Sister Act - Una svitata in abito da suora (Sister Act) è un film del 1992 diretto da Emile Ardolino.
Sister Act - Una svitata in abito da suora | |
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Deloris / Suor Maria Claretta (Whoopi Goldberg) mentre dirige il coro delle suore in una scena del film | |
Titolo originale | Sister Act |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 1992 |
Durata | 97 min |
Genere | commedia, musicale |
Regia | Emile Ardolino |
Sceneggiatura | Joseph Howard |
Produttore | Scott Rudin, Teri Schwartz |
Fotografia | Adam Greenberg |
Montaggio | Colleen Halsey, Richard Halsey |
Musiche | Marc Shaiman |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori originali | |
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Doppiatori italiani | |
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Deloris Wilson, in arte Van Cartier, è l'esuberante solista di un trio musicale femminile in stile anni '60, The Ronelles (parodia delle Ronettes), che si esibisce al Moonlight Lounge a Reno, Nevada. Deloris è anche l'amante del proprietario del casinò, Vince LaRocca, il quale si rifiuta di divorziare dalla moglie pur sostenendo di amare tantissimo Deloris. All'insaputa della donna, Vince conduce loschi affari e il casinò ne è la copertura.
Una sera, dopo l'ennesimo litigio, Deloris e Vince si lasciano in malo modo. Per farsi perdonare, quest’ultimo fa spedire alla donna una pelliccia, che però lei scopre appartenere alla moglie Connie. Offesa da questo gesto superficiale, Deloris va nel suo ufficio per restituirglielo e scaricarlo definitivamente, ma finisce con l'assistere involontariamente all'esecuzione dell'autista di Vince, reo di aver fatto una soffiata alla polizia il giorno prima. Deloris si dà alla fuga: Vince le sguinzaglia dietro i suoi due tirapiedi Willy e Joey, ma Deloris riesce a salvarsi e a raggiungere la stazione di polizia, dove il tenente Eddie Souther la mette al corrente delle attività criminali di Vince e le chiede di deporre contro l'ex amante in qualità di testimone chiave. Il processo, però, si terrà solo di lì a un paio di mesi: Deloris, nel frattempo, dovrà rimanere nascosta sotto falsa identità nel convento di Santa Caterina, a San Francisco, California. Nonostante molte proteste e la titubanza della stessa Madre Superiora del convento, Deloris diventa suo malgrado una suora, assumendo l'identità di Suor Maria Claretta.
La vita monastica non fa decisamente per la donna, che sin dall'inizio si rivela insofferente alle rigide regole e all'atmosfera tranquilla del convento, ma, grazie al suo carattere estroverso, la finta suora stringe ben presto amicizia con tre consorelle, la scorbutica Maria Lazzara, la simpatica Maria Patrizia e la timida novizia Maria Roberta. Un giorno, a seguito dell'ennesimo richiamo per indisciplina, la Madre Superiora dispone che Maria Claretta dovrà entrare nello scalcagnato coro del Santa Caterina: la donna spera in tal modo non solo di riuscire finalmente a frenare la scatenata Maria Claretta ma anche che la cantante sia d'aiuto per il coro. Prendendo il posto di Suor Maria Lazzara, Maria Claretta dispone saggi consigli di canto al gruppo, che migliora visibilmente e ne diventa la nuova direttrice. La domenica successiva, a Messa, il coro sorprende tutti intonando splendidamente il Salve Regina ed esibendosi subito dopo in una versione dello stesso inno rielaborato in tono gospel e rock. La musica scandalizza la Madre Superiora, ma viene sentita anche dalla gente per strada, che entra in chiesa attratta dalla novità: a cerimonia terminata, la rigida Madre Superiora rimprovera Maria Claretta e dispone che Maria Lazzara torni a ricoprire il ruolo di direttrice. Il parroco, Monsignor O'Hara, è però estasiato dalla bravura del coro e ne esalta le qualità: Maria Claretta coglie la palla al balzo e convince il prete a permettere alle suore del convento di dedicarsi a migliorare la vita nel quartiere.
