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The Dressmaker - Il diavolo è tornato (The Dressmaker) è un film del 2015 diretto da Jocelyn Moorhouse e basato sull'omonimo romanzo di Rosalie Ham.

The Dressmaker - Il diavolo è tornato
Kate Winslet in una scena del film
Titolo originaleThe Dressmaker
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneAustralia
Anno2015
Durata118 min
Rapporto2,35:1
Generedrammatico, commedia
RegiaJocelyn Moorhouse
SoggettoRosalie Ham
SceneggiaturaJocelyn Moorhouse, P. J. Hogan
ProduttoreSue Maslin
Produttore esecutivoGavin Poolman, Michael Shyjka, Tim Haslam, Hugo Grumbar, Ian Kirk, Roger Savage, Karl Engeler, Greg Sitch, Fred Gaines, P. J. Hogan, Daryl Dellora
Casa di produzioneScreen Australia, Film Art Media, White Hot Productions
Distribuzione in italianoEagle Pictures
FotografiaDonald McAlpine
MontaggioJill Bilcock
MusicheDavid Hirschfelder
ScenografiaRoger Ford (scenografo), Lisa Thompson (arredatrice)
CostumiMarion Boyce, Margot Wilson
TruccoShane Thomas, Ivana Primorac
Art directorLucinda Thomson
Interpreti e personaggi
  • Kate Winslet: Myrtle "Tilly" Dunnage
  • Judy Davis: Molly Dunnage
  • Liam Hemsworth: Teddy McSwiney
  • Hugo Weaving: Horatio Farrat
  • Sarah Snook: Gertrude "Trudy" Pratt
  • Sacha Horler: Una Pleasance
  • Caroline Goodall: Elsbeth Beaumont
  • James Mackay: William Beaumont
  • Rebecca Gibney: Muriel Pratt
  • Shane Bourne: Evan Pettyman
  • Alison Whyte: Marigold Pettyman
  • Barry Otto: Percival Almanac
  • Julia Blake: Irma Almanac
  • Kerry Fox: Beulah Harridiene
  • Gyton Grantley: Barney McSwiney
Doppiatori italiani
  • Chiara Colizzi: Myrtle "Tilly" Dunnage
  • Barbara Castracane: Molly Dunnage
  • Stefano Crescentini: Teddy McSwiney
  • Angelo Maggi: Horatio Farrat
  • Gemma Donati: Gertrude "Trudy" Pratt
  • Paola Giannetti: Elsbeth Beaumont
  • Gianfranco Miranda: William Beaumont
  • Claudia Razzi: Muriel Pratt
  • Franco Zucca: Evan Pettyman
  • Tiziana Avarista: Marigold Pettyman
  • Vittorio Stagni: Percival Almanac
  • Graziella Polesinanti: Irma Almanac
  • Anna Rita Pasanisi: Beulah Harridiene
  • Roberto Gammino: Barney McSwiney

«Per sapersi vendicare serve stoffa.»

(Tagline del film)

Trama


Tilly Dunnage, figlia di una ragazza madre, da bambina aveva avuto parecchi problemi e subito discriminazioni nel bigotto villaggio australiano di Dungatar, dove viveva e dove non perdevano mai occasione di rinfacciarle di essere la figlia bastarda di una poco di buono. Quando a 10 anni rimase incolpevolmente coinvolta nella morte del figlio legittimo del sindaco, quest'ultimo impose alla madre di allontanarla dalla comunità dopo averla accusata di omicidio. Dopo anni di collegio forzato lontano da tutti, Tilly riesce a fuggire in Europa, dove studia da stilista.

Nel 1951, venticinque anni dopo, quando decide di ritornare al villaggio natale dalla vecchia madre Molly ormai impazzita, vede però che nulla è cambiato: lei e la madre sono ancora emarginate dalla comunità e lei è ancora ritenuta maledetta. La bella e intelligente Tilly riesce a riabilitare sua madre e a riallacciare i suoi rapporti con lei; inoltre, per reinserirsi nella comunità, sfrutta le sue doti nel campo dell'alta moda, prima attirando l'attenzione con le sue creazioni, per poi divenire oggetto di richieste da parte delle donne del villaggio, cucendo per loro abiti in grado di esternare la loro femminilità e renderle appariscenti. Nel frattempo, il giovane e genuino Teddy McSwiney, campione locale della squadra di football australiano e uno dei pochissimi cittadini ad essersi preso cura di Molly per tutti quegli anni, stringe amicizia con la protagonista e tra i due si accende pian piano una relazione amorosa.

