Sant'Elena, piccola isola è un film del 1943 diretto da Umberto Scarpelli e Renato Simoni.
Sant'Elena, piccola isola | |
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Lingua originale | italiano |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1943 |
Durata | 90 min |
Dati tecnici | B/N rapporto: 1,37 : 1 |
Genere | drammatico, storico |
Regia | Umberto Scarpelli, Renato Simoni |
Soggetto | Otello Pagliai |
Sceneggiatura | Oreste Biancoli, Ettore Maria Margadonna |
Casa di produzione | Scalera Film |
Distribuzione in italiano | Scalera Film |
Fotografia | Mario Bava |
Montaggio | Eraldo Da Roma |
Musiche | Ludwig van Beethoven, dirette da Fernando Previtali |
Scenografia | Andrea Beloborodoff, Antonio Valente |
Costumi | Vittorio Nino Novarese |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori originali | |
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«82 milioni di uomini che mi obbedivano.. ed è bastato un giorno solo per distruggere tutto. Ma la sconfitta non ha abbassato il vinto, né la vittoria ha innalzato il vincitore.» |
(Napoleone Bonaparte) |
Dopo la sconfitta della battaglia di Waterloo, Napoleone viene spedito in esilio nella piccola isola di Sant'Elena. Circondato dai pochi fedeli, passa gli ultimi anni tra un'immutata fierezza e lo sconforto per la libertà negata.
Come riportato dalle didascalie a inizio film, tra i vari scritti personali di Napoleone giunti fino a noi vi è un quaderno di appunti di geografia dell'epoca studentesca; tali appunti son rimasti troncati nel mezzo di una pagina e finiscono con le parole: "Sant'Elena, piccola isola". Dopo quelle parole non scrisse più nulla.
Inizialmente il titolo doveva essere Napoleone a Sant'Elena.[1][2]
Il film venne presentato a Roma il 15 marzo 1943 nella sala proiezioni del Ministero della cultura popolare in visione speciale per gli Accademici d'Italia; presente alla proiezione l'ex presidente del Senato Luigi Federzoni.[3]
«Il film è diretto con un tono e un ritmo severi; non esce mai dal chiuso degli ambienti, ma trova lo stesso, nelle parole e nella bella interpretazione di Ruggeri, effetti carichi di sicura drammaticità. [...] Vicino a Ruggeri è una fitta schiera di ottimi attori: assai bene è Picasso nelle vesti del ministro Hudson Lowe. Egli si mantiene all'altezza della recitazione convinta e superba di Ruggeri.» |
(Fabrizio Sarazani su Il Giornale d'Italia del 4 giugno 1943[4]) |
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