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Seduzione mortale (Angel Face) è un film del 1953, diretto da Otto Preminger e interpretato da Robert Mitchum, Jean Simmons e Mona Freeman.

Disambiguazione – "Angel Face" rimanda qui. Se stai cercando l'omonimo cocktail, vedi Angel Face (cocktail).
Seduzione mortale
Una scena del film
Titolo originaleAngel Face
Lingua originaleinglese, giapponese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1953
Durata91 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,37:1
Generedrammatico, noir, poliziesco
RegiaOtto Preminger
SoggettoChester Erskine
SceneggiaturaOscar Millard, Frank S. Nugent
ProduttoreOtto Preminger
Casa di produzioneRKO Radio Pictures
Distribuzione in italianoRKO
FotografiaHarry Stradling Sr.
MontaggioFrederic Knudtson
MusicheDimitri Tiomkin
ScenografiaCarroll Clark, Albert S. D'Agostino

Jack Mills e Darrell Silvera (arredamento)

CostumiMichael Woulfe
TruccoMel Berns
Interpreti e personaggi
  • Robert Mitchum: Frank Jessup
  • Jean Simmons: Diane Tremayne Jessup
  • Mona Freeman: Mary Wilton
  • Herbert Marshall: Charles Tremayne
  • Leon Ames: Fred Barrett
  • Barbara O'Neil: Catherine Tremayne
  • Kenneth Tobey: Bill Crompton
  • Raymond Greenleaf: Arthur Vance
  • Gertrude Astor: matrona
Doppiatori italiani
Doppiaggio originale
  • Giulio Panicali: Frank Jessup
  • Fiorella Betti: Diane Tremayne Jessup
  • Sandro Ruffini: Charles Tremayne

Ridoppiaggio

  • Pino Locchi: Frank Jessup
  • Fiorella Betti: Diane Tremayne Jessup
  • Serena Verdirosi: Mary Wilton
  • Sergio Tedesco: Charles Tremayne
  • Anna Miserocchi: Catherine Tremayne

Fonti moderne riportano che la sceneggiatura si basa sul caso reale di Beulah Louise Overell e George Gollum, accusati nel 1947 di aver ucciso i genitori di lei nel loro yacht nella rada di Newport Beach e prosciolti dall'accusa dopo un lungo processo[1].


Trama


Jean Simmons, viso d'angelo
Jean Simmons, viso d'angelo

A Beverly Hills l'ambulanza guidata da Frank Jessup accorre nella villa dei Tremayne: Catherine, la ricca padrona di casa, è rimasta intossicata da una fuga di gas. Soccorsa in tempo, la donna è ormai fuori pericolo e la polizia pensa che si tratti solo di un incidente. Al momento di uscire dalla casa, Frank Jessup è colpito dal vedere Diane, la figlia di Charles Tremayne, che suona il piano con aria malinconica. L'autista dell'ambulanza si ferma a consolarla, rassicurandola sulle condizioni della matrigna. Ma Diane reagisce con un attacco isterico e Frank, per calmarla, la deve schiaffeggiare. Colpita al volto, Diane colpisce a sua volta l'uomo. Poi si calma e chiede scusa per il suo comportamento.

Quando Frank esce, viene seguito da Diane, senza che lui se ne accorga. Jessup si ferma a mangiare qualcosa, telefonando in ospedale per parlare con Mary, la sua fidanzata, ma senza riuscire a rintracciarla. All'improvviso compare Diane, che comincia con lui un vivace cicaleccio. Gli racconta di suo padre, romanziere in crisi, e lo induce a parlare di sé. Quando Mary richiama, Frank le dice di non potersi incontrare con lei per la stanchezza, e di voler andare a casa. Passa, invece, il resto della serata con Diane a cui racconta di voler avviare una sua attività, un'officina per auto da corsa, per la cui apertura lui e Mary stanno risparmiando.

Barbara O'Neil (Catherine Tremayne)
Barbara O'Neil (Catherine Tremayne)

Il giorno dopo, con la scusa di voler partecipare all'affare del garage, Diane invita a pranzo Mary. Con noncuranza, le fa sapere di aver trascorso la sera precedente con Frank. Le menzogne del fidanzato indignano Mary che, la sera, cerca di dare all'uomo l'occasione di dirle la verità. Ma Frank, ancora una volta, le mente. Mary, allora, lo respinge, decidendo di accettare la corte del collega Bill, innamorato di lei da lungo tempo.

Quando Frank rivede Diane la rimprovera ma la giovane lo ammalia ancora con il suo fascino: lei gli parla di nuovo del garage, di una corsa dove lui potrebbe partecipare usando la macchina sportiva di famiglia, gli offre pure un lavoro come autista, dicendosi convinta che Catherine lo assumerà. Gli fa redigere una proposta che riguarda il progetto dell'officina da presentare a Catherine. Questa, che sospetta le vere intenzioni della figliastra verso il nuovo autista, vorrebbe anche il parere di Vance, il suo avvocato, ma non riesce a rintracciarlo.

