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Perdonaci i nostri peccati (Forgive us our trespasses) è un cortometraggio drammatico della regista Ashley Eakin del 2022 distribuito su Netflix a partire dal 2022.[1]

Perdonaci i nostri peccati
Titolo originaleForgive us our trespasses
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti
Anno2022
Durata14 min
Generedrammatico, storico
RegiaAshley Eakin
SceneggiaturaShawn Lovering
Ashley Eakin
ProduttoreAaron Barnett
Produttore esecutivoClaire Brooks

Sabina Olivia Lambert
Jeremy Kipp Walker

Casa di produzioneBitter Boy Productions Ltd.

Story Ink

Distribuzione in italianoNetflix
FotografiaMichael Galbraith
Effetti specialiStephanie Ross

Brittany Thogersen

CostumiAnne Dixon
Interpreti e personaggi
  • Knox Gibson: Peter
  • Hanneke Talbot: Eva
  • Justin Mader: ufficiale tedesco
  • Nathaniel McParland: Karl
  • Tyler Hutchings: ragazzo più grande
  • Noah Lamanna: giovane fuggiasca
  • Luke Marty: primo soldato
  • Dl MacDonald: secondo soldato
  • Todd Campbell: terzo soldato

«Il senso morale di una società si misura su ciò che fa per i suoi bambini.»

(Dietrich Bonhoeffer)

«Quindi, se una famiglia tedesca costa 5,50 Reichsmark al giorno (per vivere), ma il costo per nutrire (sfamare) e curare una persona con una malattia ereditaria è di 12 Reichsmark al giorno, Quanto ci perde il popolo tedesco? (differenza)»

(Problema esposto in classe nel trailer)

Un ragazzo biondo con una menomazione, preso di mira dai nazisti, nella Germania del 1939, che con i loro programmi sono intenti a uccidere le persone con disabilità, compie una scelta audace durante l'inevitabile fuga.[1]

Il corto, commovente e particolarmente incisivo,[1] pone in risalto il tema poco affrontato della disabilità nella Germania nazista e la persecuzione della stessa col programma Aktion T4.[2]


Trama


Bandiera nazista che si vede nelle scene iniziali del film (riprese nel trailer)
Bandiera nazista che si vede nelle scene iniziali del film (riprese nel trailer)

Il film inizia con una scena di classe con la madre del ragazzo che insegna e un problema inserito dai nazisti come obbligatorio nella didattica nazionale.[3]

Successivamente passa ad un'ambientazione domestica con scene familiari intervallate da chiarimenti in merito al problema scolastico.

Con l'arrivo dei nazisti, che lo cercano per arrestarlo e trasferirlo in un centro per ragazzi disabili, la situazione precipita e il ragazzo è subito pronto alla fuga in cui incontra un'altra fuggiasca prende infine una decisione inevitabile a seguito dell'inseguimento dell'ufficiale nazista attraverso gli stretti passaggi dei grossi rami di un albero caduto.

A seguito di tale decisione il film si conclude.


Personaggi


I principali protagonisti attorno a cui ruota tutta la vicenda sono Peter ed Eva, l'ufficiale nazista subentra nel finale parla solo lui e non i soldati. Nella scena iniziale a scuola intervengono Karl prima e il ragazzo più grande poi con una risposta alla domanda della maestra: Peter non interviene ma chiede chiarimenti alla madre nella seconda scena. Peter rassicura la fuggitiva (che non parla) nel fienile prima dell'ultima scena all'aperto.

Abbiamo 3 protagonisti, altri due personaggi che parlano e 4 che per motivi gerarchici o di paura non parlano.


Produzione



Cast


Tra di essi abbiamo:[4]


Riprese


Le riprese si sono svolte negli Stati Uniti in gran parte al chiuso per le 2/3 scene iniziali e con la 4 scena finale nel campo con l'albero abbattuto all'aperto (assieme ad alcuni intermezzi della fuga).


Promozione



Titoli alternativi


Nelle varie lingue abbiamo i seguenti titoli diversi dall'originale inglese:[5]


Distribuzione



Data di uscita



Divieti


Nei vari paesi ha avuto le seguenti classificazioni:[5]


Accoglienza



Critica


Su Rotten Tomatoes ha ottenuto un 75% di voti al 24 febbraio 2022.[6]


Espedienti narrativi


Nel corso della scena finale durante lo scontro fisico tra i due il bambino rivede la sua famiglia e le scene vissute recentemente in un flashback.

