Venerdì 13 parte VI - Jason vive (Friday the 13th Part VI: Jason Lives) è un film statunitense del 1986 diretto da Tom McLoughlin.
Venerdì 13 parte VI - Jason vive | |
---|---|
![]() | |
Titolo originale | Friday the 13th Part VI: Jason Lives |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 1986 |
Durata | 92 min. |
Rapporto | 1,78:1 |
Genere | orrore |
Regia | Tom McLoughlin |
Soggetto | Tom McLoughlin e Victor Miller |
Sceneggiatura | Tom McLoughlin |
Fotografia | Jon Kranhouse |
Montaggio | Bruce Green |
Effetti speciali | Martin Becker |
Musiche | Harry Manfredini |
Scenografia | Joseph T. Garrity |
Costumi | Jerie Kelter |
Interpreti e personaggi | |
| |
Doppiatori italiani | |
| |
![]() |
Si tratta del sesto capitolo della saga horror Venerdì 13. In questo film gli eventi si collocano 6 anni dopo quelli del quarto capitolo e uno dopo quelli del quinto: Jason subisce la sua prima resurrezione, facendo nuove e numerose vittime nei pressi di Camp Crystal Lake.
È passato un anno dagli eventi di Venerdì 13: il terrore continua e sei anni da quando Tommy Jarvis uccise Jason Voorhees, ed è ancora in cura nell'ennesimo ospedale psichiatrico avendo ancora allucinazioni dove vede il killer che gli dà la caccia. Uscito, assieme l'amico Alan, dall'ospedale psichiatrico Tommy si dirige al cimitero di Crystal Lake per bruciare il cadavere di Jason e sperare così di porre fine ai suoi tormenti. Una volta arrivati al cimitero, i due ragazzi dissotterrano la bara dell'assassino e, quando la aprono, Tommy, in uno scatto di rabbia alla vista del corpo, usa un'asta di ferro della recinzione per infilzare ripetutamente il cadavere. Dopo essersi calmato, Tommy decide di proseguire con il piano ma a un tratto un fulmine colpisce l'asta di ferro, facendo rivivere il killer. Jason esce dalla sua bara e un Tommy, scioccato, gli rovescia addosso della benzina per poi cercare di dargli fuoco con un fiammifero, ma ad un tratto inizia a piovere e il ragazzo cerca inutilmente di accendere il fuoco. Alan tenta di fermare Jason con una pala, ma l'assassino si arrabbia e con un pugno gli trapassa il petto, strappandoli anche il cuore e lo fa cadere nella sua bara.
Mentre Jason si rimette addosso la maschera e afferra l'asta di ferro appuntita per usarla come lancia, Tommy corre dallo sceriffo di Crystal Lake. Il cinico e scettico sceriffo Garris, però, non crede ad una parola di Tommy e, anzi, reputandolo uno squilibrato, lo chiude ingiustamente in cella. Nel frattempo, Jason ricomincia a vagare per Crystal Lake e a mietere nuove vittime, per tornare al campeggio. I primi ad essere uccisi sono due animatori, Lizbeth e Darren, che si stavano recando al campeggio per accogliere l'indomani una comitiva di bambini. Tuttavia, la loro sparizione non impedirà ai restanti amici Colt, Sissy, Paula e Megan, figlia dello sceriffo, di aprire il campeggio. Nel frattempo Jason continua la sua carneficina uccidendo cinque giocatori di paintball impegnati nel gioco, ottenendo anche un machete durante l'attacco.
Tommy cerca invano di convincere lo sceriffo ad andare al cimitero per verificare che la salma di Jason non è più nella sua bara, ma lo sceriffo continua a non dargli retta e decide di scarcerare il ragazzo e accompagnarlo fuori dalla città. Tommy però non desiste e si dirige verso il cimitero, facendosi così inseguire dallo sceriffo e dal suo aiutante, riuscendo così nel suo intento di portarli davanti alla tomba di Jason, che però è perfettamente sigillata: il custode, che l'ha ricoperta per non avere responsabilità, nega di aver trovato la bara dissotterrata. Tommy quindi viene considerato pazzo e allontanato. Quella sera, Jason uccide il custode del cimitero e una coppia di amanti che ha assistito all'omicidio del vecchio. Jason, quindi, inizia a uccidere gli animatori del campeggio e quando lo sceriffo rinviene i corpi, pensa che Tommy sia l'assassino. Megan, invece, rimasta alla stazione dello sceriffo, riceve la chiamata di Tommy che la avvisa di aver un piano per fermare il killer. La ragazza quindi lo raggiunge ma viene comunque rintracciata dal padre, che rinchiude Tommy in cella. Jason dopo aver massacrato le ultime due sorveglianti si appresta a raggiungere il capanno dei bambini e uccidere anche loro. Megan riesce nel frattempo a liberare Tommy e insieme si dirigono al campeggio per cercare di salvare i bambini e Garris.