Con la complicità di un altro amico, un sergente appassionato di moda femminile, tale Horatio Farrat, e la vicinanza di Teddy e il suo fratello ritardato Barney, Tilly ricostruisce la dinamica del presunto omicidio del bambino, di cui fino a quel momento aveva solo ricordi confusi: quest'ultimo era un bulletto che tendeva a colpire a testate (come fosse un toro) la pancia delle sue vittime, soprattutto l'innocente Tilly. Non si trattò quindi di omicidio, ma egli sbatté violentemente la testa contro il muro rompendosi il collo, mentre stava per colpire Tilly alla pancia, che si spostò per evitare la sua violenta testata. Inoltre tutti, tranne lei, erano a conoscenza del fatto che lei fosse la figlia illegittima del potente sindaco del villaggio, Evan Pettyman, che sua madre si era rifiutata di sposare, lo stesso sindaco che la fece allontanare. Quindi la donna viene a sapere che quel bambino era il suo fratellastro e il sindaco è suo padre, e quindi quest'ultimo aveva il diritto genitoriale di cacciarla fuori dal villaggio. Come se non bastasse, Evan Pettyman ha sposato una signora facoltosa per estorcerle il denaro e abusare di lei nel sonno facendole bere un tonico per nervi come sedativo, ed è un donnaiolo con molte amanti.

Poco tempo dopo Teddy, come prova d'amore per Tilly, per farle capire che lui non la crede maledetta, si butta in un silo, convinto di cavarsela. Ma invece del solito grano, il silos era stato riempito di più pericoloso sorgo, nel quale Teddy affonda, soffoca e muore. Le donne del villaggio prendono allora la morte di Teddy come nuovo pretesto per voltare le spalle a Tilly e incolparla nuovamente, mentre in realtà la colpa della morte di Teddy è stata soltanto loro, dato che il gesto che lo ha portato alla morte è stato fatto per dimostrare a Tilly che il suo amore per lei era più forte delle malelingue e delle voci sul suo conto. Qualche tempo dopo anche Molly muore, a causa di un ictus, e né il farmacista né il sindaco fanno nulla per aiutarla.

Più tardi la vendetta di Tilly (ideata dalla madre) inizia a consumarsi: lo spregevole sindaco Pettyman e l'ignobile farmacista Percival Almanac muoiono, mentre il sergente Farrat si costituisce spontaneamente come ammenda nei confronti di Tilly. Inoltre le donne del villaggio perdono un'importante competizione teatrale contro un villaggio vicino, dal momento che Tilly ha cucito i costumi per le donne di quest'ultimo. Come ultimo gesto di vendetta, la stilista dà fuoco a tutta Dungatar e parte a bordo di un treno, abbandonando il proprio villaggio in fiamme. Il controllore del treno le passa a fianco e nota l'alta nuvola di fumo dovuta all'incendio: l'uomo ipotizza che stavolta gli abitanti del villaggio abbiano fatto bruciare una quantità eccessiva di spazzatura, e Tilly commenta fra sé e sé, sarcastica: «Lei non ha mai visto certa spazzatura».


Colonna sonora


L'album della colonna sonora, che si rifà agli spaghetti western e all'elettronica, è stato composto da David Hirschfelder e pubblicato digitalmente il 15 novembre 2015 dall'etichetta dello stesso Hirschfelder.[1] La durata complessiva è 59:32.