Diane e Frank hanno iniziato in effetti una relazione amorosa: la giovane confida all'uomo di aver paura delle reazioni di Catherine se questa scoprisse la verità sul loro rapporto. La ragazza si presenta di notte nella stanza di Frank, dichiarando di essere sfuggita a un tentativo di omicidio con il gas da parte della matrigna. Ma Frank non le crede e le ordina di tornare a letto. Il giorno dopo, l'uomo rivede Mary e le annuncia che lascerà il lavoro dai Tremayne e romperà con Diane.

Dopo aver dato a Mary un appuntamento per quella notte, torna alla residenza dei Tremayne per preparare i bagagli e andarsene. Ma Diane, anticipando la sua mossa, gli mostra di aver preparato anche lei i bagagli e di esser pronta a fuggire con lui. Indeciso, Frank ammette di amarla e accetta di restare ancora una notte con lei, mentre Mary lo aspetta inutilmente.

La mattina dopo, Frank se ne va. In giardino Charles, il padre di Diane, chiede un passaggio in auto alla moglie che sta per andare a Santa Barbara. Catherine lo fa salire e poi dà gas all'auto: ma questa non risponde più ai comandi, precipitando giù dalla scogliera. I due rimangono uccisi. Le indagini della polizia portano all'accusa di omicidio per Diane e Frank, che vengono arrestati. La ragazza, alla notizia della morte del padre e della matrigna, ha un collasso e viene ricoverata nell'ospedale della prigione.

Mona Freeman (Mary)
Mona Freeman (Mary)

Per la sua difesa, Vance, il legale di famiglia, assume Fred Barrett, penalista di grido. La strategia difensiva di quest'ultimo vuole che Frank e Diane si sposino: il loro matrimonio dovrebbe suffragare la tesi dell'intenzione di una loro fuga, come dimostrano i bagagli preparati prima dell'incidente. Durante il processo l'avvocato smonta a mano a mano le testimonianze degli esperti sulla manomissione dell'auto e riesce a mostrare alla giuria gli imputati come due innocenti colombe innamorate.

Il processo finisce con la loro assoluzione. Tornati a casa, Frank annuncia a Diane che vuole il divorzio. La giovane gli confessa dello smarrimento e del dolore che aveva provato dopo il matrimonio del padre con Catherine e della sua sofferenza nel vedere i loro corpi schiacciati dall'auto. Nonostante il rimorso della moglie, Frank non recede dalla sua decisione e torna da Mary. Ma questa lo rifiuta definitivamente, preferendogli il fedele Bill.

Diane, recatasi nell'ufficio di Barrett, confessa l'omicidio e racconta come Frank le avesse, inconsapevolmente, spiegato il modo di manomettere un'auto. Tornata a casa, vede i bagagli di Frank, pronto a partire per il Messico. Si propone di andare con lui, ma senza speranza. Frank lascia però che Diane lo accompagni all'aeroporto: saliti sull'auto, La giovane ingrana la retromarcia e accelera violentemente, spingendosi verso la scogliera. La macchina cade, sfracellandosi sul fondo del baratro. Il film si conclude con l'arrivo del taxi che Frank aveva chiamato prima di accettare la proposta della moglie di portarlo all'aeroporto. L'autista aspetta inutilmente il suo cliente.


Produzione


Le riprese del film, prodotto dalla RKO Radio Pictures con i titoli di lavorazione The Murder e The Bystander, durarono dal 18 giugno a metà luglio 1952[1].


Distribuzione


Il copyright del film, richiesto dalla RKO Radio Pictures, Inc., fu registrato il 31 dicembre 1952 con il numero LP2259[1].

Distribuito dalla RKO Radio Pictures, il film uscì nelle sale cinematografiche statunitensi l'11 febbraio 1953 dopo essere stato presentato a Los Angeles il 4 febbraio[1][2]. In Italia, il film uscì il 18 aprile 1953.


Note


  1. AFI
  2. IMDb release info

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[de] Engelsgesicht

Engelsgesicht (Alternativtitel: Engelsgesicht – Die Bestie im Weib) ist ein US-amerikanischer Film-Noir des österreichischen Regisseurs Otto Preminger aus dem Jahr 1952. Der Film basiert auf einer Kurzgeschichte von Chester Erskine und wurde von dem Filmstudio RKO Radio Pictures produziert.

[en] Angel Face (1953 film)

Angel Face is a 1953 American film noir directed by Otto Preminger.[2][3] The drama, filmed on location in Beverly Hills, California, stars Robert Mitchum and Jean Simmons.[1][4]

[es] Cara de ángel

Cara de ángel (Angel Face) es una película de cine negro estadounidense de 1953 dirigida por Otto Preminger. [1] [2] El drama, filmado en Beverly Hills, California, está protagonizado por Robert Mitchum y Jean Simmons. [3]
- [it] Seduzione mortale (film 1953)

[ru] Ангельское лицо

«Ангельское лицо», иногда «Ангельское личико» (англ. Angel Face) — фильм нуар режиссёра Отто Премингера, вышедший на экраны в 1952 году.



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