Palio è un film del 1932 diretto da Alessandro Blasetti.
Palio | |
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Lingua originale | italiano |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1932 |
Durata | 90 min |
Dati tecnici | B/N |
Genere | drammatico, storico, epico, sentimentale |
Regia | Alessandro Blasetti |
Soggetto | Luigi Bonelli (racconti) |
Sceneggiatura | Gian Bistolfi, Alessandro Blasetti, Luigi Bonelli |
Casa di produzione | Cines |
Distribuzione in italiano | Cines |
Fotografia | Anchise Brizzi, Gioacchino Gennaro Gengarelli |
Montaggio | Ignazio Ferronetti, Alessandro Blasetti |
Musiche | Felice Lattuada |
Scenografia | Andrea Busiri Vici, Tullio Rossi, Roberto Rustichelli |
Interpreti e personaggi | |
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«Nel Campo di Siena ogni estate, da secoli, si corre il Palio, tipica espressione dello spirito combattivo della nostra gente. Più che una corsa è questa una lotta di rioni - le Contrade - che per la bravura del cavallo ricevuto in sorte e per la valentia del fantino si contendono un drappo di seta dipinta - il Palio - simbolo e ricordo dell'agognata vittoria. Popolani e signori vivono, in quei giorni, entro i confini di ogni contrada, la stessa ardente passione e tutto mettono in opera: denaro, astuzia, violenza, pur di condurre al trionfo i loro antichi vessilli.» |
(didascalia iniziale) |
Pellicola ambientata durante il Palio di Siena, che oltre ad offrire alcune notevoli riprese della campagna senese e della vita dei butteri, si segnala per l'esordio come protagonista dell'attore Guido Celano, nella parte del fantino Zarre, insieme con l'attrice Leda Gloria, anch'essa nella sua prima parte importante (la contradaiola Fiora). [1] [2]
Nella colonna sonora del film è presente la canzone Oh!...fa la donna, scritta da Herbert Jonas ed Ennio Neri, ed eseguita da Anacleto Rossi con Los Hidalgos.
Il fantino della Lupa Zarre è innamorato di una contradaiola, Fiora. Ingelositosi dopo averla vista corteggiata dal Capitano della Civetta, si reca piccato ad un caffè-concerto. Qui si invaghisce della cantante, Liliana, che dopo essersi accordata col fantino della Civetta, Bachicche, tende a Zarre una trappola; andandola a trovare la sera prima del Palio, dopo aver rotto la storia con Fiora, questi è vittima di un agguato e le bastonate ricevute sembrano impedirgli di poter partecipare alla corsa. Ma la sera successiva, udendo il suono di Sunto, la campana della Torre del Mangia, Zarre si precipita in Piazza del Campo e, sebbene malconcio, corre per la Lupa vincendo il Palio. Alla gioia per la vittoria si aggiungerà quella di aver ritrovato Fiora.
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