Vacanze di Natale è un film commedia del 1983 diretto dal regista Carlo Vanzina e prodotto da Filmauro e Luigi ed Aurelio De Laurentiis. È un'amara fotografia in chiave ironica dell'Italia vacanziera, secondo la mentalità degli anni ottanta.[1]
Vacanze di Natale | |
---|---|
![]() | |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1983 |
Durata | 97 min |
Rapporto | 1,85:1 |
Genere | commedia |
Regia | Carlo Vanzina |
Soggetto | Carlo Vanzina, Enrico Vanzina |
Sceneggiatura | Carlo Vanzina, Enrico Vanzina |
Produttore | Luigi De Laurentiis, Aurelio De Laurentiis |
Casa di produzione | Filmauro |
Distribuzione in italiano | Gaumont |
Fotografia | Claudio Cirillo |
Montaggio | Raimondo Crociani |
Musiche | Giorgio Calabrese |
Scenografia | Fiorenzo Senese |
Costumi | Danda Ortona |
Interpreti e personaggi | |
| |
Doppiatori originali | |
|
Il film è uscito sull'onda del successo di Sapore di mare (1983), di cui ritroviamo alcuni interpreti e del quale si può considerare in un certo qual modo la versione natalizia (anche se, a differenza del suo predecessore estivo, è ambientato in epoca contemporanea e non negli anni sessanta). Definito fin dall'uscita il primo "instant movie" del cinema italiano, dove cioè i fatti narrati si svolgono nel presente dello spettatore, con il tempo è diventato l'antesignano di un fortunato filone cinematografico, definito successivamente dalla stampa specializzata moderna "cinepanettone".[2]
Nel 2010 è stata proiettata una retrospettiva del film alla 67ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Per l'occasione ha presenziato buona parte del cast.[3]
Il 13 dicembre 2017, in occasione dell'anteprima di Super vacanze di Natale, ne è stata riallestita l'ambientazione a Cinecittà, occasione per la quale hanno presenziato alcuni dei protagonisti quali Jerry Calà, Claudio Amendola e Stefania Sandrelli.[4]
Le famiglie italiane più rinomate, ricchi signori milanesi e romani, si danno appuntamento a Cortina d'Ampezzo per trascorrere le vacanze natalizie nella località turistica delle Dolomiti.
Ci sono i Covelli, una famiglia di ricchi costruttori edili: l'avvocato Giovanni Covelli, il capofamiglia annoiato dalla routine delle vacanze di Natale, la moglie snob attenta solo all'immagine, e i tre figli Roberto, Diamante e Luca. Il primo è giunto a Cortina d'Ampezzo direttamente da New York con la bellissima fidanzata Samantha; la seconda, scorbutica e inquieta, ha un pessimo rapporto con Roberto; il terzo pensa più allo sport (e in particolare alla Roma, di cui è tifoso sfegatato) che alla fidanzata Serenella, la quale per gelosia gli fa credere che il suo migliore amico, il borgataro Mario, si sia invaghito di lei.
Mario, venuto in vacanza da Roma a Cortina con la sua famiglia un po' rozza ma simpatica, è interessato in realtà a Samantha e riesce a trascorrere con lei la notte di Capodanno, con la promessa di rivedersi anche nei periodi successivi, quando le vacanze saranno finite, e a riappacificarsi con Luca, che gli chiede scusa per aver creduto alla storia falsa di Serenella.
C'è poi Billo, squattrinato playboy sciupa femmine che suona al piano bar e che rincontra la sua ex fiamma Ivana, moglie annoiata di un milanese arricchito e superficiale, Donato, che la trascura. Stanca del marito, Ivana viene spinta al tradimento dall'amica Grazia, l'infedele moglie dell'industriale bolognese Cesarino Tassoni.
Billo è ancora innamorato di Ivana ma, dopo avere saputo che è sposata con Donato, cerca di fare incontrare quest'ultimo con Moira, detta "la mandrilla di Porto Recanati", una prostituta, in modo che Ivana abbandoni il marito. Infatti, dopo aver scoperto il tradimento di Donato, Ivana finisce tra le braccia di Billo, ma torna poi dal marito dopo aver scoperto che ha avuto un incidente con l'auto.
L'estate successiva, tutto il gruppo si ritrova di nuovo, ma questa volta sulle spiagge della Sardegna. C'è anche Billo, ancora alle prese col pianobar e sfiancato dal mestiere che definisce molto duro, costretto ogni sera a portarsi del "lavoro" a casa.
Le riprese del film, durate tre settimane, sono state effettuate nell'autunno del 1983.[5] Nei suoi esterni, il film è stato quasi interamente girato presso il comprensorio sciistico di Faloria e a Cortina d'Ampezzo[6]. Per simulare l'ambientazione invernale e la neve laddove ancora non presente, sono stati usati stratagemmi semplici ma di effetto, come schiuma bianca su suolo e alberi, cotone su tetti e terrazzi o lenzuoli bianchi appesi per le riprese sui campi più lunghi.
