Siamo tutti in libertà provvisoria è un film del 1971 diretto da Manlio Scarpelli.
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Siamo tutti in libertà provvisoria | |
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Lingua originale | italiano |
Paese di produzione | Italia, Francia, Germania Ovest |
Anno | 1971 |
Durata | 98 min |
Genere | drammatico |
Regia | Manlio Scarpelli |
Soggetto | Fulvio Pazziloro |
Sceneggiatura | Manlio Scarpelli, Fulvio Pazziloro |
Produttore | Felice Zappulla |
Produttore esecutivo | Gabriella Zappulla |
Casa di produzione | Zafes Film, Fildebroc, Dieter Geissler Filmproduktion |
Distribuzione in italiano | Indipendenti regionali |
Fotografia | Marco Scarpelli |
Montaggio | Carlo Reali |
Musiche | Augusto Martelli |
Scenografia | Boris Juraga |
Costumi | Oscar Capponi |
Trucco | Gloria Granati |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Il cadavere dell'onorevole Aldo Virgizio, un deputato della maggioranza, viene ritrovato in una stanza d'albergo a Roma. La sua morte è attribuita a un infarto e l'indagine viene archiviata.
In seguito, accogliendo le insistenti richieste della vedova Virgizio, la quale teme che il marito sia morto nel corso di un'orgia, il giudice Francesco Langellone, di inconfessate simpatie fasciste, decide di riaprire il "caso", trovandovi un'ottima occasione per screditare il sistema democratico.
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