Vermisat è un film del 1974 diretto dal regista Mario Brenta, presentato alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.[1]
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Vermisat | |
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Paese di produzione | Italia |
Anno | 1974 |
Durata | 90 min |
Genere | drammatico |
Regia | Mario Brenta |
Soggetto | Mario Brenta e Pier Giuseppe Murgia |
Sceneggiatura | Mario Brenta e Pier Giuseppe Murgia |
Produttore | Carlo Tuzii |
Casa di produzione | Eucarpia Film, Rai - Radiotelevisione Italiana |
Distribuzione in italiano | Ital Noleggio Cinematografico |
Fotografia | Dimitri Nicolau |
Montaggio | Sergio Nuti |
Musiche | Nicola Piovani |
Scenografia | Giorgio Bertolini |
Costumi | Giorgio Bertolini |
Interpreti e personaggi | |
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Luigi Tagrana è un emarginato: senza fissa dimora, senza lavoro, per vivere raccoglie vermi nei fossati del milanese (da qui il suo soprannome: Vermisàt), per venderli come esche.
Vermisàt entra ed esce dagli ospedali e dal carcere, dove però è un numero, più che una persona. Solo l'incontro con una prostituta, Maria, sola come lui, sembra lenire la solitudine di entrambi.
Tuttavia, costretto a cacciare i vermi di notte per paura dei contadini, prende la polmonite ed è costretto all'ennesimo ricovero. Non si fida delle medicine dell'ospedale, non le assume, e si fa dimettere, senza che i medici facciano alcuna resistenza: finisce così nelle mani di un ciarlatano, il Medicon, che non solo gli fornisce delle medicine fasulle in cambio di sangue, ma gli soffia anche Maria.
Di nuovo solo, si allontana da Milano, finendo nuovamente in un istituto di cura.[2]
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