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The Manchurian Candidate è un film del 2004 diretto da Jonathan Demme, basato sul romanzo omonimo di Richard Condon del 1959 e remake del film del 1962 Va' e uccidi (The Manchurian Candidate) di John Frankenheimer. È stato presentato fuori concorso alla 61ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.

The Manchurian Candidate
Denzel Washington in una scena del film
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno2004
Durata132 min
Rapporto1,85:1
Generethriller, noir
RegiaJonathan Demme
SoggettoRichard Condon
SceneggiaturaDaniel Pyne, Dean Georgaris
ProduttoreScott Rudin, Tina Sinatra, Jonathan Demme, Ilona Herzberg
FotografiaTak Fujimoto
MontaggioCarol Littleton, Craig McKay
MusicheRachel Portman
ScenografiaKristi Zea
CostumiAlbert Wolsky
Interpreti e personaggi
  • Denzel Washington: maggiore Bennett Marco
  • Meryl Streep: senatrice Eleanor Shaw
  • Liev Schreiber: Raymond Shaw
  • Jon Voight: senatore Thomas Jordan
  • Kimberly Elise: Rosie
  • Vera Farmiga: Jocelyne Jordan
  • Ted Levine: colonnello Howard
  • Miguel Ferrer: colonnello Garret
  • Jeffrey Wright: Al Melvin
  • Bruno Ganz: Delp
  • Pablo Schreiber: Eddie Ingram
  • Dean Stockwell: Mark Whiting
  • Teddy Dunn: Wilson
  • Anthony Mackie: Robert Baker
  • Roger Corman: mr. Secretary
  • Simon McBurney: dr. Atticus Noyle
  • Jude Ciccolella: David Donovan
  • Brittany Snow: Marcia Prentiss Shaw
Doppiatori italiani
  • Francesco Pannofino: maggiore Bennett Marco
  • Rossella Izzo: senatrice Eleanor Shaw
  • Riccardo Niseem Onorato: Raymond Shaw
  • Pietro Biondi: senatore Thomas Jordan
  • Giuppy Izzo: Rosie
  • Sabrina Duranti: Jocelyne Jordan
  • Mario Bombardieri: colonnello Howard
  • Saverio Indrio: colonnello Garret
  • Eugenio Marinelli: Al Melvin
  • Franco Zucca: Delp
  • Alessandro Spadorcia: Eddie Ingram
  • Luciano Turi: Wilson
  • Marco De Risi: Robert Baker
  • Luciano Roffi: dr. Atticus Noyle
  • Carlo Reali: David Donovan

Trama


Il maggiore Bennett ("Ben") Marco è un veterano di guerra degli Stati Uniti che, dopo l'esperienza nell'operazione militare denominata "Desert Storm", continua a essere tormentato da allucinazioni e strani incubi, che scopre essere ricorrenti anche per alcuni suoi ex commilitoni. Fra essi c'è anche il sergente Raymond Prentiss Shaw, figlio della potentissima senatrice Eleanor Shaw, che si è candidato per il ruolo di Vice Presidente degli Stati Uniti: la donna è una politica manipolatrice e oltremodo influente, legata al figlio in modo morboso, al punto d'essere stata la causa principale della fine della sua relazione giovanile con Jocelyne, figlia del senatore Tom Jordan, suo acerrimo rivale in politica.

Investigando su cos'è accaduto veramente in Kuwait a se stesso e al suo commando, Bennett Marco scopre di essere stato sottoposto a un elaborato lavaggio del cervello e a ripetuti esperimenti medici, compreso l'impianto di un microchip nascosto nel proprio corpo: questo è accaduto sia a lui, sia a Shaw, sia a tutti gli altri commilitoni, molti dei quali negli anni successivi sono morti per incidenti o cause naturali. Bennett Marco risale quindi alla Manchurian Global, onnipotente corporation con forti legami con la scena politica americana, e in particolare con la famiglia Shaw.

Bennett Marco incontra una donna, Eugenie Rosie, che poi scopre essere un agente sotto copertura dell'FBI, già sulle tracce di ciò che si cela dietro la Manchurian Global. Marco tenta di rivelare come stanno le cose a Tom Jordan; il senatore crede solo parzialmente al racconto di Marco, ciò nonostante decide di confrontarsi con la senatrice Shaw, che lo accusa di voler utilizzare le notizie per una campagna denigratoria nei confronti di suo figlio. A quel punto la senatrice "attiva" il figlio, attraverso un comando vocale, rendendolo un burattino nelle sue mani.