Nel frattempo, lo sceriffo si rende conto, grazie a Megan, che non è Tommy l'artefice, avendo l'alibi di essere stato sempre con la figlia. Essendosi reso conto che l'assassino è Jason, lo sceriffo assieme ai suoi uomini inizia a dargli la caccia; tuttavia Jason li uccide tutti e lo sceriffo si ritrova, da solo, faccia a faccia con il killer, ma si nasconde dato che non può fermarlo. Quando Megan, arrivata al campo, inizia a chiamare suo padre urlando, Jason si concentra su di lei e cerca di raggiungerla, ma lo sceriffo gli salta addosso e tenta di proteggere la figlia, però, Jason lo afferra e lo piega in due, uccidendolo. Megan cerca quindi di proteggere i bambini rimasti incustoditi dalla furia omicida di Jason, mentre Tommy mette in atto il piano da lui architettato, ossia di imprigionarlo nel lago. Con una barca Tommy si porta al centro del lago e cerca di creare un cerchio di fuoco attorno alla barca. Quando Jason si avvicina alla barca, gli lega il masso al collo con una catena e lo lascia affondare sul fondo. Durante lo scontro, la barca si spacca, facendo finire in acqua anche Tommy: Megan si getta nel lago per salvarlo, ma viene a sua volta afferrata per una gamba da Jason, ma riesce però ad azionare il motore della barca e a mettere in funzione l'elica che tritura e spezza il collo di Jason, che molla la presa sui ragazzi.
La ragazza riporta quindi a terra Tommy e riesce a rianimarlo con la respirazione bocca a bocca. Mentre Tommy afferma che finalmente Jason è morto, un primo piano del suo occhio rivela che è ancora vivo in fondo al lago.Tommy è finalmente guarito dal suo PTDS e può tornare a vivere una vita normale e si fidanza con Megan
Originariamente, nella stesura originale, in cui la morte del becchino non avveniva, questi riceve, la mattina seguente, la visita di Elias Voorhees, il padre di Jason, giunto a ripagare il becchino per prendersi cura delle tombe della moglie e il figlio. Elias però nota che la tomba di Jason è stata profanata e guarda verso il lago, dal quale Jason riemerge. Il finale venne poi scartato poiché il produttore esecutivo, Frank Mancuso Jr., non voleva che la figura del padre prendesse il sopravvento nei film a seguire.
Più tardi, dopo un test-screening, fu suggerito di inserire più morti al film, e la scena della morte del becchino e i due amanti di cui vedono l'omicidio fu quindi inclusa nel film.
Il film inizialmente doveva avere Tommy come antagonista principale, da quanto suggerito nel finale del film precedente. Ma le critiche negative e gli scarsi incassi che ne furono risultati, si preferì far ridiventare Jason l'assassino.
He's Back (The Man Behind the Mask) ebbe anche un video musicale, combinando immagini del film con nuove immagini con Alice Cooper. Il video non è presente in nessun rilascio home video del film, ma lo si può vedere su YouTube[1][2].
Una colonna sonora ufficiale non è mai stata venduta. In aggiunta dello score originale, la colonna sonora comprende:
I critici recensirono il film meno negativamente rispetto agli altri capitoli. Il grosso delle opinioni, specialmente tra i fan della serie, lo considerò uno dei migliori del franchise[3][4]. Ciò fu dovuto in gran parte all'uso dell'umorismo[5][6][7], sebbene alcuni spettatori furono spiazzati da questo approccio[8].
Le critiche negative rivolte al film includono un generale non gradimento del genere slasher, e la non plausibilità della resurrezione di Jason, anche perché nel film precedente si era scoperto che il suo corpo era stato cremato[9]. Comunque il film guadagnò qualche recensione positiva, e ricevette un punteggio del 54% su Rotten Tomatoes.
Il film ha incassato $19,472,057 con un budget di $3,000,000
![]() |