Pietà per chi cade è un film del 1954 diretto da Mario Costa.
Pietà per chi cade | |
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Titolo originale | Pietà per chi cade |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1954 |
Durata | 90 min |
Dati tecnici | B/N |
Genere | drammatico, sentimentale |
Regia | Mario Costa |
Soggetto | Anton Giulio Majano e Domenico Meccoli (romanzo) |
Sceneggiatura | Tullio Pinelli, Angelo Alessandro, Anton Giulio Majano, Mario Costa e Alberto Albani Barbieri |
Produttore | Carlo Salsano e Guido Giambartolomei |
Casa di produzione | Rizzoli Film |
Distribuzione in italiano | Dear Film |
Fotografia | Anchise Brizzi |
Montaggio | Otello Colangeli |
Musiche | Carlo Rustichelli, dirette da Franco Ferrara |
Scenografia | Virgilio Marchi |
Costumi | Elio Costanzi |
Trucco | Elio Costanzi |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori originali | |
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Carlo Savelli, dato per disperso in guerra, ritorna dopo molti anni in Italia. Sua moglie Anna, credendosi libera, ha allacciato una relazione amorosa con Andrea Mari; ma ora aderendo alla preghiera dell'amante, si reca a Venezia solo per congedarlo. Carlo, trovatili insieme, uccide Andrea. La notizia del dramma cagiona a Bianca, figlia di Carlo e di Anna, un forte trauma nervoso e all'affetto per la madre subentra, nell'animo suo, il disprezzo e quasi l'odio. Bianca trova conforto nelle cure, che le prodiga la zia Eugenia, sorella della madre, e nell'amicizia di un valente violinista, Livio Vannini, ch'ella accompagna al piano. Dopo un concerto, il violinista tenta d'usarle violenza: ne viene impedito da Anna, che rivela alla figliola che Livio è sposato. Durante il processo di Carlo, la moglie per ottenere al marito una mite condanna, dichiara, falsando la verità, d'aver avuto rapporti con Mari dopo il ritorno di Carlo. Bianca, colpita dalla generosità dell'atteggiamento materno, incomincia a rendersi conto della verità, che le viene interamente svelata da Livio. Ella apprende così che la zia Eugenia, segretamente innamorata di Carlo, gli ha taciuto le vere intenzioni d'Anna, mentre avrebbe potuto scongiurare la tragedia. Bianca corre in traccia della madre, che disperata aveva deciso d'uccidersi, e giunge appena in tempo ad impedire il suo folle gesto
Il film è ascrivibile al filone dei melodrammi sentimentali, comunemente detto strappalacrime (poi ribattezzato dalla critica con il termine neorealismo d'appendice), allora molto amato dal pubblico italiano.
Il film fu distribuito nelle sale cinematografiche italiane il 17 marzo del 1954.
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