Papà Gambalunga (Daddy-Long-Legs) è un film muto del 1919 diretto da Marshall Neilan. Il film è la prima trasposizione cinematografica del romanzo omonimo della scrittrice statunitense Jean Webster, scritto sette anni prima.
Marshall Neilan: Jimmie Mc Bride (con il nome Marshall A. Neilan)
Carrie Clark Ward: Mrs. Semple
Wesley Barry: orfano (non accreditato)
True Boardman Jr.: orfano (non accreditato)
Jeanne Carpenter: (non accreditato)
Estelle Evans: (non accreditato)
Fred Huntley: (non accreditato)
Frankie Lee: (non accreditato)
Joan Marsh: (non accreditato)
Protagonista della pellicola è Mary Pickford che da giovane attrice, secondo quelle che erano le consolidate convenzioni teatrali e cinematografiche del tempo,[1] spesso si cimentò con successo in parti di bambino/a, come di consueto in questi casi circondata da un cast di autentici attori bambini: Wesley Barry, True Boardman Jr., Jeanne Carpenter, Frankie Lee e Joan Marsh. Simili parti furono molto amate dal pubblico dei suoi fans, che già l'aveva acclamata in film come Una povera bimba molto ricca (1917), Rebecca of Sunnybrook Farm (1917) e The Little Princess (1917), e continuerà a farlo negli anni a venire in Pollyanna (1920), Little Lord Fauntleroy (1921), fino a Little Annie Rooney (1925) e Sparrows (1926).
Trama
Un misterioso benefattore permette alla giovane orfana Jerusha Abbott, soprannominata Judy, di frequentare un'università esclusiva. Judy, che non conosce nulla dell'uomo, intrattiene con lui solamente un rapporto epistolare, che diventa una sorta di diario dei suoi progressi negli studi e nella vita. Durante il periodo di permanenza al campus, Judy nasconde alle sue compagne di corso le sue misere origini fingendo di provenire da una ricca famiglia, ma quando incontra il ricco zio della sua amica Julia Pendleton e se ne innamora, è costretta a rifiutare la sua proposta di matrimonio proprio a causa del suo segreto.
Produzione e distribuzione
Poster del film
Il film è stato prodotto da Mary Pickford e dalla compagnia di sua proprietà, la Mary Pickford Company ed è stato girato ai Busch Gardens - S. Grove Avenue, Pasadena.
Distribuito dalla First National Exhibitors' Circuit, il film è uscito in sala l'11 maggio 1919. In Italia venne distribuito dalla Zenith. Nel 1999 la Milestone Film & Video ha distribuito il film su DVD in una versione di 85 minuti, con il commento musicale appositamente composto da Maria Newman.
Date di uscita
USA: 11 maggio 1919
Portogallo: 20 dicembre 1921
Finlandia: 2 dicembre 1923
USA: 23 novembre 1999 (edizione DVD)
Titoli nella distribuzione internazionale
Italia: Papà Gambalunga
Portogallo: As Pernas Altas do Papá
USA: Daddy Long Legs (spelling alternativo)
Ungheria: Nyakigláb apó
Commento musicale
Edizione distribuita nel 1999 su DVD:
colonna sonora: Maria Newman
violino, viola, pianoforte: Maria Newman
trombone, tuba: George Tatcher
percussioni: Mark Stevens
All'esecuzione dei brani hanno partecipato anche membri dell'Amelite Consortium.
Confronto con il romanzo
Jean Webster
Il film è la seconda opera tratta dal romanzo del 1912 Papà Gambalunga della scrittrice statunitense Jean Webster, dopo l'omonima commedia del 1914 scritta dalla stessa Webster; nell'edizione del 1919 del romanzo vennero inserite anche alcune immagini tratte dalla pellicola[2]. Il film è abbastanza fedele al romanzo pur nella sintesi dovuta ad una trasposizione cinematografica di una novantina di minuti, ma ci sono alcuni punti che si distaccano dalla trama originale:
Nella prima parte del film viene dato ampio spazio ad avvenimenti nell'orfanotrofio di quando Judy aveva dodici anni. Tali avvenimenti sono totalmente assenti nel romanzo.
Nel romanzo John Smith dà la possibilità a Judy di frequentare l'università dopo aver letto un suo componimento, nel film tutto avviene invece per intercessione della sorella maggiore di John Smith, che si era un po' affezionata alla ragazza dopo che alcuni anni prima aveva assistito ad una pesante punizione inflittale da Mrs. Lippett.
Nel film è totalmente assente la componente politica; la Judy del romanzo è invece una femminista e si dichiara addirittura socialista riformista fabiana così come Jervis Pendleton[3].
Note
Gaylyn Studlar, Precocious Charms. Stars Performing Girlhood in Classical Hollywood Cinema, Berkeley, University of California Press, 2013.
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