Il soggetto del film, diretto da Boyle con la collaborazione della regista indiana Loveleen Tandan, è tratto dal romanzo di Vikas Swarup Le dodici domande. Slumdog Millionaire ("Milionario pezzente" è una possibile traduzione del titolo originario) ha ottenuto 10 candidature all'Oscar 2009, aggiudicandosi 8 statuette, tra cui miglior film e miglior regista.
Trama
Jamal Malik, un diciottenne musulmano cresciuto nelle baraccopoli di Mumbai, sta partecipando come concorrente alla versione hindi del quiz televisivo Chi vuol essere milionario?. La tensione in studio è palpabile e, davanti a un pubblico incredulo, il giovane risponde a tutte le domande arrivando all'ultima decisiva, che potrebbe valergli il premio di venti milioni di rupie (circa 250 000euro), una vera fortuna per un indiano. In alcuni fuori onda si vede che il conduttore Prem Kumar, avendo preso in antipatia il ragazzo, tenta di dissuaderlo dal continuare la partita ricorrendo anche a stratagemmi, come suggerirgli una risposta sbagliata (della quale Jamal diffida, scegliendo quella giusta). Il conduttore, anch'egli di umili origini, non si capacita di come un giovane di tale estrazione possa conoscere tutte le risposte. La sirena annuncia il termine della puntata, che riprenderà il giorno seguente, e subito dopo, su indicazione del conduttore convinto di una frode, Jamal è arrestato dalla polizia che lo interroga e lo sottopone nottetempo a tortura.
Da quel momento il ragazzo ripercorre le tappe della sua vita, da quando era un bambino di strada: ogni risposta data in trasmissione, infatti, corrisponde a qualcosa che ha imparato nei momenti cruciali.
Da bambino perde sua madre in un pogrom di integralisti indù. Vagabondando con suo fratello Salim, i due incontrano una bambina di nome Latika, anch'ella senza famiglia; essi danno vita ad una piccola banda che Jamal chiamerà "i Tre Moschettieri". I tre vengono raccolti da Maman, uno sfruttatore che li unisce ad altri orfani, dando loro vitto e alloggio, ed avviandoli all'accattonaggio organizzato. Quando viene deciso che Jamal deve essere accecato per impietosire i passanti, i tre fuggono via dopo aver sfigurato con l'acido uno degli aguzzini. Nel raggiungere un treno in corsa, Latika fatica a tenere il passo e viene perciò abbandonata al suo destino.
I due fratelli vivono di espedienti sui convogli per unirsi qualche anno più tardi a una banda di piccoli ladri e truffatori, a danno dei turisti in visita al Taj Mahal. In seguito tornano a Mumbai perché Jamal vuole ritrovare Latika, ancora nelle mani dello stesso sfruttatore che intende farla prostituire. L'uomo vorrebbe vendicarsi ma Salim, a sorpresa, lo uccide con una pistola, liberando la ragazza. Continuando il loro peregrinare, Salim si reca dal boss mafioso Javed, vantando l'uccisione di Maman. Il capo, soddisfatto, lo affilia assieme alla ragazza allontanando Jamal.
Divenuto adulto, il protagonista trova impiego in un call center a Mumbai. Un giorno, approfittando dell'assenza di un operatore, cerca gli altri due attraverso un terminale con l'elenco degli intestatari di telefonia mobile. Ritrovato Salim, egli apprende della sua scalata nella gang di Javed, il quale a sua volta ha preso Latika come sua amante, detenuta in una gabbia dorata. Jamal promette di portarla via, impegnandosi ad aspettarla ogni giorno in un luogo e ad un'ora precisa. Latika si presenta un giorno all'appuntamento ma Salim se la riprende con la forza per volontà del boss. Jamal non si dà per vinto sicché si convince che per incontrarla deve partecipare al quiz in TV, da lei seguito, e vincere il premio milionario.
Qui finisce il racconto e l'ispettore di polizia, ritenendolo sincero, decide di rilasciarlo, concedendogli di ultimare la partecipazione al telequiz. Tutta l'India lo considera l'eroe del momento. Nel frattempo Salim, pentito del suo operato, decide di far fuggire la ragazza, dandole auto e cellulare nella speranza che ella rincontri Jamal, suscitando l'ira del boss, e riempie di soldi la sua vasca da bagno.
