Velluto nero è un film del 1976, diretto da Brunello Rondi. È l'incontro tra Laura Gemser, protagonista della serie di Emanuelle nera, e Annie Belle, reduce dal successo di Laure.
Velluto nero | |
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Titolo originale | Velluto nero |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1976 |
Durata | 95 min |
Rapporto | 2,35:1 |
Regia | Brunello Rondi |
Soggetto | Ferdinando Baldi |
Sceneggiatura | Brunello Rondi |
Produttore | Alfredo Bini |
Casa di produzione | Rekord Films |
Distribuzione in italiano | C.I.D.I.F. |
Fotografia | Gastone Di Giovanni |
Montaggio | Bruno Mattei |
Musiche | Alberto Baldan Bembo |
Costumi | Walter Patriarca |
Trucco | Alfredo Tiberi |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Nell'edizione italiana, il personaggio interpretato dalla Gemser viene chiamato Emanuelle, nome scelto per cavalcare il successo di Emanuelle nera, uscito l'anno prima. Nei fatti, non c'è alcun legame tra i due film (Emanuelle nera è una fotoreporter, la protagonista di questo film è una fotomodella) e nella versione internazionale della pellicola il suo personaggio si chiama Laura.
Emanuelle nera - Orient Reportage, secondo capitolo della saga girato da Joe D'Amato nello stesso periodo, avrebbe dovuto intitolarsi Velluto nero.
Crystal è una donna divorziata che vive con la figlia Magda in una grande villa. Lì giungono la fotomodella Emanuelle con il marito, nonché fotografo, Carlo e Laure, l'altra giovane figlia di Crystal. Al gruppo si aggiunge anche Antonio, un hippie amante di Crystal mantenuto da questa.
L'arrivo di Laure porta una ventata di novità con i suoi comportamenti provocatori e anticonformisti, e sconvolge la vita di Crystal: dapprima la ragazza libera Emanuelle dalle pressanti attenzioni di Carlo, che la trattava come una schiava, e di Antonio, che l'aveva ipnotizzata, quindi entra in competizione con la madre fino a convincerla delle menzogne di Antonio, dopo la minaccia di un suicidio che si rivelerà una messinscena.
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