Sotto gli ordini della madre, Raymond Shaw in "trance" uccide rimanendo freddo e impassibile il senatore e la figlia Jocelyne, donna che lui ha sempre amato. Quando Raymond Shaw si rende conto di quel che ha fatto viene nuovamente manipolato dalla madre, affinché pensi che ciò che è accaduto era inevitabile e giusto. Senza più concorrenti, Raymond Shaw diventa il nuovo vicepresidente degli Stati Uniti. Intanto si rivela che il vero obiettivo della Manchurian Global e della senatrice non è la vicepresidenza ma la presidenza degli Stati Uniti: infatti, secondo i piani, la sera dell'elezione il nuovo presidente sarà ucciso, promuovendo contemporaneamente Presidente degli Stati Uniti d'America il Vicepresidente neoeletto Raymond Shaw.

L'assassino designato è proprio Bennett Marco che, come Raymond Shaw, a causa degli esperimenti subiti in Kuwait può essere comandato come un robot: ad attivare Bennet Marco affinché uccida il Presidente è proprio la senatrice Eleanor Shaw, ormai chiaramente collusa con la Manchurian Global per la scalata alla Casa Bianca. Raymond Shaw e Bennett Marco però iniziano a rendersi conto di ciò che sta loro succedendo, nonostante siano sotto il controllo della Manchurian Global, e riescono persino ad avere un libero confronto fra loro grazie alla complicità dell'FBI. Attraverso una telefonata giunta in quell'occasione, la senatrice Shaw tenta di manipolare vocalmente la mente di Bennett.

Giunto il fatale momento della cerimonia in cui Bennett, in virtù delle sue eccezionali qualità di cecchino, sarà costretto a sparare al presidente appena eletto, la scena viene resa intenzionalmente ambigua: sembra che Bennett e Raymond siano ancora sotto il controllo della senatrice ma, arrivato il momento fatidico, Raymond abbraccia la madre fingendo di festeggiare la vittoria e si posiziona con lei nel punto in cui sa che Marco è tenuto a sparare: Bennett Marco esplode il colpo e uccide sia Raymond che Eleanor Shaw, anziché il presidente; prima del colpo, Raymond rivolge un eloquente e sincero sorriso nel punto in cui sa che si trova l'amico appostato.

Il messaggio è chiaro: Raymond Shaw, nonostante i sofisticati tentativi di manipolazione comportamentale orditi dalla Manchurian Global con la complicità della madre, è riuscito a liberarsi dall'oppressivo vincolo psicologico. Con il suo estremo sacrificio, conferma definitivamente il suo autentico ideale politico di dedizione al proprio Paese e di un profondo senso della giustizia. Prima che Bennett Marco completi l'esecuzione dell'ordine ricevuto e quindi esploda il secondo colpo contro sé stesso, viene scovato e fermato dall'agente Eugenie Rosie dell'FBI. Dopo la morte del vicepresidente Raymond, Eugenie Rosie decide di nascondere l'identità di Bennett Marco, che sarebbe stato designato comunque come l'assassino perché ripreso dalla videosorveglianza, e di sostituirla con quella d'un agente defunto della Manchurian Global.

Quindi l'FBI decide di rivelare alla stampa le carte e i documenti relativi agli esperimenti condotti dalla Manchurian Global, accusandola pubblicamente di aver tentato un colpo di Stato contro il governo democratico degli Stati Uniti. Nell'ultima scena, Rosie porta Bennett Marco nei luoghi in cui erano stati effettuati gli esperimenti su di lui e sul suo plotone: Marco, ormai pienamente conscio di cosa sia realmente accaduto, lascia che il mare porti via una fotografia del suo plotone, insieme alla medal of honor consegnatagli da Raymond Shaw, che se ne riteneva indegno (avendo scoperto che il suo presunto atto di eroismo non era che la copertura del tempo trascorso da lui e dai suoi commilitoni in un laboratorio segreto e un modo di preparare la sua ascesa politica presentandolo come un "eroe di guerra") ma che ora, dopo il suo estremo sacrificio, è davvero un eroe.


Produzione



Note di regia


«Il romanzo iconoclasta e incisivo di Richard Condon, uscito nel '59, ha ispirato il film del 1962 diretto da John Frankenheimer che, con Frank Sinatra, ha dipinto un ritratto dell'America come mai si era visto prima sul grande schermo. Oggi, con la sceneggiatura di Daniel Pyne che dà un taglio contemporaneo al romanzo di Condon, con Denzel Washington nei panni di Ben Marco e con tanti soldati americani lontani da casa, non potevo che essere entusiasta di fronte all'opportunità di girare questo film.»

