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Siamo tutti inquilini è un film del 1953 diretto da Mario Mattoli.

Siamo tutti inquilini
Peppino De Filippo e Aldo Fabrizi nel film
Lingua originaleItaliano
Paese di produzioneItalia
Anno1953
Durata98 min
Dati tecniciB/N
Generecommedia
RegiaMario Mattoli
SoggettoVittorio Calvino, Ruggero Maccari
SceneggiaturaVittorio Calvino, Ruggero Maccari
ProduttoreGianni Hecht Lucari
Casa di produzioneDocumento Film
Distribuzione in italianoRank Film
FotografiaMarco Scarpelli
MontaggioGiuliana Attenni
MusichePippo Barzizza
ScenografiaAlberto Boccianti
Interpreti e personaggi
  • Aldo Fabrizi: Augusto il portiere
  • Peppino De Filippo: Antonio Scognamiglio
  • Anna Maria Ferrero: Annamaria Perrini
  • Enrico Viarisio: avvocato Sassi
  • Tania Weber: Luisa, detta Lulù
  • Nino Pavese: dottor Talloni, dentista e amministratore del palazzo
  • Maria Pia Casilio: cameriera
  • Alberto Talegalli: commerciante di uova
  • Bice Valori: cameriera che canta
  • Maurizio Arena: Carlo
  • Gemma Bolognesi: contessa
  • Turi Pandolfini: cavalier Terzetti
  • Giuseppe Porelli: inquilino ammalato
  • Enzo Maggio: Siringa, prestanome dell'amministratore
  • Olga Solbelli: moglie dell'avvocato Sassi
  • Enzo Petito: affittuario di Anna
  • Giovanna Cigoli: affittuaria di Anna
  • Franca Dominici: signora che intesta ad Anna l'appartamento
  • Alfredo Rizzo: un signore che visita l'appartamento
  • Alberto Plebani: altro signore che visita l'appartamento
  • Salvo Libassi: direttore della banca
  • Giusi Raspani Dandolo: un'inquilina che protesta
Doppiatori italiani
  • Pino Locchi: Carlo
  • Rosetta Calavetta: Luisa, detta Lulù
  • Stefano Sibaldi: voce narrante

Trama


Anna è stata la cameriera di una signora che le ha lasciato in eredità un appartamento in un palazzo nel centro di Roma; Augusto è il portiere del condominio che è sempre spalleggiato da Antonio, un suo conoscente che ama passare il tempo nella guardiola del palazzo.

Nel palazzo si intrecciano varie storie, prima fra tutte quella di Anna che deve una grossa somma di denaro all'amministratore a causa delle rate condominiali arretrate non pagate; a causa dell'eccessiva morosità, la ragazza si vede pressata nel disfarsi del lascito della sua ex datrice di lavoro, nonostante abbia trovato un altro lavoro come cameriera in un bar.

Il dottor Talloni, dentista e amministratore del palazzo, è un tipo severo, autoritario e infido, infatti mira a prendere possesso dell'appartamento che è stimato intorno ai 3.200.000 lire, mentre le rate arretrate ammontano a sole 415.000 lire; inoltre Talloni gioca sul fatto di prendere tutte le decisioni in completa autonomia - col sistema del silenzio-assenso - per via dell'assenza continua dei rispettivi condomini alle riunioni che puntualmente organizza nella propria abitazione.

Anna innamorata di Carlo, un operaio, vorrebbe sposarsi con lui e andare a vivere nel suo appartamento, ma a causa delle ristrettezze economiche, Anna sarà costretta ad affittarlo lavorando come cameriera per i suoi nuovi affittuari che si dimostreranno comprensivi quando verranno a conoscenza del suo stato finanziario e che pur di pagare le rate arretrate ha coinvolto Augusto che si è spinto fino a domandare un finanziamento per tendere una mano di aiuto alla ragazza.

L'ultima possibilità che rimane ad Augusto per poter far conoscere a tutti i condomini la situazione di Anna e i loschi sotterfugi di Talloni, è quella di usare l'astuzia; con una manovra subdola, Augusto costringe tutti i residenti degli appartamenti a presentarsi all'ennesima riunione di condomino che vede come primo punto il licenziamento di Augusto e in secondo l'esproprio dell'appartamento di Anna.

Dopo aver radunato tutti i condomini a casa di Talloni, Augusto - come se fosse un'aula di tribunale - formula un'arringa difensiva in cui spiega i suoi punti di vista e ammonisce duramente tutti coloro che fino a quel momento si sono sempre sottratti al dovere civico di partecipazione alle varie riunioni condominiali.

Alla fine, grazie all'intervento dell'avvocato Sassi e alla generosità collettiva, Augusto riesce a evitare il licenziamento e Anna lo sfratto esecutivo, cosicché la ragazza riesce finalmente a coronare il suo sogno d'amore con l'amato Carlo.


Critica


Morando Morandini, nel suo Dizionario dei film, ha commentato la pellicola con queste parole: «scampoli di neorealismo, scatti comici, bravi caratteristi».


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[en] Siamo tutti inquilini

Siamo tutti inquilini is a 1953 Italian comedy film directed by Mario Mattoli and starring Aldo Fabrizi.
- [it] Siamo tutti inquilini



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