Tempo instabile con probabili schiarite è un film del 2015 diretto da Marco Pontecorvo e co-sceneggiato insieme a Roberto Tiraboschi.
Tempo instabile con probabili schiarite | |
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Lingua originale | italiano |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 2015 |
Durata | 100 min |
Rapporto | 2,35:1 |
Genere | commedia |
Regia | Marco Pontecorvo |
Soggetto | Marco Pontecorvo |
Sceneggiatura | Marco Pontecorvo, Roberto Tiraboschi |
Produttore | Ute Leonhardt, Marco Valerio Pugini |
Casa di produzione | Panorama Films, Rai Cinema |
Distribuzione in italiano | 01 Distribution |
Fotografia | Vincenzo Carpineta |
Montaggio | Alessio Doglione |
Musiche | Francesco De Luca, Alessandro Forti |
Animatori | Graphilm |
Interpreti e personaggi | |
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Presentato in anteprima mondiale a Los Angeles e scelto come film d'apertura al Bari International Film Festival, è uscito nelle sale cinematografiche il 2 aprile 2015.
In una tranquilla cittadina delle Marche, due amici trovano il petrolio nel cortile della loro cooperativa sull'orlo della bancarotta. I due stavano tentando di sotterrare dei rifiuti tossici che avrebbero potuto essere il colpo di grazia alla loro attività, invece si ritrovano tra le mani la soluzione a tutti i loro problemi economici. Ma proprio questo evento straordinario farà esplodere contraddizioni e conflitti, mettendo a nudo il lato peggiore di entrambi. Una miscela esplosiva che farà saltare tutte le regole: amicizie che si rompono, matrimoni in frantumi e tutto il paese in subbuglio nell'illusione di una ricchezza facile. Il film vive anche un'anima seria che mette a confronto tre generazioni e la loro difficoltà a dialogare. Il titolo stesso comunica l'idea dell'attuale precarietà e insieme la speranza di future "probabili schiarite".
Il film è stato interamente girato nella provincia di Pesaro e Urbino e ha ricevuto l’assistenza tecnica e logistica alla produzione cinematografica dalla Marche Film Commission. Tra le più caratteristiche location presenti nel film si notano la Piazza, il Palazzo Comunale e diverse vie del centro storico di Cagli, il porto di Fano, e ancora Fossombrone e la Gola del Furlo, oltre a suggestivi scorci del centro storico di Pesaro e del Parco regionale del San Bartolo.
Inoltre il regista ha voluto un vero e proprio dialect coach per calare al meglio la narrazione e per preparare gli attori a immedesimarsi nei luoghi e nelle atmosfere anche attraverso il linguaggio e le espressioni dialettali locali; così la commedia porta con sé una forte connotazione marchigiana, oltreché per le suggestive ambientazioni, anche per quanto riguarda i dialoghi.[1]