Nella pellicola, sequel di Benvenuti in casa Gori, vengono utilizzati i medesimi personaggi interpretati dai medesimi attori, ad eccezione di Libero (che nel film precedente è stato interpretato da Giorgio Picchianti) e Sandra (che nel film precedente si chiamava Serena ed era stata interpretata da Ornella Marini); il personaggio interpretato da Benvenuti, marito di Sandra/Serena, si chiama Luciano invece di Lapo.
Trama
Danilo fa una rapina in una villa in Toscana insieme ad alcuni amici. Una volta rientrato in casa, scopriamo che la madre Adele è deceduta; Danilo nasconde la refurtiva nella bara della madre esposta in casa nella stanza per la veglia.
A casa Gori arrivano quindi tutti i parenti della defunta: Gino, il vedovo e padre di Danilo; Annibale, il padre novantacinquenne della defunta; Bruna, la secondogenita di Annibale, con il marito Libero; Sandra, figlia di Bruna e Libero, con il marito Luciano, e Cinzia, la moglie di Danilo.
Tutti si occupano di ricevere gli altri parenti e visitatori, tra i quali Faustino, il figlio ritardato di un'amica di famiglia, e il Sottili, un uomo ricchissimo ex compagno di Adele appena tornato dall'Argentina. Prima della chiusura della bara, Sandra scopre di essere figlia non di Libero, ma del Sottili, che nel passato ha convissuto di nascosto con Bruna.
Arriva sul posto anche un maresciallo dei Carabinieri, che riconosce Danilo come uno degli autori della rapina ma decide di non punirlo per la tragica situazione familiare e se ne va.
Curiosità
Questa sezione contiene «curiosità» da riorganizzare.
Le modifiche al cast rispetto al film precedente sono dovute al maggior budget che Cecchi Gori mise a disposizione del regista toscano, rispetto al primo film prodotto dalla piccola casa di produzione dell'amico Francesco Nuti, che pretese che fosse scritturato qualche attore più famoso in più rispetto al primo film. La scelta di Haber per il ruolo di Libero fu dovuta all'esigenza di avere un attore che ne caratterizzasse lo stato depressivo, mentre la scelta di Sabrina Ferilli per il ruolo di Sandra fu motivata dall'esigenza di avere un'attrice per quel ruolo che sapesse sia rendersi ridicola che essere una donna sensuale.
La presenza del personaggio di nonno Annibale, che muore alla fine del primo film, è dovuta al fatto che nella versione teatrale tale morte non era presente e quindi il personaggio era presente anche nel sequel teatrale ed era impensabile toglierlo nella trasposizione cinematografica.
La scena in cui Gino tira un pugno ad un mobile sentendo suonare un cellulare fu inserita da Benvenuti dopo che la cosa successe veramente durante le riprese; Carlo Monni ha poi dichiarato in un'intervista che quando la rigirò distrusse, per la troppa forza utilizzata, il mobile di scena.
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