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Senza famiglia è un film del 1946 diretto da Giorgio Ferroni.

Senza famiglia
Luciano De Ambrosis in un fotogramma del film
Titolo originaleSenza famiglia
Paese di produzioneItalia
Anno1946
Durata82 min
Dati tecniciB/N
Generedrammatico
RegiaGiorgio Ferroni
SoggettoHector Malot
SceneggiaturaAldo Dal Fabbro, Giorgio Ferroni, Piero Tellini
ProduttoreMichele Scalera, Salvatore Scalera
Casa di produzioneScalera Film
Distribuzione in italianoScalera Film
FotografiaGiuseppe Caracciolo
MontaggioGiorgio Ferroni
MusicheEnnio Porrino
ScenografiaOttavio Scotti
CostumiAmleto Bonetti
TruccoPiero Mecacci
Interpreti e personaggi
  • Luciano De Ambrosis: Remigio
  • Erminio Spalla: Vitali
  • Bianca Doria: Elena Milligan
  • Elio Steiner: Giacomo Milligan
  • Olga Solbelli: Virginia, la governante
  • Mariù Pascoli: Lisa
  • Elisa Zago: Mamma Giovanna Barberin
  • Giuseppe Zago: Beppe
  • Memmo Carotenuto: Riccardino
  • Giorgio Piamonti: Garofoli
  • Otello Seno: Riccardo
  • Luciano Zambon: Matteo
  • Emilio Baldanello
  • Maria Pia Colonnello
  • Nada Fiorelli
  • Egisto Olivieri
  • Piero Pastore
  • Carlo Micheluzzi

Il soggetto è tratto dall'omonimo romanzo di Hector Malot.

Protagonista del film è Luciano De Ambrosis, primo attore bambino italiano a ricevere attenzione internazionale come protagonista del film I bambini ci guardano, per la regia di Vittorio De Sica (1943).[1]


Trama


Il piccolo Remigio, abbandonato dalla sua ricca famiglia, viene affidato ad una coppia di contadini, che lui crede siano i veri genitori, il padre affidatario stanco del bambino lo vende ad un suonatore ambulante, che lo porta in giro per il paese, in cerca di elemosine, diventando il suo maestro di vita; in questo modo trascorrono una vita in povertà ma spensierata.

Improvvisamente Remigio incontra la sua vera madre, senza conoscerne la vera identità, ma questo incontro sarà reso vano dallo zio, che mira ad essere l'unico erede della famiglia.


Produzione


Il film fu girato nel 1944, durante la RSI, a Venezia, presso gli stabilimenti della Scalera del Cinevillaggio, alla Giudecca, e terminato nello stesso anno.


Distribuzione


A causa degli eventi bellici, il film arrivò nelle sale italiane solo il 10 gennaio 1946.

Per la sua eccessiva lunghezza venne diviso in due parti (la seconda parte venne intitolata Ritorno al nido, e fu distribuita nel circuito cinematografico circa un mese dopo).

Tale dittico è uno dei pochi film prodotti durante il breve periodo di attività del Cinevillaggio ad essere stato trasmesso in televisione.


Opere correlate


Il romanzo di Malot era già stato trasposto al cinema in Francia all'epoca del muto con due pellicole (entrambe dirette da Georges Monca, rispettivamente nel 1913 e nel 1925) ed in seguito anche con una versione sonora nel 1936 per la regia di Marc Allégret. Numerose altre ne seguiranno, tra cui anche il popolare anime giapponese Remi - Le sue avventure (1977).


Note


  1. Luciano De Ambrosis, in imdb.com

Voci correlate



Collegamenti esterni


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