Nel 2007 l'AFI lo ha inserito all'ottantanovesimo posto nella classifica dei migliori cento film americani di tutti i tempi.[1] Con 672.806.292 dollari è stato uno dei più grandi incassi della storia del cinema, nonché il film horror dal maggior successo di sempre al botteghino fino al 2017, quando è stato superato da It.[2]
Trama
Il dottor Malcolm Crowe, psicologo infantile, torna a casa con la moglie dopo una serata di gala nella quale è stato insignito di un riconoscimento per il suo meritorio operato con i bambini. Ad attenderli c'è però un uomo armato in evidente stato confusionale che da bambino fu un suo paziente e che ora gli rimprovera di non averlo guarito dai suoi disturbi e dalle sue allucinazioni; spara dunque al dottore allo stomaco e poi si toglie la vita.
Otto mesi più tardi, il dottor Crowe, non più l'uomo di successo pieno di sicurezze per sé e per gli altri, ha un nuovo caso, del tutto simile a quello d'inizio film che gli ha cambiato la vita. Cole è un bambino assai sensibile di 9 anni e c'è qualcosa che lo terrorizza e che non riesce ad esorcizzare, nonostante razionalmente si sforzi di farlo e che si rifugia spesso in chiesa. Nonostante Crowe provi ad aiutarlo, alle difficoltà oggettive del caso si aggiungono i suoi problemi, primo fra tutti l'allontanamento dalla moglie che ora sembra ignorarlo lasciandolo ancora più solo e in crisi. Il caso del piccolo Cole lo spinge però a impegnarsi a curare le sofferenze del bambino anche per poter riacquisire fiducia in sé. Lo stesso Cole gli dà una prima iniezione di fiducia confessandogli il suo vero segretissimo problema: ha la capacità di vedere i morti.
Dopo un iniziale sconcerto, Crowe trova la chiave per aiutare a superare il terrore che inevitabilmente attanaglia il bambino, costantemente circondato da anime vaganti che vede e parlano solo con lui (la chiesa è l'unico luogo in cui non possono seguirlo). Lo convince che se ha questa capacità, è perché a lui è riservato un compito delicato che ha a che fare con le stesse anime, evidentemente in cerca di un aiuto per sistemare qualcosa lasciato incompleto su questa terra. Seguendo questa idea, Cole entra quindi in contatto con l'anima della piccola Kyra e scopre tramite lei le prove che sua madre l'ha uccisa avvelenandola all'insaputa di tutti. Rivelata la cosa al padre di Kyra, Cole sente di aver dato un senso ai suoi poteri che ora non lo terrorizzano più, parlando anche con la sorella minore della bambina.
Sentendosi in dovere di rivelare tutto alla madre, che è preoccupata e si sente incapace di aiutare suo figlio come vorrebbe, Cole svela a sua madre il suo potere e le dà come prova tangibile un messaggio della nonna morta, la madre di lei, che si scusa di un peccato di orgoglio mai confessatole. La mamma doppiamente commossa riabbraccia suo figlio che ora è felice di condividere il dramma che è costretto a vivere, anche perché vede che sono state acquisite le capacità per affrontarlo e forse superarlo.
Ottenuto il successo sperato, Crowe ora va ad affrontare sua moglie. Entra in casa e la trova addormentata sul divano mentre dalla TV accesa un filmino del loro matrimonio illumina la stanza buia. E mentre le parla, ripercorre le cose dette da Cole e si rende conto di essere egli stesso uno dei morti vaganti messi in contatto con il bambino (unica persona con cui ha comunicato per tutto il film dopo la scena iniziale) e ancora alla ricerca di qualcosa. Prima di poter riposare in pace, infatti, doveva dare prova delle sue capacità di psicologo, non per riscattarsi professionalmente, ma per salvare un bambino con allucinazioni da un'esistenza impossibile che con ogni probabilità l'avrebbe portato alla follia.
Personaggi
Malcolm Crowe (Bruce Willis) è il protagonista del film. All'inizio della pellicola viene ferito da Vincent, un suo ex paziente a cui non curò fin in fondo la sua malattia. Dopo il tragico incidente Malcolm ritorna a fare lo psicologo, ma sua moglie è sempre più distante e lo tratta come un fantasma. Diventa psicologo personale di Cole, un bambino ossessionato dalla visione di fantasmi di persone decedute: l'uomo riesce a dargli fiducia ed a usare le sue visioni come un potere. Una notte, consola sua moglie in lacrime davanti al video del loro matrimonio, e rielaborando le parole di Cole capisce che Vincent lo aveva in realtà ucciso, e quindi di essere da sempre uno dei fantasmi visti da Cole.
Cole Sear (Haley Joel Osment) è il co-protagonista del film, ha 9 anni e può vedere e parlare personalmente con persone decedute. Timido e diffidente, saprà aprirsi al dottor Crowe e poi anche a sua madre.
Lynn Sear (Toni Collette) è la madre di Cole. Ignara del segreto di Cole, lo scoprirà alla fine del film rimanendo commossa.
Anna Crowe (Olivia Williams) è la moglie di Malcolm. Dopo la morte del marito inizia a vivere in solitudine, ma poi conosce un uomo; Malcom è molto geloso e si domanda come mai la moglie non riesca a sentirlo. Lo sconforto di Anna è prolungato dalla perdita del marito, il quale cercherà invano di comunicare con lei.
Vincent Grey (Donnie Wahlberg) fu un paziente del dottor Crowe. Rimproverando Malcolm di non averlo curato correttamente, spara al dottore e poi si suicida.
Cameo
M. Night Shyamalan appare nel film nella parte di un dottore denominato Dr. Hill. Il dottore non viene chiamato per nome, ma compare il suo nome nei titoli di coda e lo si può leggere sul cartellino attaccato al camice.
Distribuzione
Il film è uscito nelle sale statunitensi il 6 agosto 1999 e nelle sale italiane il 29 ottobre 1999.
Accoglienza
Incassi
Prodotto con un budget di 40 milioni di dollari,[3] il film debuttò al primo posto del botteghino nordamericano con un incasso di oltre 26 milioni nel suo primo weekend.[3] Divenne un successo finanziario, incassando 293.506.292 nei soli Stati Uniti e 379.300.000 all'estero, per un totale di 672.806.292 in tutto il mondo.[3] Fu il secondo più alto incasso dell'anno dopo Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma.[4]
Critica
Il film fu accolto ottimamente dalla critica. Il sito Rotten Tomatoes gli ha dato una valutazione pari a 85% basandosi su 150 recensioni, con un punteggio medio di 7.6/10. Il consenso recita: "Il sesto senso di M. Night Shyamalan è una tortuosa storia di fantasmi con lo stile di una classica pellicola hollywoodiana, ma tutti i brividi di un moderno film horror".[5] Su Metacritic ha invece un punteggio di 64 basato su 35 recensioni.[6]
Riconoscimenti
2000 - Premio Oscar
Candidatura come Miglior film a Frank Marshall, Kathleen Kennedy e Barry Mendel
Candidatura come Migliore regia a M. Night Shyamalan
Candidatura come Miglior attore non protagonista a Haley Joel Osment
Candidatura come Miglior attrice non protagonista a Toni Collette
Candidatura come Migliore sceneggiatura originale a M. Night Shyamalan
Candidatura come Miglior montaggio a Andrew Mondshein
2000 - Golden Globe
Candidatura come Miglior attore non protagonista a Haley Joel Osment
Candidatura come Migliore sceneggiatura a M. Night Shyamalan
2000 - Premio BAFTA
Candidatura come Miglior film
Candidatura come Migliore regia a M. Night Shyamalan
Candidatura come Migliore sceneggiatura originale a M. Night Shyamalan
Candidatura come Miglior montaggio a Andrew Mondshein
2000 - Screen Actors Guild Award
Candidatura come Miglior attore non protagonista a Haley Joel Osment
1999 - Chicago Film Critics Association Award
Candidatura come Miglior attore non protagonista a Haley Joel Osment
Candidatura come Miglior performance rivelazione a Haley Joel Osment
Candidatura come Migliore sceneggiatura originale a M. Night Shyamalan
2000 - Empire Award
Migliore regia a M. Night Shyamalan
2000 - Kansas City Film Critics Circle Award
Miglior attore non protagonista a Haley Joel Osment
2000 - MTV Movie Award
Miglior performance rivelazione maschile a Haley Joel Osment
Candidatura come Miglior film
Candidatura come Miglior performance maschile a Bruce Willis
Candidatura come Miglior coppia a Bruce Willis e Haley Joel Osment
1999 - Satellite Award
Migliore sceneggiatura originale a M. Night Shyamalan
Miglior montaggio a Andrew Mondshein
Candidatura come Miglior attrice non protagonista in un film drammatico a Toni Collette
Candidatura come Miglior sonoro a Allan Byer e Michael Kirchberger
2000 - Saturn Award
Miglior film horror
Miglior attore emergente a Haley Joel Osment
Candidatura come Miglior attore protagonista a Bruce Willis
Candidatura come Migliore sceneggiatura a M. Night Shyamalan
2000 - Premio Amanda
Candidatura come Miglior film straniero a M. Night Shyamalan
2000 - Awards of the Japanese Academy
Miglior film straniero
2000 - Blockbuster Entertainment Award
Miglior attore in un film di suspense a Bruce Willis
Miglior attrice non protagonista in un film di suspense a Toni Collette
Miglior attore esordiente a Haley Joel Osment
2000 - Bogey Award
Bogey Award in Oro
1999 - Boston Society of Film Critics Awards
Candidatura come Miglior attore non protagonista a Haley Joel Osment
2000 - Premio Bram Stoker
Migliore sceneggiatura a M. Night Shyamalan
2000 - Critics' Choice Movie Award
Miglior giovane interprete a Haley Joel Osment
Candidatura come Miglior film
2000 - Premio Hugo
Candidatura come Miglior rappresentazione drammatica a M. Night Shyamalan
1999 - Las Vegas Film Critics Society Award
Miglior giovane attore a Haley Joel Osment
Miglior performance rivelazione a Haley Joel Osment
Miglior attore non protagonista a Haley Joel Osment
Candidatura come Migliore sceneggiatura a M. Night Shyamalan
2000 - Southeastern Film Critics Association Award
Miglior attore non protagonista a Haley Joel Osment
2000 - Eddie Award
Candidatura come Miglior montaggio in un film drammatico a Andrew Mondshein
2000 - American Society of Cinematographers
Candidatura come Migliore fotografia a Tak Fujimoto
2000 - ASCAP Award
Top Box Office Films a James Newton Howard
2000 - AACTA Award
Candidatura come Miglior film straniero a Frank Marshall, Kathleen Kennedy e Barry Mendel
2000 - Artios Award
Candidatura come Miglior casting per un film drammatico a Avy Kaufman
2000 - Dallas-Fort Worth Film Critics Association Award
Miglior attore non protagonista a Haley Joel Osment
2000 - DGA Award
Candidatura come Miglior regia a M. Night Shyamalan
2001 - Film Critics Circle of Australia Award
Candidatura come Miglior film straniero
2000 - Golden Reel Award
Candidatura come Miglior montaggio sonoro (Dialoghi ADR) a Michael Kirchberger, Becky Sullivan, David A. Cohen e Kenton Jakub
2000 - National Society of Film Critics Award
Candidatura come Miglior attore non protagonista a Haley Joel Osment
2000 - People's Choice Award
Miglior film
Miglior film drammatico
2000 - Premio Nebula
Miglior sceneggiatura a M. Night Shyamalan
2000 - Teen Choice Award
Miglior film drammatico
Miglior performance rivelazione a Haley Joel Osment
Candidatura come Miglior personaggio sordido a Trevor Morgan
2000 - WGA Award
Candidatura come Miglior sceneggiatura originale a M. Night Shyamalan
2000 - Young Artist Award
Miglior giovane attore a Haley Joel Osment
La più celebre battuta del film ("Vedo la gente morta", "I see dead people" in lingua originale) è stata inserita nel 2005 nella lista delle migliori citazioni cinematografiche di tutti i tempi stilata dall'American Film Institute, nella quale figura al 44º posto[7].
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