interpretazione, Angelica Ippolito, ottenne un premio speciale ai David di Donatello 1977.
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