Le scene iniziali del film fungono da trailer.[3]


Particolarità: regista e protagonista principale


Sia la regista che il protagonista sono affetti da disabilità.[7] Nel film viene ripreso un problema diffuso nella Germania nazista e ripreso da alcuni giornali americani in funzione di critica legati a quanto, in termini economici, le persone disabili costavano allo Stato (il problema veniva trattato in matematica in termini di Reichsmark).[7] Ciò porta gli studenti nel corso della scena stessa a riflettere e il figlio silenzioso in classe ma chiamato in causa a chiedere chiarimenti alla madre. La scelta del protagonista non è casuale ma tende a dimostrare ciò che può fare[7] e la scena finale ne costituisce l'apogeo. La scena con la fuggitiva mostra che anche lui può aiutare e i ruoli sono per così dire "rovesciati".


Particolarità: titolo


Il titolo, abbastanza generico, era già stato usato in passato per altri film: Forgive Us Our Trespasses è infatti il titolo di altri 3 film di inizio Novecento (di anni quali 1912, 1913 e 1919).

Di essi i primi due sono cortometraggi, di cui il primo del celebre Georges Méliès, inventore degli effetti speciali nel cinema.

Gli altri due sono americani (l'ultimo è un lungometraggio). Il secondo cortometraggio è prodotto dalla Thanhouser Film Corporation, il nome del regista è ignoto in quanto non riportato.


Inesattezze storiche


«Nel 1939 Hitler introdusse l'Aktion T4, che condusse all'uccisione di 300.000 persone disabili e alla sterilizzazione di altre 400.000 questo programma segreto mise a punto la tecnologia della camera a gas dei campi di concentramento della seconda guerra mondiale.
Questa storia di vite disabili è stata dimenticata.
Molte delle vittime erano bambini.»

(Nota finale del film)

Quella che Hitler introdusse fu denominata semplicemente E-Aktion o EU-Aktion mentre T4 fu un nome datole in seguito dall'indirizzo Tiertgarten strasse 4 sede del ministero che se ne occupava.

Nelle scritte che compaiono a fine film viene indicato che le camere a gas furono usate nei campi di concetramento mentre furono usate in quelli di sterminio.

Le sterilizzazione cominciarono prima del 1939 e altri paesi le praticarono in maniera coatta tra cui Stati Uniti, Svezia e Svizzera.

Il programma fu sospeso nel 1941 a seguito di proteste dei parenti ma riprese ancora più in segreto di prima.

Viene fatto un uso improprio del termine malattie ereditarie nel film dato che non viene specificato che delle malattie considerate ereditarie certe erano presunte (pseudoscentificamente venivano considerate ereditarie malattie che in realtà non lo erano pur non avendo dati sufficienti in merito).

Nel problema il 5,5 si riferisce in realtà ai disabili, mentre malati di mente costavano 4 e delinquenti 3,5 (compresi alcoolisti).

Il primo bambino fu ucciso alla fine del 1938. Dal 1939 iniziarono le uccisioni degli altri ma fino al 1941 (ufficialmente).

Non viene specificato che l'ultima uccisione fu praticata il 29 maggio 1945 nella Baviera ormai occupata dagli americani che praticavano anch'essi la sterilizzazione.[8]

I numeri indicati sono rispetto a certe stime di storici arrotondati per eccesso e comprendono persone che malati di mente / disabili non sono quali criminali e alcoolisti.


Note


Annotazioni
  1. esclusi i paesi in cui Netflix non è presente: Cina, Corea del Nord, Crimea e Siria
Fonti
  1. Perdonaci i nostri peccati, su Netflix. URL consultato il 24 febbraio 2022.
  2. Cristiana Puntoriero, Perdonaci i nostri peccati: recensione del corto Netflix sull'Aktion T4, su Cinematographe.it, 17 febbraio 2022. URL consultato il 24 febbraio 2022.
  3. Trailer:Perdonaci i nostri peccati, su Netflix. URL consultato il 24 febbraio 2022.
  4. (EN) Perdonaci i nostri peccati, su Internet Movie Database, IMDb.com. URL consultato il 24/02/2022.
  5. (EN) Release Info (Perdonaci i nostri peccati), su IMdb. URL consultato il 24 febbraio 2022.
  6. (EN) Forgive us our Trespasses, su Rotten Tomatoes. URL consultato il 24 febbraio 2022.
  7. Francesca Imperi, Perdonaci i nostri peccati: recensione del cortometraggio Netflix Una finestra che ci riporta indietro negli anni che precedono la Seconda Guerra Mondiale e l'agghiacciante piano nazista, su FilmPost, 22 febbraio 2002. URL consultato il 24 febbraio 2022.
  8. Friedlander, 1997 citato in: (EN) Joerg Bottger, Mass Murder for the Sake of the Volksgemeinschaft, 2000 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2006).

Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


Portale Cinema
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