Se la critica, e gli stessi sceneggiatori, hanno inquadrato il film come una rappresentazione diretta, senza critica sociale, degli status symbol dell'epoca[7], delle contraddizioni delle finzioni e delle ambizioni sociali di quegli anni[8], è naturale come molti dei luoghi fossero stati scelti per richiamare, nel clima euforico di benessere degli anni ottanta[9], i simboli della società bene, dei nuovi ricchi, e le aspirazioni sociali ed economiche della piccola borghesia dell'epoca.
Esempi spaziali di una tale discrasia sono, da una parte, la stanzialità rappresentata dalla villa abitata annualmente dalla famiglia Covelli, l'hotel a cinque stelle (tuttora esistente) dove alloggiano alcuni dei protagonisti (Guido Nicheli, Stefania Sandrelli, e altri) e, dall'altra parte, l'albergo a 3 stelle (Hotel Fanes, chiuso definitivamente dal 2002[10]) dove arriva invece la famiglia del personaggio recitato da Claudio Amendola e composta anche da Mario Brega.
Comuni sono, invece, i luoghi d'incontro, come il VIP Club dove suona Jerry Calà, oppure il centrale Corso Italia[9], a simboleggiare il tentativo di ascesa sociale e l'apparente parificazione legata alla comunanza di interessi e passioni.
I manifesti e le locandine utilizzate per la promozione del film, all'epoca della sua diffusione nelle sale cinematografiche italiane, sono del celebre illustratore Renato Casaro.[11]
Il film, che ottenne da parte dell'allora Ministero del Turismo e dello Spettacolo il nulla osta film alla proiezione n. 79461 del 16/12/1983, come previsto dalla legge n. 161 del 21 aprile 1962, venne distribuito nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 23 dicembre 1983.[12][13]
In formato VHS, ha avuto diverse edizioni: è stato inizialmente prodotto dalla De Laurentis - Ricordi Video e distribuito dalla Univideo (codice catalogo VHS DLIA 98), e ristampato sia dalla RCS Edizioni con distribuzione Vivivideo (codice catalogo DPAS 020002) che dalla Filmauro Home Video con distribuzione Aurelio De Laurentis Multimedia (codice catalogo 801602402624); quest'ultima casa ne ha curato anche la successiva masterizzazione e digitalizzazione per l'edizione in DVD.
Il 15 dicembre 2003 venne organizzata a Roma una serata commemorativa per il ventennale del film.
Al botteghino il film ha incassato 2.939.774.000 lire[14] classificandosi al 9º posto tra i film di maggior successo della stagione cinematografica italiana 1983-1984.[15]
Il film, modellato sul lungometraggio Vacanze d'inverno di Camillo Mastrocinque, del 1959[16], è stato accolto tutto sommato positivamente dalla critica dell'epoca, che ha apprezzato come il regista sia riuscito ad offrire le poche idee presenti, con gusto, arguzia e un po' di sentimentalismo. A tutto questo ha saputo aggiungere un gruppo di simpatici giovani attori, delle belle ragazze, alcuni attori di provato mestiere e un comico che gode dei favori del pubblico, proprio come aveva già fatto nel precedente Sapore di mare.[17] Al contrario di successivi cinepanettoni, successive rielaborazioni[16] e analisi critiche hanno restituito all'opera il merito di essere riuscita a fotografare direttamente, senza filtri, le caratteristiche e le contraddizioni degli anni ottanta connotati da un benessere percepito crescente, da classi sociali nuove (nuovi ricchi accanto a piccolo borghesi o proletari speranzosi di ascesa sociale) e da una sola apparente possibilità di comunione di interessi, ben stigmatizzata dai differenti ruoli realmente recitati[18]. Scelta felice fu, quindi, quella di Cortina d'Ampezzo come amplificatore di tali illusioni apparenti e reali differenze.
Vacanze di Natale colonna sonora | |
---|---|
Artista | AA.VV. |
Pubblicazione | 1983 |
Dischi | 1 |
Tracce | 23 |
Genere | Pop |
Formati | LP, CD |
La canzone dei titoli di testa, Moonlight Shadow di Mike Oldfield, cantata da Maggie Reilly, è stata inserita anche in Vacanze di Natale 2000, ma non nella versione originale, a causa della cifra (oltre 200 milioni di lire) richiesta per i diritti dalla Virgin Records.
A dispetto del successo di molti brani già famosi e che finirono per diventare veri e propri tormentoni legati alla pellicola stessa (ad esempio la celebre "Maracaibo" cantata da Jerry Calà), la playlist non fu mai pubblicata.
Durata totale: 101:32
I brani Al piano bar di Susy, Aria di casa, L'anno che verrà, Aumm Aumm e Musica musica sono interpretati al piano bar da Jerry Calà.
Altri progetti
![]() |