Tre colori - Film blu (Trois couleurs: Bleu) è un film del 1993 diretto da Krzysztof Kieślowski; il primo della trilogia che il regista polacco ha dedicato ai tre colori della bandiera francese e, di conseguenza, al motto della rivoluzione francese, "Liberté, Égalité, Fraternité".
Parigi. Julie, moglie del celebre compositore Patrice de Courcy, è l'unica sopravvissuta all'incidente d'auto che ha visto coinvolti anche il marito e la figlia di sette anni. Mentre è ancora ricoverata in ospedale, il suo primo pensiero è di farla finita, ingoiando una intera manciata di pillole rubate dalla farmacia del reparto: non porta a compimento i suoi propositi, ma da quel momento in poi i suoi sforzi sono tutti rivolti a compiere una sorta di suicidio mentale, dissociarsi da tutte le memorie del passato e far tabula rasa di tutti i ricordi. Si spinge fino a distruggere il manoscritto dell'ultimo lavoro del marito, una composizione scritta per la celebrazione dell'Unione europea. Malgrado il suo desiderio di affondare nel nulla, il semplice fatto di esistere la costringe a confrontarsi con il suo passato e con la vita che, intorno a lei, continua. Lungo la strada si occupa di Lucille, una spogliarellista che vive al piano di sotto. Alla fine collabora con Olivier, l'ultimo collaboratore del marito, di cui finirà per accettare l'amore, e offre la casa all'amante del marito, che ne porta in grembo il figlio.
Curiosità
Questa sezione contiene «curiosità» da riorganizzare.
La marcia funebre che viene suonata al funerale del marito e della figlia di Julie è la stessa che è stata eseguita al funerale di Kieślowski.[1]
Il finale del film è stato omaggiato da Richard Kelly in una delle scene conclusive di Donnie Darko.[2]
Riconoscimenti
1993 – Mostra del cinema di Venezia
Leone d'oro a Krzysztof Kieślowski
Migliore interpretazione femminile a Juliette Binoche
1994 – Premio César
Migliore attrice protagonista a Juliette Binoche
Miglior montaggio a Jacques Witta
Miglior sonoro a Jean-Claude Laureux e William Flageollet
Nomination Miglior film
Nomination Miglior regista a Krzysztof Kieślowski
Nomination Migliore promessa femminile a Florence Pernel
Nomination Migliore sceneggiatura originale o il miglior adattamento a Krzysztof Kieślowski e Krzysztof Piesiewicz
Nomination Migliore fotografia a Sławomir Idziak
Nomination Miglior musica a Zbigniew Preisner
1994 – Golden Globe
Nomination Migliore attrice in un film drammatico a Juliette Binoche
Nomination Migliore colonna sonora originale a Zbigniew Preisner
Nomination Miglior film straniero (Polonia)
1994 – European Film Award
Nomination Miglior film a Krzysztof Kieślowski
1994 – Premio Goya
Miglior film europeo a Krzysztof Kieślowski
1994 – Chicago International Film Festival
Premio Speciale della Giuria a Krzysztof Kieślowski
Note
Tre Colori: Film Blu, DVD della BIM, intervista a Juliette Binoche.
K. Kieslowski e K.Piesiewicz – Tre colori - Blu, Bianco e Rosso. Trad. di M.Fabbri. Bompiani, 1994, Milano. (sceneggiatura dei film e intervista agli autori)
M. Cardinali – Tre colori: Film Blu di Krzysztof Kieslowski. Spunti per una lettura teologica, Il Pozzo di Giacobbe, 2012, Trapani.
E. Benveniste – Il vocabolario delle istituzioni indoeuropee. Einaudi, 1976, Torino.
Collegamenti esterni
(EN) Tre colori - Film blu, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
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