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Rain Man - L'uomo della pioggia (Rain Man) è un film del 1988, diretto da Barry Levinson ed interpretato da Tom Cruise e Dustin Hoffman, vincitore dell'Orso d'oro al Festival internazionale del cinema di Berlino nel 1989. Il film si è anche aggiudicato quattro Premi Oscar: miglior film, miglior regia, miglior attore protagonista e miglior sceneggiatura originale.[1][2]

Disambiguazione – Se stai cercando il film del 1997 di Francis Ford Coppola, vedi L'uomo della pioggia - The Rainmaker.
Rain Man - L'uomo della pioggia
Dustin Hoffman e Tom Cruise mentre giocano a blackjack
Titolo originaleRain Man
Lingua originaleInglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1988
Durata133 min
Rapporto1,85:1
Generedrammatico
RegiaBarry Levinson
SoggettoBarry Morrow
SceneggiaturaRonald Bass, Barry Morrow
ProduttoreMark Johnson
Produttore esecutivoJon Peters, Peter Guber
Casa di produzioneUnited Artists
Distribuzione in italianoUnited International Pictures
FotografiaJohn Seale
MontaggioStu Linder
Effetti specialiDonald Myers
MusicheHans Zimmer
ScenografiaIda Random, William A. Elliott, Linda DeScenna
CostumiBernie Pollack
TruccoRick Sharp, Ed Butterworth
Interpreti e personaggi
  • Dustin Hoffman: Raymond Babbitt
  • Tom Cruise: Charlie Babbitt
  • Valeria Golino: Susanna
  • Gerald R. Molen: dottor Bruner
  • Jack Murdock: John Mooney
  • Michael D. Roberts: Vern
  • Ralph Seymour: Lenny
  • Lucinda Jenney: Iris
  • Bonnie Hunt: Sally Dibbs
  • Beth Grant: signora della fattoria coi bambini
  • Ray Baker: sig. Kelso
  • Barry Levinson: medico fiscale
Doppiatori italiani
  • Ferruccio Amendola: Raymond Babbitt
  • Roberto Chevalier: Charlie Babbitt
  • Luciano De Ambrosis: dottor Bruner
  • Dante Biagioni: John Mooney
  • Enrico Guttuso: Vern
  • Vittorio Stagni: Lenny
  • Isabella Pasanisi: Iris
  • Maria Grazia Dominici: Sally Dibbs
  • Sergio Di Stefano: sig. Kelso
  • Alessandro Rossi: medico fiscale

Trama


A Los Angeles, Charlie Babbitt, un venditore di auto di lusso, apprende che quattro Lamborghini, che deve consegnare a degli acquirenti impazienti che hanno già effettuato acconti al fine di rimborsare il prestito che ha preso per acquistare le auto, sono state trattenute al porto a causa del mancato rispetto delle normative antinquinamento. Charlie ordina a un dipendente di mentire agli acquirenti, e, preoccupato delle conseguenze, parte comunque per un viaggio nel weekend con la sua collega e fidanzata Susanna. Durante il viaggio, già funestato dalle ripetute discussioni tra i due, Charlie riceve una telefonata dalla quale apprende che suo padre, con cui non aveva rapporti da anni, è morto a Cincinnati. Lui e Susanna volano lì per partecipare al funerale.

Charlie viene a sapere che il padre gli ha lasciato solo una Buick Roadmaster del 1949 (che Charlie aveva già guidato senza permesso a 16 anni, una scappatella che gli è costata due notti in carcere e l'allontanamento da suo padre) e alcuni cespugli di rose, mentre il resto del patrimonio (circa 3 milioni di dollari) è stato lasciato in eredità a un fiduciario senza nome. Scopre poi che l'unico erede del patrimonio familiare è il fratello maggiore Raymond, un uomo autistico, di cui ignorava l'esistenza. Sentitosi tradito dal genitore e indebitato sul lavoro, decide di sequestrare Raymond dalla clinica psichiatrica di Wallbrook in cui è ricoverato, nella speranza di diventarne il tutore e prendere quindi possesso del patrimonio paterno. Dopo il rapimento, Charlie propone al dottore che segue Raymond di riportarlo a Wallbrook, ricevendo in cambio la metà del patrimonio.

Il medico non accetta e Charlie prosegue nel suo intento di portare il fratello con sé esclusivamente per i soldi mentre Susanna, che al contrario prova molta empatia per Raymond, esasperata e disgustata dal cinismo e dall’insensibilità di Charlie, non vuole essere coinvolta e lo abbandona; i due fratelli così proseguono da soli il viaggio, interamente in auto perché Raymond ha paura di viaggiare in aereo. Durante il viaggio verso Los Angeles, Charlie comincia a conoscere veramente suo fratello, un individuo sì affetto da una patologia ma dotato di un'estrema sensibilità, un'incredibile memoria e grande capacità di calcolo. Così, giorno dopo giorno, Charlie si affeziona al fratello scoprendo anche che lo strano personaggio che gli cantava le canzoncine da bambino, che egli chiamava Rain Man (storpiatura del nome Raymond) e pensava fosse frutto della sua fantasia, non era altro che suo fratello, del quale è stato privato per tutti questi anni. Infatti i suoi genitori l'avevano portato in clinica per evitare che potesse accidentalmente fare del male a Charlie.

