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Sbatti il mostro in prima pagina è un film del 1972 diretto da Marco Bellocchio ed interpretato da Gian Maria Volonté.

Sbatti il mostro in prima pagina
La notizia in prima pagina
Paese di produzioneItalia, Francia
Anno1972
Durata83 min
Rapporto1,85:1
Generedrammatico
RegiaMarco Bellocchio
SoggettoSergio Donati
SceneggiaturaSergio Donati, Goffredo Fofi
ProduttoreUgo Tucci
Produttore esecutivoClaudio Mancini
Casa di produzioneJupiter Generale Cinematografica, UTI Produzioni Associate, Labrador Films
Distribuzione in italianoEuro Internationl Film
FotografiaLuigi Kuveiller, Erico Menczer
MontaggioRuggero Mastroianni
MusicheNicola Piovani
ScenografiaDante Ferretti
CostumiFranco Carretti
TruccoPier Antonio Mecacci
Interpreti e personaggi
  • Gian Maria Volonté: Giancarlo Bizanti
  • Fabio Garriba: Roveda
  • Carla Tatò: moglie di Bizanti
  • Jacques Herlin: Lauri
  • John Steiner: ingegner Montelli
  • Michel Bardinet: Vanzina, redattore de Il Giornale
  • Jean Rougeul: direttore de Il Giornale
  • Corrado Solari: Mario Boni
  • Laura Betti: Rita Zigai
  • Enrico Di Marco: commissario
  • Silvia Kramar: Maria Grazia Martini
  • Massimo Patrone: bidello
  • Gianni Solaro: prof. Italo Martini
  • Marco Bellocchio: giornalista che parla per primo alla conferenza stampa
  • Luigi Antonio Guerra: giornalista che parla per secondo alla conferenza stampa
  • Gérard Boucaron: questore
  • Gisella Burinato: segretaria di redazione de Il Giornale
  • Ignazio La Russa: se stesso
  • Joris Muzio: ricostruttore del delitto
  • Cirylle Spiga: poliziotto allo sfasciacarrozze
  • Paola Tallarigo
Doppiatori originali
  • Gigi Proietti: ingegner Montelli
  • Massimo Giuliani: Leonardo Cavalli, uno degli accusati
Il titolo di testa

Il film mette in evidenza gli stretti legami fra stampa, politica e forze dell'ordine, raccontando come un importante giornale possa manipolare l'informazione pubblica e lo svolgersi delle stesse vicende, per cercare di indurre una precisa reazione nell'elettorato.

Il progetto originale vedeva alla regia Sergio Donati, autore della storia e di parte della sceneggiatura, che rinunciò per dissidi col protagonista.[1]


Trama


Milano. Nel clima teso della contrapposizione politica degli anni di piombo, nella redazione del quotidiano borghese e di destra Il Giornale[2], il redattore capo Bizanti, su invito della proprietà, segue gli sviluppi di un omicidio a sfondo sessuale di cui è rimasta vittima una studentessa, allo scopo di incastrare un militante della sinistra extraparlamentare e strumentalizzare politicamente la vicenda.

La campagna mediatica sortisce l'effetto sperato e il "mostro" viene condannato innanzitutto sulle prime pagine del giornale. La condanna, in primis morale, aiuta l'area reazionaria a screditare gli ambienti della sinistra nella fase elettorale. Alla fine, Bizanti viene informato dal giovane giornalista Roveda che il vero colpevole è un'altra persona, ossia il bidello della scuola frequentata dalla vittima.

Bizanti minaccia quindi l'assassino, inducendolo a non rivelare niente alle forze dell'ordine. In una discussione conclusiva con l'ingegner Montelli, un industriale finanziatore del giornale, i due concordano di tenere segreta la vicenda fino a quando si conoscerà l'esito delle elezioni, per poi deciderne l'eventuale utilizzo.


Produzione


Il film è stato girato nella primavera del 1972 a Milano. Per la sede del quotidiano fu utilizzata la sezione milanese de l'Unità.


Distribuzione


Il film venne distribuito nel circuito cinematografico italiano il 19 ottobre del 1972.


Critica


«Questo film, che Bellocchio ha ereditato da un altro regista, fa pensare ad un affresco soltanto in piccola parte dipinto e per il resto appena abbozzato (...). Gian Maria Volonté, nella parte improbabile del direttore del giornale riesce tuttavia a creare un personaggio molto vivo, insieme corrotto e conscio della propria corruzione.»

(Alberto Moravia, L'Espresso, 12 novembre 1972)

«La manipolazione della notizia da parte della grande stampa d'informazione è stigmatizzata quale offesa grave alla verità e al diritto dei cittadini all'autenticità dell'informazione. Situando però i responsabili di tale ignominia in un preciso contesto socio-politico, il film mira anche a dimostrare che il malcostume giornalistico ha una sola paternità. Un pronunciamento del genere, proprio in forza della sua erezione a principio di condanna, si infrange equivocamente contro il tema base avverso alla manipolazione delle notizie, poiché diviene a sua volta una comunicazione al pubblico di realtà etiche sì obiettive, ma distorte per intenti di parte.»

(Segnalazioni cinematografiche, vol. 75, 1973)

«Cupo melodramma social-politico del fantasioso Marco Bellocchio che costruisce un'assurda, ma senza dubbio avvincente, storiaccia tra cronaca nera e poliziesco. I padroni, ecco i veri mostri, è la rabbiosa morale. Un'avvertenza, il film è del 1972, 'il Giornale', quello vero, è nato nel '74. Stavolta la sarcastica dicitura finale (ogni riferimento è puramente causale) non mente.»

(Massimo Bertarelli, il Giornale, 24 febbraio 2003)

Curiosità



Note


  1. "Dissensi con Gian Maria Volonté, il protagonista del film, e la consapevolezza di non essere ancora pronto al salto dietro la macchina da presa, fanno sì che Donati si sfili e venga coinvolto Marco Bellocchio". (Adriano Aprà, Marco Bellocchio: il cinema e i film, Marsilio, 2005)
  2. nulla a che vedere con il reale quotidiano il Giornale, che verra fondato da Indro Montanelli solamente due anni dopo

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[en] Slap the Monster on Page One

Slap the Monster on Page One (Italian: Sbatti il mostro in prima pagina) is a 1972 Italian drama film directed by Marco Bellocchio.
- [it] Sbatti il mostro in prima pagina

[ru] Об убийстве — на первую полосу

«Об убийстве — на первую полосу» (итал. Sbatti il mostro in prima pagina) — кинофильм режиссёра Марко Беллоккьо, вышедший на экраны в 1972 году.



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