Latika, ferma nel traffico, guarda attraverso un negozio di televisori Jamal che non sa rispondere alla domanda decisiva. Il ragazzo ricorre alla cosiddetta "telefonata a casa", l'ultimo aiuto concesso nel gioco. Il telefono squilla a lungo, il conduttore gli chiede chi abbia chiamato e Jamal gli risponde che si tratta di suo fratello, dato che è l'unico numero che conosce. Latika si ricorda di avere lasciato in auto il telefono che Salim le aveva dato e corre a recuperarlo, rispondendo proprio quando stanno per riattaccare.
Finalmente Latika e Jamal si possono parlare ma anch'ella ignora la risposta, rassicurando tuttavia Jamal di essere in salvo. Dei sicari irrompono nel bagno dove si è trincerato Salim, che uccide il suo boss per poi lasciarsi uccidere dai sicari. Contemporaneamente Jamal sceglie l'opzione "A", ovvero il nome di Aramis, la risposta esatta, vincendo così 20 milioni di rupie e diventando milionario.
Jamal apprende della morte eroica di Salim e raggiunge Latika nel luogo convenuto: i due si giurano amore eterno scambiandosi un bacio appassionato.
Epilogo con una schermata come nella trasmissione, con un elenco di risposte possibili sul destino della vita di ognuno. Si illumina l'opzione come esso sia già scritto.
La colonna sonora è stata composta dal compositore indiano Allah Rakha Rahman e contiene ben due hit: Paper Planes di M.I.A.; Jai Ho cantata dalle Pussycat Dolls con lo stesso Rahman e Zina dei Babylone. Il disco ha vinto il Golden Globe per la migliore colonna sonora originale, il BAFTA alla migliore colonna sonora e due Premi Oscar: uno per la migliore colonna sonora e uno per la migliore canzone, assegnato a Jai Ho.
Distribuzione
Distribuito negli Stati Uniti dalla Fox Searchlight Pictures, nel Regno Unito dalla Pathé e in Italia dalla Lucky Red, il film ha realizzato in Italia un incasso al botteghino di € 8 805 513, negli Stati Uniti di $ 141 319 928 e un totale mondiale di $ 377 910 544.[1]
Riconoscimenti
2009 - Premio Oscar
Miglior film a Christian Colson
Migliore regia a Danny Boyle
Migliore sceneggiatura non originale a Simon Beaufoy
Migliore fotografia a Anthony Dod Mantle
Miglior montaggio a Chris Dickens
Miglior sonoro a Ian Tapp, Richard Pryke e Resul Pookutty
Candidatura per Migliore sceneggiatura non originale a Simon Beaufoy
Candidatura per Miglior montaggio a Chris Dickens
Candidatura per Miglior canzone (Jai Ho) a A. R. Rahman e Gulzar
2009 - David di Donatello
Miglior film dell'Unione Europea a Danny Boyle
2009 - MTV Movie Award
Candidatura per Miglior film
Candidatura per Miglior bacio a Dev Patel e Freida Pinto
Candidatura per Miglior canzone (Jai Ho) a A. R. Rahman
Candidatura per Migliore performance rivelazione maschile a Dev Patel
Candidatura per Miglior performance rivelazione femminile a Freida Pinto
2008 - New York Film Critics Circle Award
Migliore fotografia a Anthony Dod Mantle
Candidatura per Migliore regia a Danny Boyle
2009 - Saturn Award
Candidatura per Miglior film internazionale
Candidatura per Miglior attore emergente a Dev Patel
2008 - International Online Film Critics' Poll
Miglior film a Christian Colson
Migliori dieci film a Danny Boyle
Migliore sceneggiatura non originale a Simon Beaufoy
Migliore fotografia a Anthony Dod Mantle
Candidatura per Miglior regia a Danny Boyle
Candidatura per Migliore scenografia a Chris Dickens
Candidatura per Miglior montaggio a Chris Dickens
Candidatura per Migliore colonna sonora a A. R. Rahman
2010 - International Online Film Critics' Poll
Migliori dieci film del decennio a Danny Boyle
Candidatura per Miglior film del decennio a Christian Colson
2009 - Amanda Award
Miglior film straniero a Danny Boyle e Loveleen Tandan
2009 - American Cinema Editors
Miglior montaggio a Chris Dickens
2009 - American Society of Cinematographers
Migliore fotografia a Anthony Dod Mantle
2009 - Art Directors Guild
