Uomini veri (The Right Stuff), meglio noto come The Right Stuff - Uomini veri, è un film del 1983 diretto da Philip Kaufman, tratto dal libro di Tom Wolfe La stoffa giusta (The Right Stuff), uscito nel 1979. La trama si concentra intorno all'evoluzione tecnologica della NASA[1], grazie alla quale alcuni piloti collaudatori ed astronauti americani poterono compiere notevoli imprese come il superamento del muro del suono[2] e il primo progetto di esplorazione spaziale americano, il programma Mercury[3].
Disambiguazione – Se stai cercando la serie televisiva di Disney+ del 2020, vedi The Right Stuff - Uomini veri.
Nel 1947, nella base aeronautica "Edwards",[4] in California, vengono testati segretamente aerei in grado di volare a velocità supersonica.[5] Dopo che molti piloti collaudatori[6] sono morti nel tentativo di superare il cosiddetto "muro del suono", un ex asso dell'aviazione militare e famoso pilota collaudatore americano, Charles "Chuck" Yeager,[7] si offre di pilotare un Bell X-1[8], il primo Aereo X ad essere testato dalla United States Air Force. Tempo dopo, Chuck riesce nell'impresa e diventa così il primo pilota a conquistare il tanto ambito record del superamento della barriera del suono. Nella base aerea si aggiungono sempre più piloti in cerca di fama e desiderosi di migliorare le proprie capacità di volo.
I sette astronauti del progetto Mercury
Anni dopo, nel 1957, emerge un problema per l'aeronautica americana: il lancio del satellite russo Sputnik 1. Nel 1961 il riuscito lancio dell'astronave Vostok 1, con a bordo Jurij Gagarin, il primo uomo ad orbitare nello spazio, crea molto scalpore negli Stati Uniti. John Kennedy inizia così una sfida non solo politica ma anche tecnologica. Per i sette piloti selezionati per volare nello spazio si tratta di una sfida personale; le loro vite sono schiacciate fra durissimi addestramenti[9] e la pressione della stampa che li osanna e ne fa dei veri e propri eroi nazionali, perfetta incarnazione della nuova frontiera americana:
La determinazione e lo spirito di squadra alla fine prevalgono e fanno sì che i sette astronauti, oltre a superare molti pericoli, mantengano il loro ruolo di piloti e di uomini e non solo quello di cavie da esperimento, come era stato per gli animali sacrificati nello spazio[17]. Parallelamente Yeager, frustrato per non essere stato considerato idoneo al programma spaziale, si lancia in sfide aeronautiche sempre più audaci, considerandosi un vero pilota collaudatore e non appunto una cavia da laboratorio.
Durante un volo con uno degli aerei più nuovi e veloci dell'epoca, un Lockheed F-104 Starfighter, Yeager ha un incidente ed è costretto a lanciarsi col paracadute. L'aereo è distrutto, ma nonostante lo schianto e le ustioni Yeager riesce a salvarsi e a dimostrare di avere anche lui il vero talento del pilota, la stoffa giusta. Il film si conclude con il volo di Gordon Cooper, che con la missione Mercury-Atlas 9 compie ben 22 orbite della Terra, stabilendo un nuovo record. Cooper è stato l'ultimo astronauta statunitense a volare in solitaria.
Produzione
Nel film è presente un cameo di Chuck Yeager, che interpreta Fred, il proprietario del locale "Pancho's".
Riconoscimenti
1984 - Premio Oscar
Miglior montaggio a Glenn Farr, Lisa Fruchtman, Stephen A. Rotter, Douglas Stewart e Tom Rolf
Miglior sonoro a Mark Berger, Thomas Scott, Randy Thom e David MacMillan
Miglior montaggio sonoro a Jay Boekelheide
Miglior colonna sonora a Bill Conti
NominationMiglior film a Irwin Winkler e Robert Chartoff
NominationMiglior attore non protagonista a Sam Shepard
NominationMigliore fotografia a Caleb Deschanel
NominationMigliore scenografia a Geoffrey Kirkland, Richard J. Lawrence, W. Stewart Campbell, Peter R. Romero, Jim Poynter e George R. Nelson
1984 - Kansas City Film Critics Circle Award
Migliore regia a Philip Kaufman
1985 - Awards of the Japanese Academy
NominationMiglior film straniero
1984 - American Cinema Editors
NominationMiglior montaggio a Glenn Farr, Lisa Fruchtman, Stephen A. Rotter, Douglas Stewart e Tom Rolf
1985 - Blue Ribbon Award
Miglior film straniero a Philip Kaufman
1984 - Premio Hugo
NominationMiglior rappresentazione drammatica
1985 - Bodil Award
Miglior film straniero a Philip Kaufman
1984 - Motion Picture Sound Editors
Miglior montaggio sonoro (ADR)
1984 - Directors Guild of America
NominationDGA Award a Philip Kaufman
1985 - London Critics Circle Film Award
Sceneggiatore dell'anno a Philip Kaufman
1984 - Writers Guild of America
NominationWGA Award a Philip Kaufman
1983 - National Board of Review Award
Migliori dieci film
1984 - National Society of Film Critics Award
NominationMigliore regia a Philip Kaufman
1983 - New York Film Critics Circle Award
NominationMiglior film
NominationMigliore regia a Philip Kaufman
NominationMiglior attore non protagonista a Ed Harris
1985 - Young Artist Award
NominationMiglior film per la famiglia
Nel 2013 è stato scelto per essere conservato nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti d'America.[18]
Donald Kent Slayton è stato escluso dal volo nel 1962, perché l'ingestione di troppi caffè e tabagismo hanno indotto un'aritmia atriale incompatibile con il volo spaziale. In seguito ad una drastica riduzione di caffè e fumo, nel 1972, Slayton fu riammesso al volo e partecipò al Programma test Apollo-Sojuz. Nel 1975 soggiornò nella capsula russa Sojuz 19 per più di un'ora.
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