  1. The Dressmaker Opening Title – 3:13
  2. The Murderess Is Back! – 2:38
  3. The Black Dress – 1:33
  4. Why Did You Come Back? – 3:31
  5. You Know Exactly What Day – 0:42
  6. Need a Lift? – 2:20
  7. You Never Come Back for Me – 1:29
  8. Sgt Farrat's Frenzy – 1:31
  9. You Don't Scare Me – 0:43
  10. Una Arrives in Dungatar – 2:48
  11. Una's Salon – 0:50
  12. They Were Starting to Like Me – 2:16
  13. Gert's Wedding Dress Disaster – 1:39
  14. Tilly Understands My Body Shape – 0:36
  15. Will You Be My Best Man? – 1:08
  16. You Moved! – 6:30
  17. A Better Place – 1:37
  18. My Beautiful Boy – 1:20
  19. Just an Average Battle – 4:58
  20. You're Not the Cursed One – 2:00
  21. All Settled Then – 1:53
  22. Goodbye Old Friend – 2:12
  23. Goodbye Almanac, Farewell Sgt. Farrat – 3:38
  24. Burning Down Dungatar – 2:08
  25. The Dressmaker Closing Credits – 5:17

Distribuzione


Il film è stato presentato in anteprima al Toronto International Film Festival il 14 settembre 2015,[2] e distribuito nelle sale cinematografiche australiane il 22 ottobre. In Italia è stato distribuito il 28 aprile 2016 da Eagle Pictures,[3] con la direzione del doppiaggio (registrato presso la CDC Sefit Group) e l'adattamento dei dialoghi curati da Roberto Gammino.


Riconoscimenti



Note


  1. (EN) The Dressmaker, su music.apple.com. URL consultato il 15 giugno 2020.
  2. (EN) Toronto film festival 2015: full lineup, The Guardian, 28 luglio 2015. URL consultato il 15 giugno 2020.
  3. The Dressmaker - Il diavolo è tornato, su eaglepictures.com. URL consultato il 15 giugno 2020.
  4. (EN) Sonya Saepoff, ‘Room’ Declared Audience Award Favorite at 38th Mill Valley Film Festival, su indiewire.com, 20 ottobre 2015. URL consultato il 15 giugno 2020.
  5. (EN) 5th AACTA Awards, su aacta.org. URL consultato il 15 giugno 2020.
  6. (EN) Todd Jorgenson, DFW Film Critics Name ‘Moonlight’ Best Film of 2016, su dfwcritics.com, 13 dicembre 2016. URL consultato il 15 giugno 2020.
  7. (EN) 2016 San Diego Film Critics Society’s Award Nominations, su sdfcs.org, 9 dicembre 2016. URL consultato il 15 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2016).
  8. (EN) Laura Berger, Women Film Critics Circle Nominations: “Hidden Figures,” “13th,” & More, su womenandhollywood.com, 14 dicembre 2016. URL consultato il 15 giugno 2020.
  9. (EN) Gregg Kilday, 'Moonlight' Named Best Film of the Year by Gay and Lesbian Entertainment Critics Group, su hollywoodreporter.com, 26 gennaio 2017. URL consultato il 15 giugno 2020.

Altri progetti



Collegamenti esterni


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[de] The Dressmaker (2015)

The Dressmaker (Verweistitel The Dressmaker – Die Schneiderin) ist eine australische Dramedy aus dem Jahr 2015.

[en] The Dressmaker (2015 film)

The Dressmaker is a 2015 Australian comedy-drama film co-written and directed by Jocelyn Moorhouse, based on the 2000 novel of the same name by Rosalie Ham.[4][5][6][7][8] It stars Kate Winslet as a femme fatale in the title role of the dressmaker, Myrtle "Tilly" Dunnage, who returns to a small Australian town to take care of her ailing, mentally unstable mother.[9] The film explores the themes of revenge and creativity and was described by Moorhouse as "Clint Eastwood's Unforgiven with a sewing machine".[10][11] The film was internationally co-financed between Australia and the United States.
- [it] The Dressmaker - Il diavolo è tornato

[ru] Месть от кутюр

«Месть от кутюр» или «Портниха» (англ. The Dressmaker) — кинофильм режиссёра Джослин Мурхаус, вышедший на экраны в 2015 году. Экранизация одноимённого романа Розали Хэм.



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