Migliore scenografia a Mark Digby, Abhishek Redkar, Arwel Evans, Bhoyar, Manoj N., Shaikh Wahid, Brendan Houghton, Hendway, Praveen Kumar, Giri Sushil Kumar e Michelle Day
2008 - Austin Film Festival
Miglior film a Danny Boyle e Simon Beaufoy
2009 - Awards of the Japanese Academy
Candidatura per Miglior film straniero
2009 - BMI Film & TV Award
Miglior colonna sonora a A. R. Rahman
2009 - Black Reel Award
Miglior attore a Dev Patel
Miglior performance rivelazione a Dev Patel
Miglior soundtrack
Candidatura per Miglior cast
2009 - Boston Society of Film Critics Award
Miglior film
Miglior montaggio a Chris Dickens
2009 - British Independent Film Award
Miglior film britannico indipendente
Migliore regia a Danny Boyle
Miglior promessa a Dev Patel
Candidatura per Migliore sceneggiatura a Simon Beaufoy
Candidatura per Migliore fotografia a Anthony Dod Mantle
Candidatura per Miglior promessa a Ayush Mahesh Khedekar
2009 - British Society of Cinematographers
Candidatura per Migliore fotografia a Anthony Dod Mantle
2008 - Camerimage
Rana d'Oro a Anthony Dod Mantle
2009 - Central Ohio Film Critics Association Award
Migliore regia a Danny Boyle
Migliore sceneggiatura non originale a Simon Beaufoy
2008 - Chicago Film Critics Association Award
Migliore regia a Danny Boyle
Migliore sceneggiatura non originale a Simon Beaufoy
Miglior performance rivelazione a Dev Patel
2008 - Chicago International Film Festival
Audience Choice Award a Danny Boyle
2009 - Chlotrudis Award
Candidatura per Migliore fotografia a Anthony Dod Mantle
2009 - Cinema Audio Society
Miglior sonoro a Resul Pookutty, Ian Tapp e Richard Pryke
2010 - Cinema Brazil Grand Prize
Miglior film straniero a Danny Boyle
2009 - Southeastern Film Critics Association Award
Migliore regia a Danny Boyle
Migliore sceneggiatura non originale a Simon Beaufoy
Candidatura per Miglior film
2010 - Cinema Writers Circle Award
Candidatura per Miglior film straniero
2009 - Costume Designers Guild Award
Migliori costumi a Suttirat Anne Larlarb
2008 - Dallas-Fort Worth Film Critics Association Award
Miglior film
Migliore regia a Danny Boyle
Candidatura per Migliore sceneggiatura a Simon Beafoy
2009 - Directors Guild of America
DGA Award a Danny Boyle, Sanjay Kumar, Raj Acharya, Avani Batra e Sonia Nemawarkar (Assistenti Registi)
2009 - European Film Award
Audience Award a Danny Boyle
Migliore fotografia a Anthony Dod Mantle
Candidatura per Miglior film
Candidatura per Migliore regia a Danny Boyle
Candidatura per Miglior attore protagonista a Dev Patel
Candidatura per Migliore sceneggiatura a Simon Beaufoy
2009 - Evening Standard British Film Awards
Migliore scenografia a Mark Digby
Candidatura per Migliore regia a Danny Boyle
Candidatura per Miglior performance rivelazione a Dev Patel
2009 - Film Critics Circle of Australia Award
Miglior film straniero a Danny Boyle
2008 - Florida Film Critics Circle Award
Miglior film
Migliore regia a Danny Boyle
Migliore sceneggiatura a Simon Beaufoy
2010 - Premio Gaudí
Candidatura per Miglior film europeo a Danny Boyle
2009 - Golden Eagle Award
Miglior film straniero a Danny Boyle
2009 - Grammy Award
Miglior colonna sonora (Album Compilation)
Miglior canzone (Jai Ho) a A. R. Rahman, Tanvi Shah e Gulzar
2009 - Image Award
Miglior film indipendente
Candidatura per Miglior attore non protagonista a Dev Patel
2009 - Nastro d'argento
Migliore regia a Danny Boyle
2009 - London Critics Circle Film Award
Film britannico dell'anno
Regista britannico dell'anno a Danny Boyle
Sceneggiatore dell'anno a Simon Beaufoy
Candidatura per Regista dell'anno a Danny Boyle
Candidatura per Attore dell'anno a Dev Patel
2008 - Los Angeles Film Critics Association Award
Migliore regia a Danny Boyle
Miglior colonna sonora a A. R. Rahman
Candidatura per Migliore fotografia a Anthony Dod Mantle
2009 - Motion Picture Sound Editors
Miglior montaggio sonoro
Candidatura per Miglior montaggio sonoro (Musica) a Niv Adiri
2009 - National Society of Film Critics Award
Migliore fotografia a Anthony Dod Mantle
Candidatura per Migliore regia a Danny Boyle
2009 - Online Film Critics Society Award
Miglior montaggio a Chris Dickens
Candidatura per Miglior film
Candidatura per Migliore regia a Danny Boyle
Candidatura per Miglior rivelazione a Dev Patel
Candidatura per Migliore sceneggiatura non originale a Simon Beaufoy
Candidatura per Migliore fotografia a Anthony Dod Mantle
Candidatura per Miglior colonna sonora a A. R. Rahman
2009 - PGA Award
Miglior produttore dell'anno a Christian Colson
2009 - Palm Springs International Film Festival
Miglior performance rivelazione a Freida Pinto
2008 - Phoenix Film Critics Society Award
Miglior film
Migliore regia a Danny Boyle
Miglior rivelazione a Dev Patel
Miglior rivelazione maschile a Ayush Mahesh Khedekar
Migliore sceneggiatura non originale a Simon Beaufoy
Miglior montaggio a Chris Dickens
2010 - Robert Festival
Miglior film straniero a Danny Boyle
2009 - Rotterdam International Film Festival
Premio del pubblico a Danny Boyle e Loveleen Tandan
2008 - San Diego Film Critics Society Award
Miglior film
Migliore regia a Danny Boyle
Migliore sceneggiatura non originale a Simon Beaufoy
Migliore fotografia a Anthony Dod Mantle
Miglior montaggio a Chris Dickens
Miglior colonna sonora a A. R. Rahman
2009 - St. Louis International Film Festival
Miglior film a Danny Boyle
2009 - Teen Choice Award
Candidatura per Miglior film
Candidatura per Miglior attore a Dev Patel
Candidatura per Miglior attrice a Freida Pinto
Candidatura per Miglior attore debuttante a Dev Patel
Candidatura per Miglior attrice debuttante a Freida Pinto
Candidatura per Miglior bacio a Dev Patel e Freida Pinto
2008 - Toronto International Film Festival
People's Choice Award a Danny Boyle
2009 - USC Scripter Award
Migliore sceneggiatura a Simon Beaufoy e Vikas Swarup (Autore)
2009 - Vancouver Film Critics Circle
Candidatura per Migliore regia a Danny Boyle
2008 - Washington DC Area Film Critics Association Award
Miglior film
Migliore regia a Danny Boyle
Miglior rivelazione a Dev Patel
Migliore sceneggiatura non originale a Simon Beaufoy
2009 - World Soundtrack Award
Miglior canzone (Jai Ho) a A.R. Rahman, Gulzar, Tanvi Shah, Sukhwinder Singh, Mahalakshmi e Vijay Prakash
Candidatura per Colonna sonora dell'anno a A. R. Rahman
Candidatura per Miglior canzone (O Saya)a A. R. Rahman e Maya Arulpragasam
2009 - Writers Guild of America
WGA Award a Simon Beaufoy
2009 - Young Artist Award
Miglior cast giovanile
Casi mediatici
Demolizione delle case degli attori
Nel maggio 2009, nonostante la notorietà e i premi, le case delle famiglie di due degli attori bambini, Azharuddin Mohammed Ismail nel ruolo di Salim e Rubina Ali interprete di Latika, furono demolite dalle autorità indiane senza alcun preavviso. Nel corso della demolizione il ragazzo e il padre della ragazza furono malmenati dalla polizia.[2][3][4]
Errore di traduzione della versione italiana per le sale
La sequenza drammatica del pogrom vede gli indù gridare: «They are muslims, get them!» («Sono musulmani, prendeteli!»), frase tradotta impropriamente come «Sono musulmani, scappiamo!», inducendo gli spettatori a ritenere un diverso credo religioso degli assalitori e delle vittime[5]. L'incongruenza si palesa successivamente nei riti dei protagonisti, tipicamente musulmani.[6][7]
La casa di distribuzione Lucky Red, in seguito alla protesta dell'Unione delle Comunità Islamiche (Ucoi), ha porto le doverose scuse ufficiali, correggendo i dialoghi per la versione in DVD.[8] La versione trasmessa dalle principali reti televisive in lingua italiana riporta la frase corretta.
Note
(EN) The Millionaire, su boxofficemojo.com. URL consultato il 19-02-17.
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