Otello (The Tragedy of Othello: The Moor of Venice) è un film del 1951 diretto da Orson Welles e tratto dall'omonimo dramma di William Shakespeare, vincitore del Grand Prix du Festival come miglior film al 5º Festival di Cannes.[1] Presentato alla Mostra di Venezia 1951.
Durante il periodo delle Repubbliche Marinare, Otello, detto il moro di Venezia, viene inviato dal doge a difendere la roccaforte di Cipro dai Turchi, dopo il suo matrimonio con la bella e nobile Desdemona. Avendo scelto Cassio come aiutante, Otello provoca invidia e gelosia nel perfido Iago, che comincia ad insinuare dubbi sulla fedeltà della moglie. Con un artificio, il subdolo Iago crea l'incidente del fazzoletto di Desdemona. A questo punto l'ingenuo Otello gli crede e folle di gelosia, soffoca la moglie con un cuscino. Ma la verità viene a galla e Iago smascherato e condannato a morte. Otello non resiste però al rimorso e si suicida.
Produzione
L'intera parte di Roderigo è doppiata da Welles stesso.[2]
Le riprese durarono oltre tre anni a causa delle difficoltà economiche di Welles, che usò il compenso avuto ne Il terzo uomo per completare finalmente il film.[2]
A causa del ritardo dei costumi, Welles decise di filmare la scena dell'omicidio in un bagno turco affittando una gran quantità di lenzuola con cui vestire gli attori e le comparse.[2]
Alcune riprese del film furono girate a Tuscania, in provincia di Viterbo.
Prima dell'arrivo dell'attrice canadese per la parte di Desdemona vennero contattate Lea Padovani (in quel periodo legata sentimentalmente al regista) che girò alcune scene e Besty Blair.
Incassi
Incasso accertato a tutto il 31 dicembre 1952 Lit. 6.000.000
(EN) Awards 1952, su festival-cannes.fr. URL consultato il 26 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2015).
"Io, Orson Welles", di Orson Welles e Peter Bogdanovich, Baldini & Castoldi, 1996
Bibliografia
(DE) Brigitte Tast e Hans-Jürgen Tast, Orson Welles - Othello - Mogador. Aufenthalte in Essaouira, Kulleraugen Vis.Komm. Nr. 42, Schellerten, 2013, ISBN 978-3-88842-042-9.
Orson Welles e Peter Bogdanovich, Io, Orson Welles, Baldini & Castoldi, 1996
Alberto Anile, L'«Otello» senz'acca / «Otello» Without the H, Quaderno della Cineteca Nazionale, Centro Sperimentale di Cinematografia, Rubbettino (2015)
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