Coi debiti fino al collo, Charlie trova un modo per usare la memoria di Raymond. Giunti a Las Vegas, Charlie ha la discutibile idea di farlo giocare al tavolo verde cercando di ricavarne ottime vincite. Grazie a Raymond, Charlie vince più di 80.000 dollari, potendo così ripianare i suoi debiti, ma venendo cacciato a vita dal casinò per presunto imbroglio. Infine riceve la visita del dottor Bruner, giunto a Las Vegas per il giudizio sull'assegnazione della tutela di Raymond insieme a un altro specialista che deve valutare il fratello di Charlie. Le cose non vanno come sperato da Charlie, il quale deve rassegnarsi al ritorno di Raymond nella clinica dove era in cura e alla perdita della tutela. Tuttavia, essendosi ormai affezionato al fratello, promette di tornarlo a trovare ogni volta che ne avrà occasione.


Produzione


Le riprese durarono poco meno di tre mesi, dal 2 maggio al 28 luglio 1988. Alcune scene del film vennero girate nel deserto vicino a Palm Springs, in California.

Poiché quasi tutte le riprese si verificarono nel corso di uno sciopero degli sceneggiatori, una scena chiave che risentì della mancanza di sceneggiatori fu proprio la scena finale del film. Ironia della sorte volle che questa scena rimase storica perché costituisce la vera catarsi di Charlie nei confronti del ritrovato fratello Raymond.


Cast


In origine il film avrebbe dovuto essere diretto da Steven Spielberg, ma il regista dovette rinunciare poiché impegnato con Indiana Jones e l'ultima crociata.[3] Anche Martin Brest e Sydney Pollack furono presi in seria considerazione per il film, ma la scelta ricadde infine su Barry Levinson.

Anche per i ruoli dei due attori protagonisti vennero presi in considerazione vari attori. Inizialmente, infatti, si pensava a Bill Murray per la parte di Raymond e Dustin Hoffman nei panni di Charlie Babbitt. Quest'ultimo, però, dopo aver conosciuto la realtà delle persone autistiche, frequentando un istituto specializzato, optò per interpretare Raymond. Così per Charlie la scelta ricadde sul giovane Tom Cruise, reduce dal successo di Top Gun.

Il regista Barry Levinson compare in un cameo, verso la fine della pellicola, nei panni di un medico fiscale.


Colonna sonora


Lo stesso argomento in dettaglio: Rain Man (colonna sonora).

Accoglienza


Uscito negli Stati Uniti il 16 dicembre 1988, il film fu un grandissimo successo al botteghino. Contro un budget di circa 25 milioni di dollari, la pellicola ne incassò oltre 350 a livello mondiale,[4] di cui 170 in patria, rivelandosi il maggiore successo economico del 1988.[5] In Italia arrivò nei cinema dal 3 marzo 1989 e fu il 2º film per incassi della stagione 1988-89, alle spalle di Chi ha incastrato Roger Rabbit.[6]

La pellicola ebbe anche un riscontro positivo da parte della critica, che elogiò in particolare la difficile interpretazione di Dustin Hoffman e la sceneggiatura originale di Ronald Bass e Barry Morrow.


Riconoscimenti



Impatto mediatico


Un film di Bollywood del 2008, Yuvvraaj, è liberamente ispirato a questo film.

Nel film Una notte da leoni, Alan (Zach Galifianakis) impara a contare le carte da un libro dicendo di essere diventato come Raymond. Più avanti lui (che indossa un completo identico a quello di Raymond) e Phil (Bradley Cooper) giocano ai tavoli di blackjack nel casinò presso il Caesars Palace, omaggiando chiaramente la pellicola.


Curiosità



Note


  1. Arturo Zampaglione, Non sente, non vede, non parla ma Hoffman è davvero un genio, in la Repubblica, 20 dicembre 1988, p. 28.
  2. Rodolfo Di Giammarco, Essere Rain man il genio dell'autismo, in la Repubblica, 4 dicembre 2012, p. 21.
  3. (EN) Trivia, su imdb.com, Internet Movie Database. URL consultato il 18 agosto 2011.
  4. (EN) Rain Man (1988), su boxofficemojo.com. URL consultato il 18 agosto 2011.
  5. (EN) 1988 Domestic Grosses, su boxofficemojo.com. URL consultato il 18 agosto 2011.
  6. Stagione 1988-89: i 100 film di maggior incasso, su hitparadeitalia.it. URL consultato il 21 luglio 2012.

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[en] Rain Man

Rain Man is a 1988 American road comedy-drama film directed by Barry Levinson, from a screenplay written by Barry Morrow and Ronald Bass. It tells the story of abrasive, selfish young wheeler-dealer Charlie Babbitt (Tom Cruise), who discovers that his estranged father has died and bequeathed virtually all of his multimillion-dollar estate to his other son, Raymond (Dustin Hoffman), an autistic savant, of whose existence Charlie was unaware. Charlie is left with only his father's beloved vintage car and rosebushes. Valeria Golino also stars as Charlie's girlfriend Susanna. Morrow created the character of Raymond after meeting Kim Peek, a real-life savant; his characterization was based on both Peek and Bill Sackter, a good friend of Morrow who was the subject of Bill (1981), an earlier film that Morrow wrote.[3]

[es] Rain Man

Rain Man es una película dramática estadounidense de 1988, dirigida por Barry Levinson y protagonizada por Dustin Hoffman y Tom Cruise en los papeles principales.
- [it] Rain Man - L'uomo della pioggia

[ru] Человек дождя

«Челове́к дождя́» (англ. Rain Man) — американский художественный фильм (драма и роуд-муви) 1988 года, режиссёра Барри Левинсона. История страдающего савантизмом Рэймонда и его циничного брата Чарльза Бэббита заслужила в основном положительные отклики влиятельных американских критиков[2], 4 премии «Оскар», «Золотой глобус» и «Золотой медведь» Берлинского кинофестиваля.



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