La pellicola, quattordicesimo lungometraggio diretto da Antonioni, è inserita nella lista dei 500 migliori film della storia secondo Empire.
Trama
David Locke, un giornalista di successo, lanciato nella professione ma ormai stanco e annoiato dalla vita, scopre un giorno l'opportunità di ricominciare tutto da capo: rinvenuto il cadavere di un uomo che gli somiglia, inscena una finta morte e assume l'identità del defunto. Sfortunatamente l'uomo era un trafficante d'armi che riforniva il movimento di ribellione a un piccolo dittatore africano, e per David inizia una serie di guai.
Produzione
Terzo film di Antonioni ambientato fuori dall'Italia e privo di attori protagonisti italiani, si tratta inoltre della prima collaborazione di Antonioni con il direttore della fotografia Luciano Tovoli[1]. In fase di casting la cantante Patty Pravo rifiutò una parte offertale dal regista[2].
Distribuzione e accoglienza
Presentato in concorso al Festival di Cannes 1975,[3] per Alberto Moravia è il film più rigoroso ed essenziale di Antonioni, con un'interpretazione ineccepibile di Jack Nicholson.[4] La stessa Maria Schneider definì il film di Antonioni migliore di Ultimo tango a Parigi.[5]
Note
Luciano Tovoli aveva già lavorato con Antonioni nel documentario televisivo Cina del 1972.
Patty Pravo, su ondarock.it. URL consultato il 5 marzo 2017.
(EN) Official Selection 1975, su festival-cannes.fr. URL consultato il 5 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 26 dicembre 2013).
Alberto Moravia, Una bella bara a due piazze, in L'Espresso, 9 marzo 1975. URL consultato il 5 marzo 2017. Pubblicato anche in Moravia al/nel cinema, Ass. Fondo A. Moravia, 1993
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