fiction.wikisort.org - Pellicola

Search / Calendar

Su su per la seconda volta vergine è un film del 1969, diretto da Kōji Wakamatsu. Con questo film, il regista va oltre il genere di appartenenza (il Pinku eiga) per riflettere sul disagio esistenziale, il rapporto tra i sessi, il sadismo, la vendetta.

Su su per la seconda volta vergine
Una scena del film
Titolo originaleYuke yuke nidome no shojo
Lingua originalegiapponese
Paese di produzioneGiappone
Anno1969
Durata65 min
Dati tecniciB/N e a colori
Generedrammatico
RegiaKōji Wakamatsu
SceneggiaturaMasao Adachi, Izuru Deguchi, Kazuo 'Gaira' Komizu
ProduttoreKōji Wakamatsu
FotografiaHideo Itoh
MusicheMeikyu Sekai
Interpreti e personaggi
  • Michio Akiyama: Tsukio, il ragazzo
  • Mimi Kozakura: Poppo, la ragazza
  • Takeshi Kitano: uno dei violentatori (non accreditato)[1]

«Dai, dai. Sei vergine per la seconda volta. La gioia dell'amore, la nitroglicerina della passione.»

(Una strofa della filastrocca detta da Poppo.)

Trama


Poppo, una liceale di 17 anni, viene violentata da un gruppo di ragazzi sul tetto di un condominio. Tsukio, un ragazzo che vive nel palazzo, ha assistito passivamente alla scena. Il giorno dopo, Poppo subisce un nuovo stupro da parte della stessa gang. Trovandosi davanti Tsukio, gli rivela di essere già stata violentata in passato e gli chiede di porre fine a questa sua vita di sofferenze e delusioni, ma lui rifiuta di ucciderla, non avendo alcun motivo per farlo. Anche Tsukio ha subìto, tempo prima, violenza sessuale da un gruppo di pervertiti, affittuari della sua famiglia. A differenza di Poppo, si era vendicato uccidendoli.

Tsukio e Poppo, accomunati dalla frustrazione di aver vissuto questi episodi, diventano confidenti dei propri malesseri. Giunta la sera, la gang si rifà viva. Poppo li supplica di essere uccisa, ma loro si rifiutano e la violentano un'altra volta. Tsukio, abbandonata la passività del giorno prima, reagisce uccidendoli uno dopo l'altro, con lo stesso coltello adoperato per sbarazzarsi dei suoi violentatori. Nonostante la morte dei suoi aggressori, Poppo decide di togliersi la vita e si getta dal tetto del palazzo. Tsukio la segue subito dopo.


Produzione


Prodotto a bassissimo costo, il film è stato girato in quattro giorni con l'utilizzo di un'unica location, il condominio dove viveva lo stesso regista.[2] Quasi tutte le riprese sono state effettuate in un unico take, molte con la cinepresa a mano; come per molti altri film di Wakamatsu di quel periodo, il budget a disposizione era di appena un milione di yen.

Girato in bianco e nero, il film ha al suo interno alcune scene a colori, in cui i due protagonisti vengono violentati. Tali scene sono dei flashback antecedenti alla vicenda, girate a colori per sottolineare l'importanza e l'effetto che hanno avuto sulla psiche dei due personaggi.


Distribuzione


In Italia, dopo esser stato proiettato nei circuiti di Cineforum, è stato trasmesso in televisione nel programma Fuori orario. Cose (mai) viste.


Critica


Tra i più famosi di Wakamatsu, il film è stato visto anche come un attacco del regista agli standard misogini del genere Pinku eiga;[3] in una scena, Poppo, guarda verso la cinepresa e, quasi a rivolgersi direttamente allo spettatore, dice:

«Mia madre ha subito uno stupro di gruppo, poi sono nata io. Mamma, le lacrime che hai versato mentre ti stupravano, erano lacrime di donna? Che lacrime erano? Eri triste? Io non sono una donna. Non sono triste. Io non piango, non sono triste... io non sono niente. Bastardi!»

È stato descritto come un film triste, bizzarro, disperato, una storia fatta di degrado, abusi, umiliazioni.[4]


Note


  1. Recensione su Mymovies.it
  2. Go, Go, Second Time Virgin Archiviato il 2 gennaio 2012 in Internet Archive.
  3. Koji Wakamatsu's Go, Go Second Time Virgin
  4. Go Go Second Time Virgin (Wakamatsu Koji 1969) Archiviato l'8 febbraio 2012 in Internet Archive.

Collegamenti esterni


Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema

На других языках


[de] Zwei Mal Jungfrau

Zwei Mal Jungfrau (jap. ゆけゆけ二度目の処女, Yuke Yuke Nidome no Shojo, dt. „Geh! Geh! Zweites Mal Jungfrau“) ist ein japanisches Gesellschaftsdrama von Regisseur Kōji Wakamatsu aus dem Jahr 1969. Der außerhalb des starren japanischen Studiosystems produzierte Pink Eiga handelt von zwei Jugendlichen, Opfer gewaltsamer Sexualverbrechen, die sich an ihren Peinigern rächen und letztlich Doppelselbstmord aus Liebe begehen.

[en] Go, Go, Second Time Virgin

Go, Go, Second Time Virgin (ゆけゆけ二度目の処女, Yuke Yuke Nidome no Shojo) is a 1969 Japanese film by Kōji Wakamatsu.
- [it] Su su per la seconda volta vergine



Текст в блоке "Читать" взят с сайта "Википедия" и доступен по лицензии Creative Commons Attribution-ShareAlike; в отдельных случаях могут действовать дополнительные условия.

Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.

2019-2025
WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии