The Punisher è un film del 2004 diretto da Jonathan Hensleigh. Il film è l'adattamento del personaggio dei fumetti della Marvel Comics il Punitore. La trama del film è liberamente ispirata alla saga Bentornato, Frank di Garth Ennis e Steve Dillon e alla miniserie Punisher: Year One, omaggiata anche nella targa dell'auto del protagonista.
Frank Castle, agente dell'FBI ed ex operativo delle United States Army Special Forces, è felicemente sposato, ha un figlio, una casa e un lavoro. Nella sua ultima missione sotto copertura muore il figlio di un importante e spietato boss d'affari di Tampa (Florida) di nome Howard Saint. Scoperto il nome di colui che ritiene responsabile della morte del figlio, Saint invia i suoi uomini migliori ad una riunione di famiglia dei Castle a Porto Rico. Gli uomini eseguono gli ordini e tutta la famiglia di Frank, compresa la moglie Maria ed il figlio Will, vengono uccisi.
Sopravvissuto malgrado gravi ferite, Frank torna a Tampa con una t-shirt raffigurante un teschio indosso regalatagli dal figlio e, approfittando di essere creduto morto, inizia una missione personale che lo porterà alla ricerca e all'uccisione dei responsabili di quel massacro.
Informato del ritorno di Castle, Howard Saint gli scaglia contro due sicari: Harry Heck e l'imponente Russo. Aiutato da una talpa di nome Micky Duka e dai suoi strampalati vicini di casa, la dolce Joan, Mr. Bumpo e Spacker Dave, Castle concluderà la sua missione punitiva. Nonostante abbia ottenuto i suoi obiettivi, deciderà di allargare il suo raggio d'azione e di continuare la sua missione contro chiunque faccia del male ad altri: è diventato il Punitore.
Produzione
Inizialmente la sceneggiatura prevedeva anche i personaggi di Microchip, che non piaceva al regista, e Mosaico: entrambi sono stati eliminati dallo script.[1]
Il film si discosta abbastanza dal materiale originale: l'azione viene spostata, ad esempio, da New York a Tampa City;
nel fumetto Frank Castle ha due bambini mentre nel film ne ha uno solo ed il massacro dei familiari avviene al Central Park di New York ad opera del boss Bruno Costa, non a Porto Rico ad opera dello spietato boss Howard Saint.
Jonathan Hensleigh fu scelto per la regia dell'adattamento del personaggio dei fumetti della Marvel Comics nel 2003. Il regista ebbe a disposizione un budget limitato e solo poche settimane per girare tutta la pellicola; questo lo costrinse a riscrivere più volte la sceneggiatura.[2]
Le riprese si svolsero a Tampa, Florida. Per girare il film il regista e il direttore della fotografia Conrad W. Hall visionarono numerosi film quali Il buono, il brutto, il cattivo, Il padrino, Gangster Story, Getaway, il rapinatore solitario e la serie dell'Ispettore Callaghan;[3] in un'intervista, inoltre, il regista dichiarò di aver omaggiato nella pellicola l'Otello di William Shakespeare e il film Interceptor di George Miller.[4]
La trama del film è liberamente ispirata principalmente alla miniserie Punisher: Year One e alla saga Bentornato, Frank scritta da Garth Ennis e disegnata da Steve Dillon:
«C'erano due fumetti, uno in particolare. Il primo era Punisher: Year One. Era una miniserie di quattro numeri che uscì tra il 1994 e il 1995. Ha questi disegni fantastici e la raccomando caldamente. Ho preso alcune parti della trama. La trama era troppo intricata e sarebbe stato un film d'azione di quattro ore, un film tipo Via col vento. Questo è quanto, e sono stato influenzato tanto anche dalla saga Bentornato, Frank di Garth Ennis. È da lì che ho preso l'appartamento diroccato, i personaggi di Spacker Dave, Joan "The Mouse", Mr. Bumpo e il Russo.[5]»
Il regista decise anche di eliminare dalla sceneggiatura i personaggi di Microchip e il villain Mosaico:
«Ci sono un paio di anni del fumetto che ho deciso di non percorrere. Microchip, il furgone da combattimento, tutta quella roba troppo hi-tech; non abbiamo seguito quella strada. Ho ritenuto che fosse troppo complicato, privo dello spirito di questo tipo di vigilante urbano. Il Punisher non va in giro facendo sparire la gente usando quei mezzi che usano tipi come Batman o James Bond; lui usa astuzia e furbizia quanto fa uso di armi e del combattimento fisico.[5]»
Cast
«Ho dovuto pormi delle domande intellettuali del tipo: "fino a che punto commettere dei reati contro una persona diventa così inconcepibile, così odioso, che anche una persona che non crede nel vigilantismo può ricorrere al vigilantismo in un modo più giusto?". Questa era l'equazione, secondo me. Ho detto alla Marvel che non volevo fare una storia di vendetta ma la madre di tutte le storie sulla vendetta. [...] Gli eventi che hanno dato origine al vigilantismo di Frank Castle non provengono dal fumetto. Ho inventato un mucchio di cose. L'ho reso molto peggio.[6]»
Tom Jane è Frank Castle/Punisher: un poliziotto a cui è stata uccisa la sua intera famiglia. Diventerà un violento e spietato vigilante.
John Travolta è Howard Saint: il boss mafioso che decide di sterminare la famiglia di Castle.
Laura Harring è Livia Saint: la moglie di Howard. La vera mandante dello sterminio della famiglia di Castle
Will Patton è Quentin Glass: braccio destro e migliore amico di Howard Saint, è omosessuale.
Rebecca Romijn è Joan: vicina di casa di Frank, è segretamente innamorata di lui.
John Pinette è Mr. Bumpo: vicino di casa di Frank.
Ben Foster è Spacker Dave: vicino di casa di Frank, è ricoperto di piercing.
James Carpinello è Robert "Bobby" e John Saint: i figli di Howard Saint.
Eddie Jamison è Micky Duka: al servizio di Howard Saint, aiuta di nascosto Frank Castle.
Samantha Mathis è Maria Castle: la moglie di Frank, viene brutalmente uccisa.
Russell Andrews è James "Jimmy" Weeks: poliziotto ex-partner di Frank Castle.
Kevin Nash è il Russo: sicario invincibile mandato da Howard Saint contro Punisher.
Roy Scheider è Frank Castle Sr.: il padre di Frank, viene brutalmente ucciso.
Mark Collie è Harry Heck: sicario mandato da Howard Saint contro Frank Castle, suona la chitarra.
Marcus Johns è Will Castle: il figlio di Frank, viene brutalmente ucciso.
Veryl Jones è Candelaria: l'abitante dell'isola che aiuta Frank a rimettersi.
Eduardo Yáñez è Mike Toro: socio in affari di Howard Saint.
Omar Avila è Joe Toro: socio in affari di Howard Saint.
Colonna sonora
The Punisher: The Album
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La colonna sonora del film, intitolata The Punisher: The Album, è stata pubblicata il 23 marzo 2004 dalla Wind-up Records.[7]
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Lo score del film, invece, è stato composto da Carlo Siliotto.
Tracce
The Punisher
Otto Krieg
Unusual Resurrection
Moving
I Can't Believe I'm Home
His Whole Family
The Massacre
Death And Resurrection Of Frank Castle
God's Gonna Sit This One Out
Ice Lolly And Meat
You're Gonna Help Me
Entering The Fort
About Your Family / Setting a Trap
A Bomb For John Saint
Good Memories Can Save Your Life
The Thugs
The Torture
Elevator and Headache
A New Family / Joan's Suffering
Quentin's Glass Home
Killing a Best Friend
You Don't Understand... End of a Dark Lady
She Took the Train / Punishment
The Arrow
Both Of Them
The Skull
Castle's Loneliness
Call Me ‘The Punisher’
Jealous One - J.C. Loader
La donna è mobile - Giuseppe Verdi
Edizioni home video
Copertina dell'adattamento a fumetti del film
Il DVD del film è stato distribuito il 7 settembre 2004,[8] mentre in Italia è uscito nel dicembre dello stesso anno[9]. Distribuito dalla Sony Pictures, il film è stato presentato sul mercato con i seguenti contenuti speciali:
Commento audio del regista Jonathan Hensleigh al film;
Scene eliminate con commento opzionale del regista;
Negli Stati Uniti è stata distribuita anche una versione extended cut che presenta il film in versione estesa con scene mai viste al cinema:[10]
la prima scena è ambientata a Kuwait City durante la prima Guerra del Golfo; Castle è nelle Forze Speciali con Jimmy Weeks, molto prima che i due finissero all'FBI; dopo una battaglia, un maggiore vuole giustiziare dei prigionieri di guerra iracheni, ma il sergente Castle glielo impedisce; un soldato iracheno afferra il maggiore innescando una granata, e Jimmy tira indietro Frank appena in tempo; Frank lo ringrazia di avergli salvato la vita, e Jimmy gli consiglia di non sprecarla.
La seconda scena si svolge nel casinò dei fratelli Toro, quando Howard Saint costringe a parlare Jimmy Weeks, indebitato nei confronti dei Toro.
Nella terza scena Frank Castle sorprende Weeks a casa, dopo aver scoperto che lo ha venduto; dopo un dialogo tra i due a pistole spianate, Castle gli afferra la canna della pistola e la punta verso il suo volto incitandolo a premere il grilletto.
Sequel, reboot e videogiochi
Nonostante i modesti incassi ai botteghini,[11][12] la Lions Gate Entertainment mise in cantiere un seguito chiamato The Punisher 2 basato sulle buone vendite del DVD.[13] Il regista Jonathan Hensleigh si disse pronto a tornare,[14] mentre Thomas Jane dichiarò che la nemesi del film sarebbe stato Mosaico.[15] Jonathan Hensleigh scrisse la sceneggiatura ma il progetto fu rimandato per tre anni. John Dahl fu approcciato per la regia del seguito ma, non amando lo script, decise di rinunciare.[16][17] Successivamente Thomas Jane abbandonò il progetto, costringendo lo studio a riavviare il franchise con nuovi attori e nuovo regista.
Nel 2004 uscì un videogioco intitolato Il Punitore per telefoni cellulari, il quale fu convertito l'anno seguente per PlayStation 2, Xbox e Windows[18]. Il titolo presenta una misto tra la trama della pellicola e quella di alcuni numeri del fumetto originale.
Il reboot del film, titolato Punisher - Zona di guerra, è stato diretto da Lexi Alexander ed interpretato da Ray Stevenson. È uscito nel 2008 in USA e nel 2009 in DVD in Italia.
Nel 2012 l'attore Thomas Jane produce un cortometraggio indipendente dal titolo Dirty Laundry, dove torna nei panni di Frank Castle.[19]
Dal film è stato tratto anche un videogame (The Punisher) prodotto e sviluppato dalla THQ e dalla Marvel, in cui il protagonista ha la voce di Thomas Jane.
(EN) Adaptation The Punisher, su writingstudio.co.za, The Writing Studio. URL consultato il 10 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2011).
DVD The Punisher, su mymovies.it, MYmovies. URL consultato il 14 luglio 2011.
(EN) DVD Review: The Punisher (Extended Cut), su monstersandcritics.com, 27 novembre 2006. URL consultato il 14 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 20 agosto 2011).
(EN) The Punisher, su boxofficemojo.com, Box Office Mojo. URL consultato il 14 luglio 2011.
Dolce è la vendetta, su fantasymagazine.it, 20 aprile 2004. URL consultato il 14 luglio 2011.
(EN) Jessica Barnes, John Dahl Says 'Punisher 2' Script Not That Good, su blog.moviefone.com, Moviefone.com, 15 giugno 2007. URL consultato il 14 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2011).
(EN) William Keck, John Dahl is NOT directing PUNISHER 2, su collider.com, 11 giugno 2007. URL consultato il 14 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2011).
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