La pellicola è l'adattamento cinematografico del romanzo Dejarse Llover, scritto da Paula Farias[1].
Trama
1995, da qualche parte in Bosnia. Tre operatori umanitari (il responsabile della sicurezza Mambrù, la responsabile delle risorse idriche Sophie, l'operatore B) e l'interprete Damir sono impegnati nella rimozione di un cadavere da un pozzo. L'operazione è necessaria per bonificare l'acqua che rifornisce una comunità. I mezzi a disposizione sono però scarsi, una corda ed un piccolo argano, ma l'uomo nel pozzo è particolarmente grasso e la corda si rompe. Mentre un operatore e l'interprete vanno a cercare una nuova corda, gli altri due vanno ad una riunione di coordinamento tra ONU e forze non governative e lungo il tragitto aiutano un bambino e lo portano con sé. Alla riunione si dà disposizione di interrompere ogni intervento diverso dallo sminamento, perché la guerra è ufficialmente finita, mentre la ricerca della corda ha esito negativo. Alla riunione Mambrù riceve l'incarico di fornire un passaggio fino all'aeroporto all'analista di guerra Katya. A dispetto dell'incarico ricevuto Mambrù torna al pozzo dove incontra il resto del gruppo. Insieme decidono di risolvere comunque il problema e partono alla ricerca di una corda, il che li porta a confrontarsi con la dura realtà della guerra civile, gli odi interetnici, le bande militari che ignorano gli sforzi internazionali di pace, le mine lasciate sul terreno, la rigidità e la burocrazia dell'ONU, il dolore che la guerra porta nelle famiglie e nella vita dei bambini.
Promozione
Il primo trailer italiano viene diffuso in esclusiva sul sito de la Repubblica il 17 novembre 2015.[2]
Distribuzione
Il film è stato presentato in concorso nella sezione Quinzaine des Réalisateurs al festival di Cannes 2015.[3]
La pellicola è stata distribuita nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 10 dicembre 2015.[2] Il 10% degli incassi italiani ottenuti dal film il giorno di Natale sono stati destinati in beneficenza all'associazione umanitaria Emergency, da sempre impegnata nel portare aiuto alle popolazioni vittime di guerre civili.[4]
Riconoscimenti
2016 - Premio Goya
Miglior sceneggiatura non originale a Fernando León de Aranoa
Candidatura per il miglior film
Candidatura per il miglior regista a Fernando León de Aranoa
Candidatura per il miglior attore non protagonista a Tim Robbins
Candidatura per la miglior produzione a Luis Fernández Lago
Candidatura per la miglior fotografia a Alex Catalán
Candidatura per il miglior montaggio a Nacho Ruiz Capillas
Candidatura per i migliori costumi a Fernando García
(FR) Sélection 2015, su quinzaine-realisateurs.com, Quinzaine des Réalisateurs. URL consultato il 21 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 22 novembre 2015).
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