(Dichiarazione di Jonathan Demme contenuta nella cartella stampa del film)

Colonna sonora


La colonna sonora del film è stata realizzata da Rachel Portman e David Amram e pubblicata su un CD dalla Varese Sarabande il 14 settembre 2004. L'album consta di diciassette brani strumentali.

CD Varese Sarabande B0002VESQO
  1. Theme From The Manuchurian Candidate (Jazz Version)
  2. The Queen of Diamonds
  3. The John Birch Lurch
  4. The Slightly Manchurian Blues
  5. The Summer Affair / Wiggin' Out in Central
  6. The A Night in the Garden
  7. The Theme from The Manchurian Candidate
  8. The Mesopotamian Mambo
  9. Fortunate Son, song (Instrumental)
  10. The Black Helicopters, Secret Labor
  11. The Sergeant Raymond Shaw
  12. The Deep Implant Behavior Modificat
  13. The What If All This Is A Dream?
  14. The I Am the Enemy, Major Marco
  15. The Assassin Always Dies
  16. The There Are Always Casualties in
  17. Fortunate Son, song

Accoglienza



Critica


Il film ha ricevuto generalmente recensioni positive. Su un totale di 207 recensioni raccolte dal sito Rotten Tomatoes, il film ha un giudizio complessivo di 80% valutazioni favorevoli e una media di 7.1 su 10.[1] Metacritic, ha invece calcolato una media del 76% di critiche favorevoli su un totale di 41 recensioni.[2]

Mick LaSalle del San Francisco Chronicle ha parlato in termini particolarmente positivi dell'interpretazione della Streep paragonando la sua figura nel film a quella di Hillary Clinton (come aspetto fisico) e Karen Hughes (come energia) e definendola "...a pleasure to watch — and to marvel at — every second she's onscreen" (in italiano: "...un piacere da guardare — e una meraviglia — ogni secondo che è sullo schermo").[3]


Incassi


Il film, a fronte di un budget di 80 milioni di dollari, ha incassato 65 955 630 dollari in America del Nord e 30 150 334 dollari nel resto del mondo, totalizzando 96.105.964 dollari in tutto il globo.[4]


Note


  1. The Manchurian Candidate (2004), su Rotten Tomatoes. URL consultato il 30 maggio 2010.
  2. The Manchurian Candidate reviews, su Metacritic. URL consultato il 30 maggio 2010.
  3. Mick LaSalle, Terrorist attacks, corporate control, election controversy: Sound familiar? 'The Manchurian Candidate' has it all., in San Francisco Chronicle, 30 luglio 2004. URL consultato il 30 maggio 2010 (archiviato il 30 maggio 2010).
  4. The Manchurian Candidate (2004), su Box Office Mojo. URL consultato il 30 maggio 2010.

Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[en] The Manchurian Candidate (2004 film)

The Manchurian Candidate is a 2004 American neo-noir[3] psychological political thriller film directed by Jonathan Demme.[4] The film, based on Richard Condon's 1959 novel of the same name and a reworking of the previous 1962 film, stars Denzel Washington as Bennett Marco, a tenacious, virtuous soldier, Liev Schreiber as Raymond Shaw, a U.S. Representative from New York, manipulated into becoming a vice-presidential candidate, Jon Voight as U.S. Senator Tom Jordan, a challenger for Vice President, and Meryl Streep as Eleanor Prentiss Shaw, also a U.S. Senator and the manipulative, ruthless mother of Raymond Shaw.

[es] The Manchurian Candidate (película de 2004)

The Manchurian Candidate es una película de suspenso estadounidense estrenada en 2004 basada en la novela The Manchurian Candidate de Richard Condon y dirigida por Jonathan Demme. Protagonizada por Denzel Washington como Bennett Marco, un tenaz y virtuoso oficial del ejército, Liev Schreiber como Raymond Shaw, un congresista de Nueva York que es manipulado para convertirse en candidato a la vicepresidencia, Jon Voight como Tom Jordan, un senador de los Estados Unidos y su contrincante, y Meryl Streep como Eleanor Shaw, senadora y la manipuladora madre de Raymond Shaw.
- [it] The Manchurian Candidate (film 2004)

[ru] Маньчжурский кандидат (фильм, 2004)

«Маньчжурский кандидат» (англ. The Manchurian Candidate) — американский триллер, снятый режиссёром Джонатаном Демми в 2004 году. Экранизация романа Ричарда Кондона.



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