fiction.wikisort.org - Pellicola

Search / Calendar

Venere in visone (BUtterfield 8) è un film melodramma del 1960 diretto da Daniel Mann, tratto dall'omonimo romanzo del 1935 di John O'Hara.

Venere in visone
Locandina realizzata da Reynold Brown
Titolo originaleBUtterfield 8
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1960
Durata109 min
Generedrammatico
RegiaDaniel Mann
SoggettoJohn O'Hara
SceneggiaturaCharles Schnee e John Michael Hayes
ProduttorePandro S. Berman, Kathryn Hereford (produttore associato)
Casa di produzioneAfton-Linebrook Pictures
FotografiaJoseph Ruttenberg e Charles Harten
MontaggioRalph E. Winters
MusicheBronislau Kaper
ScenografiaGeorge W. Davis e Urie McCleary (art directors), Gene Callahan e J.C. Delaney (set decorations)
CostumiHelen Rose
Interpreti e personaggi
  • Elizabeth Taylor: Gloria Wandrous
  • Laurence Harvey: Weston Liggett
  • Eddie Fisher: Steve Carpenter
  • Dina Merrill: Emily Liggett
  • Mildred Dunnock: signora Wandrous
  • Betty Field: Frances Thurber[1]
  • Jeffrey Lynn: Bingham Smith
  • Kay Medford: Allegra[2]
  • Susan Oliver: Norma
  • George Voskovec: dottor Tredman
Doppiatori italiani
  • Fiorella Betti: Gloria Wandrous
  • Giuseppe Rinaldi: Weston Liggett
  • Cesare Barbetti: Steve Carpenter
  • Micaela Giustiniani: Emily Liggett
  • Renata Marini: signora Wandrous
  • Lydia Simoneschi: Frances Thurber
  • Nino Pavese: Bingham Smith
  • Dhia Cristiani: Allegra
  • Maria Pia Di Meo: Norma
  • Cesare Fantoni: dottor Tredman

«Cosa penserà la gente (di noi due)?
...il peggio.»

(Elizabeth Taylor e Laurence Harvey)

Trama


Gloria Wandrous , modella a New York, conduce una vita amorale e diventa ben presto una prostituta di lusso, continuamente alla ricerca di quella rispettabilità che è convinta di poter ottenere con la ricchezza. Nel corso dei suoi incontri con l'avvocato Weston Liggett, del quale è innamorata, si rende conto che lui non lascerà mai la moglie Emily. Quest'ultima, esasperata dai continui tradimenti del marito, esige che lui lasci Gloria. Gloria, in preda allo sconforto per la decisione di Weston di troncare il legame, cerca di opporsi, ignorando i consigli della madre e del suo amico Steve Carpenter.

Dopo un incontro con Weston, Gloria si impradronisce di una pelliccia di visone a titolo di risarcimento, visto che Weston le ha lasciato dei soldi trattandola come una volgare prostituta. Weston, furioso per la scomparsa della pelliccia, accusa Gloria di essere una profittatrice e la offende pubblicamente. Sconvolta dal fatto, Gloria decide di abbandonare la città e cominciare una nuova vita a Boston. Weston la rintraccia e le chiede di stare con lui per sempre. Gloria ha un momento di debolezza: acconsente a tornare con l'amante, ma poi all'improvviso, a bordo della sua macchina, inizia una fuga disperata che la porta alla morte. Weston torna dalla moglie e dice di volersi allontanare per un po'. In cuor suo, sa che la donna resterà lì ad aspettarlo.


Il ricordo della Taylor


In un'intervista, Elizabeth Taylor confessò che aver girato questo film era stato uno degli episodi più brutti e infelici della sua carriera. Aveva accettato il ruolo solo per onorare i termini contrattuali con MGM, che prevedevano ancora un film con la sua partecipazione in qualità di protagonista. L'attrice aveva già accettato il ruolo di Cleopatra con la 20th Century Fox, ma un'interruzione del contratto avrebbe comportato una penale. La Taylor pose come condizioni la presenza di Eddie Fisher, suo quarto marito, del suo truccatore personale e della sua costumista preferita. Nell'intervista raccontava anche dell'indisponibilità della troupe, dell'impaziente e pressante regista, che dirigeva con mano pesante senza dare spazio agli attori, dei continui ritardi delle riprese e altro ancora. Ma la Taylor stessa con il suo atteggiamento rendeva il lavoro difficile. In alcune interviste durante la lavorazione, Elizabeth definì il film di cattivo gusto e dichiarò che il suo personaggio era stupido e immorale. Durante le riprese Elizabeth fece amicizia con Laurence Harvey, con il quale lavorò ancora nel 1973. Il film le fece ottenere il suo primo Oscar per la migliore attrice protagonista, alla quarta candidatura consecutiva, ma per molti critici la Taylor aveva ottenuto l'Oscar solo per compassione. Elizabeth dopo le riprese si ammalò gravemente di polmonite.


Riconoscimenti



Note


  1. Fanny Thurber in originale
  2. Happy in originale

Altri progetti



Collegamenti esterni


Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema

На других языках


[de] Telefon Butterfield 8

Telefon Butterfield 8 (Originaltitel: BUtterfield 8) ist ein US-amerikanisches Filmdrama des Regisseurs Daniel Mann aus dem Jahr 1960, das auf dem Roman Butterfield 8 (1935) von John O’Hara basiert.

[en] BUtterfield 8

BUtterfield 8 is a 1960 American drama film directed by Daniel Mann, starring Elizabeth Taylor and Laurence Harvey.[3][4] Taylor won her first Academy Award for her performance in a leading role. The film was based on a 1935 novel of the same name by John O'Hara.[5][6]

[es] BUtterfield 8

Butterfield 8 (en España, Una mujer marcada; en Hispanoamérica Una Venus en visón) es una película dramática estadounidense de 1960, dirigida por Daniel Mann y protagonizada por Elizabeth Taylor, Laurence Harvey, Eddie Fisher y Dina Merrill.
- [it] Venere in visone

[ru] Баттерфилд, 8

«Баттерфилд, 8» — художественный фильм, экранизация одноимённого романа Джона О’Хара. Фильм снят в 1960 году на студии MGM режиссёром Дэниэлом Манном. В главных ролях — звёзды Голливуда Элизабет Тейлор (премия «Оскар» за лучшую женскую роль) и Лоуренс Харви.



Текст в блоке "Читать" взят с сайта "Википедия" и доступен по лицензии Creative Commons Attribution-ShareAlike; в отдельных случаях могут действовать дополнительные условия.

Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.

2019-2025
WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии