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Un secchio di sangue (A Bucket of Blood) è un film del 1959 diretto da Roger Corman. È una commedia nera che trae spunto un po' alla lontana da una storia scritta nel 1930 da Charles Belden. Il lavoro di Belden era stato portato per la prima volta sullo schermo da Michael Curtiz nel 1933 con il film La maschera di cera.

Un secchio di sangue
Julian Burton nel recital poetico che apre il film
Titolo originaleA Bucket of Blood
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1959
Durata66 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,85:1
Generecommedia, orrore
RegiaRoger Corman
SceneggiaturaCharles B. Griffith
ProduttoreRoger Corman
Produttore esecutivoSamuel Z. Arkoff e James H. Nicholson (non accreditati)
Casa di produzioneAlta Vista Productions
FotografiaJacques R. Marquette
MontaggioAnthony Carras
MusicheFred Katz
ScenografiaDaniel Haller
CostumiMarjorie Corso (guardaroba)
TruccoBob Mark
Interpreti e personaggi
  • Dick Miller: Walter Paisley
  • Barboura Morris: Carla
  • Antony Carbone: Leonard de Santis
  • Julian Burton: Maxwell H. Brock
  • Ed Nelson: Art Lacroix
  • John Brinkley: Will
  • John Herman Shaner: Oscar
  • Judy Bamber: Alice
  • Myrtle Vail: Mrs. Swickert
  • Bert Convy: Lou Raby
  • Jhean Burton: Naolia
  • Bruno VeSota
  • Lynn Storey: Sylvia

Trama


Walter Paisley fa il cameriere allo Yellow Door, un popolare ritrovo beatnik frequentato dagli artisti. Un recital di poesia tenuto da Maxwell H. Brock colpisce profondamente Walter, che si sente attratto dall'ambiente e, soprattutto, da Carla, una disegnatrice. Ma Maxwell disprezza apertamente l'ingenuo cameriere che depresso, torna a casa, dove, nella sua stanzetta, cerca di modellare la creta per creare pure lui un'opera d'arte. I suoi tentativi vanno a vuoto e, in preda alla rabbia, scaglia il gatto della padrona di casa, uccidendolo. Inorridito, non sa che fare. Poi, per nascondere il misfatto, copre il cadaverino con la creta.

La scultura del gatto
La "scultura" del gatto

Il giorno dopo, presenta allo Yellow Door la sua "opera d'arte". Tutti sono sorpresi e ammirati dalla qualità artistica di quel piccolo capolavoro: Leonard, il proprietario, espone il gatto e gli avventori, la sera, elogiano l'autore. Naolia, una delle clienti, giunge ad offrire un dono a Walter, regalandogli una fiala. Due frequentatori abituali del locale sono due poliziotti sotto copertura, alla ricerca di eventuali pusher. Uno dei due, Lou Raby, segue Walter a casa, dove gli chiede di mostrargli la fiala che è piena di eroina. Sorpreso e confuso quando l'altro gli rivela di essere un poliziotto e fa per arrestarlo, Walter reagisce tirandogli in testa una padella che spacca la testa di Raby.

Allo Yellow Door, intanto, Leonard ha scoperto con raccapriccio che sotto la creta c'è della pelliccia di gatto: il giorno dopo, canzona Walter per il suo "talento" artistico, ma Carla lo difende. Walter allora prende coraggio e annuncia di avere un nuovo lavoro che ha intitolato "L'uomo assassinato". Ovviamente si tratta di Lou, anche lui ricoperto di creta come il gatto. Leonard, pur se titubante, suggerisce al cameriere di creare altre opere così da poter organizzare una mostra.

Walter con la modella Alice
Walter con la modella Alice

Lasciato il lavoro di cameriere, Walter diventa anche lui uno dei clienti del locale, aggregandosi alla brigata degli artisti. Un giorno Alice, una modella rimasta assente per qualche tempo, torna allo Yellow Door e tratta con sufficienza Walter, che per lei è solo un aiuto cameriere. Lui si offende ma poi la segue, chiedendole di fare la modella per lui. La donna accetta. Quando però si reca a casa di Walter, quest'ultimo la strangola con una sciarpa. Anche lei finisce per diventare una delle sue statue che saranno esposte alla mostra.

Maxwell, il giorno dopo, ammira il nuovo lavoro e lo omaggia con una poesia. Dopo una notte di bagordi, ubriaco, Walter è preso dalla tristezza e dal timore che la sua popolarità potrebbe finire da un momento all'altro. Vedendo in una segheria un uomo che sta tagliando del legno, lo aggredisce e gli taglia la testa con una grande sega circolare. Quando porta il suo nuovo lavoro a Leonard, questo lo supplica di non portargli più niente.

La sera della mostra, Carla gli confessa che, pur ammirando il suo talento, lei non è innamorata di lui. Walter è amareggiato per il rifiuto e chiede alla donna se è disposta a fargli da modella. Anche se tutti i critici intervenuti lodano le sue opere, Walter pensa ad altro. Carla, intanto, guardando con attenzione la statua di Alice, scopre un dito umano che affiora dalla creta. Inorridita, affronta l'uomo che si difende citando la poesia di Maxwell e dicendole di aver dato l'immortalità a delle persone altrimenti senza valore. Altri invitati si rendono conto che quelle non sono sculture ma cadaveri. Walter, che ormai sente le voci delle sue vittime, fugge spaventato, rifugiandosi a casa. Qui, verrà ritrovato dai suoi inseguitori, impiccato per disperazione.


Produzione


Il film fu prodotto dalla Alta Vista Productions con il titolo di lavorazione The Living Dead.


Distribuzione


Distribuito dall'American International Pictures (AIP), il film uscì nelle sale USA il 21 ottobre 1959. Nel 1962, fu distribuito anche nella Germania Ovest (16 febbraio) e in Austria (giugno)[1].

È stato pubblicato diverse volte in VHS e in DVD sia negli Stati Uniti sia sul mercato internazionale[2].

La pellicola è entrata nel pubblico dominio negli Stati Uniti.


Note


  1. IMDb release info
  2. IMDb company credits

Altri progetti



Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 229023747 · BNE (ES) XX5119025 (data)
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[en] A Bucket of Blood

A Bucket of Blood is a 1959 American comedy horror film directed by Roger Corman. It starred Dick Miller and was set in West Coast beatnik culture of the late 1950s. The film, produced on a $50,000 budget, was shot in five days[2] and shares many of the low-budget filmmaking aesthetics commonly associated with Corman's work.[4] Written by Charles B. Griffith, the film is a dark comic satire[2][5] about a dimwitted, impressionable young busboy at a Bohemian café who is acclaimed as a brilliant sculptor when he accidentally kills his landlady's cat and covers its body in clay to hide the evidence. When he is pressured to create similar work, he becomes a serial murderer.[6]
- [it] Un secchio di sangue

[ru] Бадья крови

«Бадья крови» или «Ведро крови» (англ. A Bucket of blood) — американский комедийный триллер режиссёра Роджера Кормана.



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