La celebrità del coro e l'apostolato delle suore attirano persino una troupe televisiva e Deloris evita per un pelo di farsi riprendere dalle telecamere. Il tenente Souther la raggiunge al convento per farle una ramanzina per poi assistere all'esibizione del coro per la Messa, che quella domenica presenta una versione gospel di My Guy (rielaborata con il titolo “My God”). Dopo la funzione, Monsignor O'Hara informa le suore che il Papa in persona ha chiesto di poter assistere egli stesso a un'esibizione del coro la domenica successiva. La Madre Superiora vorrebbe che per l'occasione il coro si attenesse a uno stampo più tradizionale, ma tutte le suore appoggiano lo stile di Maria Claretta, che quindi prevale. Qualche giorno dopo, il tenente Souther comunica a Maria Claretta che la prima udienza del processo contro Vince è stata anticipata e che, quindi, potrà uscire dal convento in tempi brevi. La donna è visibilmente scossa e malinconica, poiché nel frattempo si è affezionata al convento e alle sue consorelle. Anche la Madre Superiora le comunica che andrà via, visto che poco prima aveva rassegnato le sue dimissioni a monsignor O’Hara e chiesto il trasferimento in un altro convento.
Souther nel frattempo è impegnato nella ricerca di una talpa al dipartimento di polizia che sta rivelando a Vince i nascondigli di tutti i testimoni. Questo si rivela essere il detective Tate, che comunque, prima di essere arrestato, fa in tempo a rivelare a Vince il nascondiglio di Deloris. Souther corre al convento a prenderla, ma lei non vuole abbandonare le consorelle prima del concerto. Tentando di sfuggirgli, viene catturata da Willy e Joey insieme a Maria Roberta. Quest'ultima riesce a scappare e informa Souther che i malviventi stanno portando suor Maria Claretta al Moonlight Lounge. La Madre Superiora, a questo punto, è costretta a rivelare alle consorelle la vera identità di Maria Claretta. Dopo una breve discussione, le suore del convento decidono di andare loro stesse a Reno per salvare la loro amica.
Al casinò, intanto, Deloris è fatta prigioniera da Vince che ordina ai suoi scagnozzi di ucciderla. Willy e Joey però non se la sentono, affermando che Deloris sia davvero una suora, nonostante Vince stesso dichiari che la donna non lo sia affatto. Deloris riesce a scappare, mescolandosi tra le consorelle giunte in città per salvarla, mandando completamente in tilt i tre uomini. Alla fine, i malviventi riescono a intrappolare tutte le suore, ma Souther neutralizza Vince un momento prima che questi uccida Deloris: i tre uomini vengono finalmente arrestati.
Il concerto per il Papa può quindi svolgersi regolarmente: le suore, dirette un'ultima volta da Deloris, intonano I Will Follow Him, riscuotendo un successo trionfale e venendo acclamate da tutti, inclusi il Pontefice e la Madre Superiora, che ha infine riconosciuto la ventata di positività portata da Deloris nel convento.
Durante i titoli di coda, si vedono le copertine di numerose riviste che mostrano come Deloris, a seguito della sua singolare vicenda, sia divenuta una celebrità come cantante.
Le riprese si sono svolte dal 23 settembre al 20 dicembre 1991.[1]
Le riprese vennero effettuate fra:
Per la chiesa dove si rifugia Deloris vennero sfruttate: la St. Paul's Church di San Francisco, California; l'Hollywood United Methodist Church di Los Angeles, California; la St. Paul's Methodist Church di Reno, Nevada.
Il film è uscito nei cinema statunitensi il 29 maggio 1992 mentre in Italia il 28 gennaio 1993.[2]. Il film incassò 231 milioni di dollari.
Il successo del film portò i produttori a realizzare un sequel dal titolo Sister Act 2 - Più svitata che mai, realizzato nel 1993 e diretto da Bill Duke.
Dopo anni di dicerie su un altro possibile seguito, il 7 dicembre 2018 venne infine annunciato un terzo capitolo che verrà prodotto per il servizio streaming Disney+.[3]
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